In Lombardia e Veneto i primi due morti per coronavirus in Italia. L’arrivo dei 19 italiani alla Cecchignola

22 febbraio 2020

“Come avete letto si sono verificate altre infezioni, sono 39 in tutto e tutte riferibili al territorio in cui si è verificata la prima infezione, nell’alto lodigiano. Abbiamo concordato una serie di proposte per contenere il virus che abbiamo trasferito al governo che ora si è ritirato e in alcune ore ci comunicherà le decisioni definitive”. Lo ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, facendo il punto sul coronavirus. “Tutte le persone hanno avuto contatto con il primo paziente (paziente uno) 38enne ricoverato”, ha aggiunto Gallera “35 casi , sono nei dintorni di Codogno, abbiamo eseguito 259 tamponi e siamo in attesa dei risultati”. Gallera ha confermato anche il decesso dell’anziana in casa nel cremonese ma sono in corso accertamenti per verificare se sia morta unicamente per il coronavirus o per altre complicazioni già in essere.

Il nuovo coronavirus ha finora causato due morti in Italia: un anziano di 78 anni di Vo’ Euganeo, in provincia di Padova e una donna del lodigiano, in Lombardia. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, in un’intervista a Rai Radio 1, ha nel frattempo confermato i nuovi casi di contagio nella Regione: “Le confermo i tre casi, le confermo purtroppo il decesso del 77enne, ora abbiamo attivato tutta una serie di misure, ovviamente applicando i protocolli, stiamo attivando anche tutta una serie di test, di tamponi sulla popolazione nel paese di Vo’ Euganeo di 3.500 abitanti, stiamo svuotando l’ospedale di Schiavonia, ci metteremo 4-5 giorni, dove si trovavano i due pazienti”.

Dopo il caso registrato a Codogno, nel lodigiano, dove un uomo di 38 anni era stato a cena con un amico tornato dalla Cina e ha infettato anche la moglie incinta e altre persone in Lombardia, un 67enne è risultato positivo a Dolo, in provincia di Venezia, ed è ora ricoverato all’ospedale di Padova, e un altro caso si è registrato a Cremona, facendo salire, per ora, il numero di infettati a 25. Il sindaco di Cremona ha invitato la popolazione a non uscire di casa.

Misure eccezionali per contenere la diffusione del nuovo coronavirus sono state applicate in diversi comuni delle due Regioni settentrionali. Bar e scuole restano chiusi. Zaia ha annunciato inoltre che nella notte la Protezione civile del Veneto ha montato a scopo precauzionale 12 tende per massimo 96 posti all’esterno dell’ospedale di Schiavonia (Padova), a disposizione degli operatori sanitari e del personale medico. Ma restano ancora dubbi, sull’origine del primo contagio in Veneto: “Abbiamo utilizzato misure non mediocri, ma importanti per evitare il contagio, dobbiamo però ancora capire quale sia il contagio primario, chi ha contagiato queste due persone, del 1943 e del 1952, di cui sappiamo solo che giocavano a carte assieme”.

L’ARRIVO DEGLI ITALIANI ALLA CECCHIGNOLA

I 19 italiani prelevati dalla nave da crociera Diamond Princess, ancorata in quarantena al porto giapponese di Yokohama, sono atterrati in Italia, allo scalo militare di Pratica di Mare, alle 6.37 di oggi 22 febbraio, con un volo dell’Areonautica militare partito dal Giappone. Dopo aver terminato le visite, i nostri connazionali saranno trasferiti nel Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito alla Cecchignola, si legge in una nota ufficiale.

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