Coronavirus, Tribunali in ferie per 15 giorni. Scattano assunzioni in Sanità. Nuove zone rosse

7 marzo 2020

Assunzioni con contratti di lavoro autonomo, pescando tra specializzandi, personale in pensione, stranieri, con l’immissione di circa 20mila nuovi addetti. E poi centralizzazione e semplificazione degli acquisti del materiale sanitario e incentivi per la produzione, con in particolare il via libera all’acquisto di cinquemila impianti di ventilazione assistita e dei relativi materiali indispensabili per il funzionamento dei ventilatori. Sono le principali misure contenute nel decreto all’esame del Consiglio dei Ministri per provare a rallentare la diffusione del Coronavirus. Decreto che dispone poi la chiusura dei Tribunali per due settimane, in modo da riorganizzare le attività degli uffici giudiziari in base alle misure di contenimento del virus. Sul fronte del personale sanitario, il decreto prevede la possibilità di stipulare contratti di lavoro autonomo di sei mesi a medici, infermieri e operatori socio-sanitari.k anche all’impiego di medici all’ultimo anno della scuola di specializzazione, e di personale medico e infermieristico in pensione, eliminando il divieto di cumulo. Uno sforzo che dovrebbe potrare circa 20mila nuove risorse nel SSN.

Sul fronte delle strutture, le Regioni sono autorizzate ad acquisire “ulteriori prestazioni” da privati accreditati e anche non accreditati, pur di raggiungere gli obiettivi di potenziamento dei posti di terapia intensiva previsti dal Piano. Possibile inoltre attivare “anche in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, per la gestione dell’emergenza Covid-19, sino al termine dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020. I requisiti di accreditamento non si applicano alle strutture di ricovero e cura per la durata dello stato di emergenza”. Infine, i prefetti potranno requisire anche “strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare”. Su questo versante, previsto l’intervento sostitutivo dello Stato nei confronti delle Regioni che non rispettano le indicazioni, con la nomina di un commissario ad acta.

Infine, per l’acquisto e la produzione di mascherine e altri dispositivi di protezione sono stanziati 50 milioni di euro e vengono semplificate le procedure. Intanto Consip ha già provveduto a pubblicare il primo bando da 185 milioni per l’acquisto in particolare di ausili alla respirazione. Per quel che riguarda la giustizia, il decreto – haspiegato il ministro Bonafede – contiene “una serie di misure fondamentali per garantire che gli addetti ai lavori e gli utenti degli uffici giudiziari siano tutelati”. Si va dal deposito di atti telematici alla riorganizzazione “in modo che non si debbano creare assembramenti” fino al rinvio delle udienze “che non vengono considerate urgenti”. Rinvii “disposti dal vertice dell’Ufficio giudiziario sentita l’autorità sanitaria e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati del territorio”. La possibilità di riorganizzare i lavori degli Uffici “in considerazione degli sviluppi dell’emergenza” sarà valida fino al 31 maggio: “Se come tutti ci auguriamo l’emergenza avrà una conclusione prima, piano piano che la situazione migliorerà gli Uffici potranno andare avanti con l’ordinaria attività”, ha spiegato Bonafede.

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IL DECRETO

Ecco il decreto legge con Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l`emergenza epidemiologica da COVID-19, contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell`attività giudiziaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale. Il comunicato emesso al termine della riunione sottolinea come le norme in materia di amministrazione della giustizia mirano ad assicurarne continuità ed efficienza, fermo quanto già previsto dal decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, e dai relativi decreti attuativi, dalle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal Ministero della salute anche d`intesa con le Regioni, dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero della giustizia.

Il decreto, tra l`altro, prevede che, fino al 31 maggio 2020, i capi degli uffici giudiziari o, in alternativa, i presidenti titolari di sezione del Consiglio di Stato, il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e i presidenti dei tribunali amministrativi regionali e delle relative sezioni staccate, sentiti l`autorità sanitaria regionale e il Consiglio dell`Ordine degli avvocati, adottano le misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie a consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie adottate con i provvedimenti normativi e attuativi di contrasto alla diffusione del COVID-19, al fine di evitare assembramenti all`interno dell`ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone. Sono previste, inoltre, specifiche norme per i procedimenti dinanzi alla Corte dei conti e per quelli dinanzi alle commissioni tributarie. In considerazione della necessità di riorganizzare le attività, il decreto prevede, dalla data di entrata in vigore, l`applicazione per 15 giorni del regime di sospensione feriale.

Per quanto riguarda le norme in materia di potenziamento del Servizio sanitario nazionale (SSN), l`obiettivo, prosegue il comunicato del Cdm, è quello di rafforzare la rete di assistenza territoriale e le funzioni del Ministero della salute, attraverso l`incremento delle risorse umane e strumentali. Si prevedono, pertanto: L`assunzione di medici specializzandi, secondo le norme specificate nel decreto stesso, da destinare allo svolgimento di specifiche funzioni; il conferimento straordinario di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario in quiescenza; la rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti dell`SSN; l`incremento delle ore della specialistica ambulatoriale”. Inoltre, si interviene in materia di: Potenziamento dell`Istituto superiore di sanità; potenziamento delle reti di assistenza territoriale; istituzione di aree sanitarie temporanee; assistenza a persone e alunni con disabilità; disposizioni per garantire l`utilizzo di dispositivi medici per ossigenoterapia; misure di semplificazione per l`acquisto di dispositivi medici.

