Coronavirus, salgono a 34 le vittime e a 1600 i contagiati. Nuovi casi in Friuli, Abruzzo e Veneto. Sileri: “Positivi destinati a aumentare”

Coronavirus, salgono a 34 le vittime e a 1600 i contagiati. Nuovi casi in Friuli, Abruzzo e Veneto. Sileri: “Positivi destinati a aumentare”
1 marzo 2020

Sono 1.577 le persone che ad oggi risultano positive al Coronavirus, 83 i guariti in tutta Italia. Sono le ultime cifre fornite dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli nel consueto punto delle 18. Mentre algono a 34 le persone decedute”. Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza sono stati 1.694 i contagiati. “Al momento non esistono prove che dimostrino che animali come cani o gatti possano essere infettati dal SARS-CoV-2, né che possano essere una fonte di infezione per l`uomo”. Lo ribadisce l’Istituto Superiore di Sanità dopo che le autorità di Hong Kong (Hong Kong Agriculture, Fisheries and Conservation Department – AFCD) hanno segnalato, il 28 febbraio scorso, che sulla mucosa orale e nasale di un cane appartenente ad una donna colpita dal SARS-CoV-2, sono state trovate tracce dello stesso virus.

“Il cane – sottolinea l’Istituto – non presenta sintomi di malattia e, come comunicato dall`OMS, si sta lavorando per capire se la debole positività al test diagnostico riscontrata nel cane fosse dovuta ad una reale infezione ovvero ad una contaminazione occasionale. Non si può escludere che all`origine della positività del cane vi sia la malattia della proprietaria. Infatti, a scopo puramente precauzionale, il Centro per il controllo delle malattie degli Stati Uniti, suggerisce alle persone contagiate da SARS-CoV-2 di limitare il contatto con gli animali, analogamente a quanto si fa con le altre persone del nucleo familiare, evitando, ad esempio baci o condivisione del cibo.

Intanto, in Friuli Venezia Giulia sono risultati positivi al test del coronavirus quattro nuovi casi: uno a Trieste e tre a Udine. Lo afferma la Regione Fvg. “I pazienti – informa la Regione – sono stati presi in carico dal servizio sanitario regionale e i campioni dei test inviati all’Istituto Superiore di Sanità”. Il paziente goriziano affetto dal coronavirus sarebbe sintomatico e il suo caso del tutto sotto controllo. Si tratterebbe di un cinquantenne che avrebbe contratto il virus in un ospedale di Treviso, il Ca’ Foncello, durante una visita a un parente ricoverato. L’uomo, che non è in gravi condizioni, è in quarantena domiciliare, così come le persone (parenti) che sono entrate in contatto con lui.

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In Abruzzo è pure positivo al Covid 19 il secondo test, eseguito dall’Istituto Superiore di Sanità, sull’uomo ricoverato in isolamento all’ospedale di Pescara. Il paziente, residente in un Comune dell’area metropolitana Chieti-Pescara, aveva riferito di essere rientrato la scorsa settimana da un viaggio di lavoro in Lombardia e di aver quasi immediatamente accusato dei sintomi influenzali che lo avevano portato a rimanere in casa. Al momento, dunque, i casi confermati di Covid19 in Abruzzo sono 3.

Mentre sono saliti a 223 in Veneto i casi positivi al coronavirus, 27 in più del report precedente. Di questi, 87 appartengono al focolaio di contagio di Vo’, 42 a Treviso, 19 a Venezia, 12 a Limena, 5 a Mirano, 3 a Vicenza, 5 a Padova, 2 a Verona, uno attribuito a Codogno. Per 47 casi è ancora in corso l’assegnazione epidemiologica a un cluster specifico. I ricoverati complessivi sono 59, di cui 12 in terapia intensiva. Di certo, l’epidemia non sembra arrestarsi. Ne è convinto lo stesso viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, secondo cui “i casi di positività al Coronavirus, a oggi oltre mille, sono destinati ad aumentare”.

E per affrontare l’emergenza negli ospedali, in Lombardia tornano in corsi i medici già in pensione. “Se abbiamo deciso di richiamare i medici pensionati è perché la situazione è critica”, ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Li richiamiamo in servizio – ha precisato – e gli specializzandi sono già utilizzati, in più c’è un piano di assunzioni. Devono assolutamente lavorare in sicurezza, anche solo per ragioni egoistiche: se qualcuno dovesse essere contagiato sarebbe una risorsa in meno”. “Credo – ha aggiunto – che questo allarme rientrerà, anche perché abbiamo a che fare con una sanità efficiente, organizzata, con medici e infermieri di grande valore, e possiamo contare sulla collaborazione anche degli ospedali privati”. D’altronde, spiega, il problema sono i pochi medici, i vincoli di bilancio imposti da Roma. “Senza quei vincoli – incalza Fontana – avremmo molti più medici e infermieri. Anche perché ne avremmo le risorse”.

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CHIUSA UNA CHIESA A ROMA

La chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma è chiusa da oggi e fino nuovo ordine “per misura precauzionale”, Niente messe nè visite e questa sera non si celebrerà messa neanche a Sant’Ivo dei Bretoni. La decisione è stata presa dalla “cellula di guardia” dell’ambasciata francese a Roma dopo che un prete di 43 anni al suo ritorno dall`Italia è stato ricoverato in ospedale a Parigi perché positivo al contagio da coronavirus. In un comunicato diffuso dall`arcidiocesi di Parigi l’arcivescovo Michel Aupetit spiega cosa è accaduto: “Un prete della diocesi di Parigi, tornato a metà febbraio dall`Italia dove precedentemente risiedeva, è risultato positivo al Coronavirus Covid-19 questo venerdì 28 febbraio. È stato ricoverato in ospedale dalla scorsa notte e il suo stato di salute è rassicurante”.

RICOVERATI DUE TURISTI

Due persone che si trovavano nell`hotel di Laigueglia dove è morta una donna di 88 anni poi risultata positiva la coronavirus sono state ricoverate per accertamenti in seguito al manifestarsi di sintomi. Partiranno invece intorno alle 18 i pullman della Croce Rossa organizzati dalla Protezione Civile regionale che riporteranno nei loro domicili le persone ancora presenti negli hotel di Alassio e Laigueglia. Le 35 persone di Alassio, tutti della provincia di Lodi prevalentemente di Castiglione D`Adda (zona rossa) potranno fare rientro nelle loro case per proseguire l`isolamento. Tra loro anche una signora che verrà accompagnata con ambulanza e personale del 118 in quanto risultata positiva al tampone ma senza sintomi di rilievo, tanto che proseguirà l`isolamento nella sua abitazione. Pronti al rientro anche gli ospiti della struttura di Laigueglia, dove sono 3 le persone residenti nel comune in zona rossa di Maleo, provincia d Lodi, mentre gli altri 30 sono prevalentemente della provincia di Cremona e alcuni del Bergamasco.

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