Eugenio Giani chiama Pd e Iv a un serrate le fila. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, candidato governatore del centrosinistra per le prossime regionali, ha incontrato i rappresentanti delle ormai circa 20 sigle che lo sostengono. Tra i punti principali, i rapporti all’interno della coalizione, che vede come protagonisti quasi assoluti Pd e i loro ex compagni di partito. Da quanto si è potuto apprendere, Giani ha chiesto di fare particolare attenzione, perché non si corra il rischio che la stampa esageri nel riportare un’immagine conflittuale, come capitato nel corso del dibattito in Consiglio regionale sulla sicurezza urbana.
Giani ha spiegato di essersi chiarito col consigliere regionale di Italia Viva, Massimo Baldi, e che mai da parte di Iv c’era intenzione di creare problemi alla maggioranza. Il tema andrà comunque riproposto.
Giani ha anche ribadito (ma il tempo comincia a stringere) che una lista che porti il suo nome sia da evitare, a condizione che le sigle riescano a raggrupparsi tutte in non più di sei o sette, nella scheda elettorale. “Dobbiamo però decidere definitivamente nel giro di un mese”, avrebbe sottolineato Giani. A questo proposito, sembra proprio che +Europa stia intraprendendo “un altro percorso” e che quindi sia venuto meno il sostegno della componente radicale al progetto di Giani, che incasserebbe invece quello di Azione di Carlo Calenda. Il candidato governatore ha speso anche parole `alla sua sinistra’, ringraziando i Verdi `Europa Verde Toscana’ e di Sinistra 2020 perché stanno contribuendo a recuperare quell’elettorato che si era spostato nel 2015 su Sì-Toscana a Sinistra di Tommaso Fattori. Per l’immediato futuro, il primo grande evento elettorale fiorentino dovrebbe tenersi il prossimo 9 marzo, probabilmente all’Obihall, dando voce sul palco ai rappresentanti della coalizione. E poi una “conferenza programmatica” con tre assi portanti: ambiente, lavoro e salute.