La Commissione europea lascia intuire la possibilita’ per l’Italia di uscire efficacemente dalla procedura di infrazione sui ritardi di pagamento della pubblica amministrazione verso le imprese. Nel rapporto di monitoraggio sull’attuazione delle misure necessarie a correggere gli squilibri economici nella penisola, l’esecutivo comunitario da cita le diverse misure prese dall’esecutivo Renzi negli ultimi mesi. In particolare viene menzionata la piattaforma di fatturazione elettronica, che dal marzo 2015 sara’ obbligatoria per tutte le amministrazioni pubbliche, anche locali. “Se attuata in maniera rigorosa, questa strategia rendera’ piu’ trasparente il debito arretrato, abbassera’ in maniera significativa i costi di finanziamento per le imprese che lavorano con la Pa – afferma Bruxelles – e chiarifichera’, riducendoli, i ritardi dei pagamenti, allineando gradualmente le pratiche italiane a quanto richiesto dalla direttiva europea”. La procedura di infrazione era stata avviata dall’ex Commissario europea Antonio Tajani, poi eletto al Parlamento europeo.