Coronavirus, primo caso accertato in California. Allarme Fed, possibili danni all’economia mondiale

11 febbraio 2020

Un nuovo caso di Coronavirus è stato accertato a San Diego, in California. Si tratta di un americano che era a bordo del primo volo di cittadini statunitensi evacuati da Wuhan, in Cina, epicentro dell`epidemia, e messi in quarantena nella base aerea militare di Miramar. Lo riporta l’emittente locale 10 News. Salgono a 13 i casi finora accertati negli Stati Uniti di persone positive al test. La conferma ufficiale è arrivata dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie.L`uomo, risultato positivo al coronavirus, era tra i quattro evacuati portati la scorsa settimana al Centro medico dell`Università della California di San Diego per delle valutazioni: i medici stanno conducendo le indagini per risalire ai contatti che ha avuto e valutare il livello di rischio.

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Sul fronte finanziario, ora la Federal Reserve è preoccupata. Stiamo monitorando attentamente” l’emergenza coronavirus, che potrebbe provocare “dei problemi in Cina che potrebbero estendersi al resto dell’economia globale”. L’allarme arriva dallo stesso presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, davanti alla commissione affari finanziari della Camera, per la presentazione del Monetary Policy Report. “Alcune incertezze riguardanti il commercio sono diminuite recentemente e alcuni segnali indicano che la crescita globale si sta stabilizzando”, ma rimangono alcuni rischi per l’outlook, fra cui anche il coronavirus cinese. “A causa delle dimensioni dell’economia cinese”, il coronavirus potrebbe avere ripercussioni sull’economia statunitense e del resto del mondo e, tra le conseguenze possibili, Powell ha inserito “la riduzione della propensione al rischio, l’apprezzamento del dollaro e la riduzione dei prezzi commerciali e delle materie prime”.

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ITALIA

In Italia “è stata effettuata una ricognizione delle scorte di dispositivi di protezione personale” contro il nuovo coronavirus ha riferito il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione di fronte al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen a proposito delle misure intraprese per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Secondo il ministro della Salute, “allo stato non vi sono elementi tali da giustificare una limitazione della libertà di circolazione delle persone all’interno dell’area Schengen”. Tuttavia, per Speranza, “serve un impegno più forte da parte dell’Unione Europea” per fronteggiare l’emergenza coronavirus. “Il 13 febbraio prossimo, su mia richiesta – ha aggiunto – si terrà una riunione dei ministri della Salute dell’Unione, sotto la presidenza croata. In quella sede ribadirò che in questa situazione l’Europa è chiamata a lavorare insieme”.

Intanto il bilancio delle vittimer sale. Il numero delle persone morte a causa del coronavirus che ha il suo epicentro nella città cinese di Wuhan ha superato 1000. Ne dà notizia la Cnn, secondo cui le autorità sanitarie della provincia di Hubei hanno riportato il decesso di 103 persone in più nella giornata del 10 febbraio, portando così il numero dei decessi in Cina a 1012 (incluso un morto a Hong Kong), e a livello globale a 1013, dato che una persona è morta nelle Filippine. Notizie arrivano anche dalla ricerca. Secondo l’agenzia ufficiale cinese Xinhua, un possibile vaccino contro il virus delle vie respiratorie è stato testato su animali. Xinhua ha citato il portale news yicai.com, che avrebbe ricevuto l’informazione da fonti del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). Si tratta di un vaccino mRNA (funzionante attraverso molecole di “RNA messaggero”), sviluppato dal Cdc insieme alla Scuola di medicina dell’Università Tongji di Shanghai e dall’industria Stermirna Therapeutics e sarebbe già stato iniettato a più di 100 topi. Si tratta, secondo fonti citate dai media cinesi, solo del primissimo passo, perché test sulla tossicità andranno eseguiti su altri animali come scimmie prima di procedere a test clinici su esseri umani.

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I DATI MONDIALI

Lultimo bilancio fornito dalle autorità e i media cinesi, oltre alle comunicazioni fornite da altre autorità mondiali, messe in ordine dal South China Morning Post. Ecco di seguito il numero dei contagi e delle vittime, divise per paesi e aree geografiche:

Cina “continentale”: 42.638 contagi (1.016 morti) Giappone: 161 contagi Singapore: 45 contagi Hong Kong: 42 contagi (un morto) Thailandia: 33 contagi Corea del Sud: 28 contagi Taiwan: 18 contagi Malaysia: 18 contagi Australia: 15 contagi Vietnam: 15 contagi Germania: 14 contagi Stati uniti: 13 contagi Francia: 11 contagi Macao: 10 contagi Regno unito: 8 contagi Canada: 7 contagi Emirati arabi uniti: 7 contagi Filippine: 3 contagi (1 morto) India: 3 contagi Italia: 3 contagi Russia: 2 contagi Spagna: 2 contagi Belgio: 1 contagio Cambogia: 1 contagio Finlandia: 1 contagio Nepal: 1 contagio Sri Lanka: 1 contagio Svezia: 1 contagio. America settentrionale: 16 contagi America meridionale: nessun contagio Australasia: 13 contagi Resto del mondo: 7 contagi. TOTALE: 43.101 CONTAGI 1.018 MORTI

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