I numeri sempre più drammatici del contagio da coronavirus fanno tremare i mercati e le Borse europee, che con i crolli odierni, “bruciano” oltre 7 anni di guadagni ritornando sui livelli del 2012. A poco sembra servita l’azione coordinata delle banche centrali mondiali per iniettare maggiore liquidità nel sistema nel tentativo di contrastare gli impatti sull’economia dal diffondersi del coronavirus, con la Fed che ha tagliato i tassi portandoli quasi a zero (in un range tra 0,25% e 0%) e ha annunciato l’acquisto di bond per 700 milioni di dollari, ma questo non è bastato ad arginare il “panic selling”. Per questo la Fed ha annunciato una nuova iniezione di altri 500 miliardi di liquidità nel sistema.
Anche la Banca centrale europea è intervenuta tramite Bankitalia per comprare sul mercato titoli di Stato italiani con acquisti di dimensioni importanti, raffreddando lo spread che aveva avuto una fiammata nelle prime ore di contrattazioni. Il Fondo monetario internazionale (Fmi) è pronto ad aiutare i Paesi a far fronte all’emergenza coronavirus con mille miliardi di dollari ha detto la direttrice generale, Kristalina Georgieva. Tutte le borse hanno accusato il colpo. La Borsa di Milano, prima del decreto Cura-Italia, è arrivata a perdere fino a oltre il 10%, poi, ha smorzato il calo fino a segnare -6,12. Peggio ha fatto Madrid con -7.94%. Ribassi del 4,13% per Londra, del 5,26% per Francoforte e del 5,75% per Parigi. Male anche Wall Street. Sul fronte dei cambi si rafforza ulteriormente l’euro nei confronti del dollaro: la moneta unica si porta sopra quota 1,12.