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L’ULTIMO BOLLETTINO

Quasi 4mila i contagiati, circa 200 vittime e oltre 500 guariti. Arriva puntuale il bilancio giornaliero della protezione civile sul coronavirus. ​In dettaglio, le cifre snocciolate da Angelo Borrelli parlano di 3916 contagi, con una crescita rispetto a 24 ore di fa di 620 casi. Dei positivi 1060 sono in isolamento, 2394 ricoverati con sintomi, 462 in terapia intensiva. Oggi si registrano 109 nuovi guariti (in totale 523). ​Le vittime, ha aggiunto Borrelli, sono in totale 197: 49 in più rispetto a ieri. Età delle vittime: da 62 anni a 95 anni, con diverse patologie pregresse.

I CASI PER REGIONE

Nel dettaglio, si contano 2.612 casi in Lombardia (compresi 469 guariti e 135 decessi), 870 in Emilia Romagna (17 guariti e 37 decessi), 488 in Veneto (22 guariti e 12 decessi), 159 nelle Marche (4 decessi), 143 in Piemonte (4 decessi), 79 in Toscana (un guarito), 57 in Campania, 54 nel Lazio (3 guariti e un decesso), 32 in Liguria (5 guariti e 3 decessi), 31 in Friuli (3 guariti), 24 in Sicilia (2 guariti), 17 in Puglia (1 guarito e 1 decesso), 16 in Umbria, 12 in Molise, 10 a Trento, 9 in Abruzzo, 7 in Val d’Aosta, 5 in Sardegna, 4 in Calabria e Bolzano, 3 in Basilicata.

 

PRIMO CASO IN VATICANO

In Vaticano, per esempio, la Direzione sanità igiene del Governatorato chiede di “sospendere riunioni ed eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità”. E questo dopo che proprio in Vaticano si registra il primo paziente risultato positivo al coronavirus e che sarebbe stato portato per i controlli in una struttura ospedaliera di Roma. In Vaticano, infatti, esistono presidi sanitari ma non ci sono posti di degenza. Massimo riserbo in Vaticano sull’identità del paziente. E’ da considerare che gli ambulatori dentro le mura vaticane sono frequentati da ecclesiastici, religiosi e religiose che operano in curia, ma anche da dipendenti laici, in servizio e ma anche in pensione e dai loro familiari.

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Le autorità sanitarie italiane sono state subito avvertite sul caso. In relazione al primo caso di coronavirus, il Portavoce vaticano fa sapere: sono stati sanificati i servizi ambulatoriali che per il momento restano sospesi. Secondo quanto si apprende da fonti vaticane, sarebbero stati sanificati anche alcuni uffici della Segreteria di Stato, in Terza Loggia. Si valuta, a questo punto, Angelus del Papa solo in video. Infatti è allo studio la modalità per proseguire gli appuntamenti che richiamano normalmente molti fedeli. La prima novità ci potrebbero essere con l’Angelus di Papa Francesco di domenica 8 marzo. Tra le ipotesi c’è anche quella di trasmetterlo solo in video considerato che comunque, per quanto ci sia una diminuzione di fedeli a causa del coronavirus, ai controlli ci sono sempre file e assembramenti. Analoga decisione, apprende l’Ansa, potrebbe essere presa anche per l’udienza generale del mercoledì.

NAVE BLOCCATA A NAPOLI

C’è una nave che proviene da Genova ed è stato bloccata nel porto di Napoli perché nove membri del suo equipaggio manifestano sintomi ipoteticamente riconducibili al Coronavirus. Lo fa sapere l’autorità portuale di Napoli. La nave, secondo le prime informazioni, è ferma nell’area della Nuova Meccanica Navale e ha a bordo 125 persone tra equipaggio e alcuni operai che erano saliti a bordo per effettuare delle riparazioni. La nave sarebbe la GNV Majestic e porta annualmente 130mila passeggeri. La nave GNV Majestic si trovava alle officine della Nuova Meccanica Navale per riparazioni. Delle persone a bordo, 9 sono in isolamento in cabina.

Si tratta di personale marittimo che il 27 febbraio scorso era a bordo della Gnv Rhapsody, la nave da cui è sbarcato a Tunisi, un cittadino tunisino di 40 anni risultato positivo ai test per il virus e ricoverato all’ospedale universitario Farhat Hached di Sousse. Attualmente i nove marittimi tenuti in isolamento stanno bene. Le visite mediche effettuate dagli Uffici di Sanità Marittima sui marittimi hanno escluso sintomi compatibili con il coronavirus. Tuttavia – come da protocollo – i nove rimarranno in isolamento dieci giorni e al resto del personale di bordo, 125 persone tra equipaggio e operai, sarà proibito scendere a terra. Per la nave – si precisa dalla compagnia armatrice, la Gnv con sede a Genova – la sosta a Napoli era già prevista per consentire ordinari lavori di manutenzione. Motivo per cui non si può parlare di blocco. 

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