Nel M5s è scontro totale, Paragone all’attacco: la ministra Dadone probiviro incompatibile

Nel M5s è scontro totale, Paragone all’attacco: la ministra Dadone probiviro incompatibile
Gianluca Paragone e Fabiana Dadone
27 dicembre 2019

Nel MoVimento Cinquye Stelle è scontro totale. A mettere benzina sul fuoco il senatore M5S Gianluigi Paragone, a rischio espulsione dopo il voto negativo sulla manovra a Palazzo Madama, che in un video su Facebook fa i nomi di chi fra i colleghi pentastellati quest’anno non ha effettuato le restituzioni o ne ha fatte poche. Lui, ricorda, ha versato tutto, a differenza di tanti altri. E pone un interrogativo, riferendosi a Luigi Di Maio: “Il capo politico dov’era? Non lo sapeva o ha fatto finta di non vedere”? Paragone cita anche la ministra della Pa Fabiana Dadone. “A proposito di probiviri, la onorevole e ministro Fabiana Dadone che e’ ‘probiviro’ dovra’ giudicarmi, ma e’ in conflitto di interesse, oltre ad essere incompatibile, perche’ non si puo’ essere proboviro e ministro.. Ma soprattutto: la sue restituzioni sono ferme a 5 mensilita’.. gliene mancano un bel po’!”.

Ecco tutti i nomi di chi non ha restituito nulla o quasi!!!! E che segnalerò ai probiviri! Ci sono ministri, presidenti di commissione….Mi sono rotto le scatole della gente che predica bene e razzola male!Ps. Io sono uno dei pochi perfettamente in regola!

Publiée par Gianluigi Paragone sur Vendredi 27 décembre 2019

E annuncia: “Allora, figlia mia, dovrai giudicare anche su te stessa perche’ io, se non ti metti in regola, saro’ costretto a farti un esposto per chiedere l’espulsione dal gruppo perche’ io, invece, ho pagato e rendicontato tutto”. Nemmeno Carla Ruocco risulta in regola per Paragone: “E’ presidente della commissione Finanze e vuole andare a fare la presidente della commissione di inchiesta sulle banche… E’ ferma soltanto a tre mensilità. Allora, non puoi sorvegliare sui conti degli altri e non essere in regola con qualcosa di identitario rispetto al Movimento. E lo stesso vale per il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, ferma a due mesi…”.

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