Boom di videochiamate di gruppo, il party è social

26 marzo 2020

Videochiamate, videoparty, aperitivi social e cene in famiglia. Ai tempi del coronavirus ogni scusa è buona per mantenere i contatti sociali con gli amici, per far incontrare virtualmente nonni e nipotini oltre che, naturalmente, per lavorare, confrontandosi con i colleghi guardandoli in faccia.

E le giornate sono scandite dalle connessioni. Facebook ha dichiarato che con le misure di confinamento assunte per rallentare la pandemia nell’ultimo mese in Italia c’è stato un boom dei suoi servizi video di gruppo del 1.000 per cento. E il traffico totale di messaggi è cresciuto del 50 per cento in media nei paesi più colpiti. Inoltre, la società ha visto un aumento del 70 per cento del tempo speso sulle app di Facebook, che controlla anche WhatsApp e Instagram. Su quest’ultimo, inoltre, sono state anche adottate nuove misure per aiutare le persone ad accedere a informazioni accurate, rimanendo al sicuro e in contatto tra loro: come il collegamento diretto alle risorse messe a disposizione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dai Ministeri della Salute locali.

Tornando alle videochat, oltre a Facetime, WhatsApp e Skype, amato soprattutto per il lavoro e le videoconferenze, per collegare insieme più amici e organizzare una vera e propria festa o uno spritz in contemporanea in tante case, molto apprezzata in questi giorni di quarantena è la app Zoom, che consente un gran numero di partecipanti e nella versione free permette videochiamate fino a 40 minuti; Houseparty, invece, è amata da tempo dai più giovani: facile e veloce, unisce fino ad otto persone. C’è poi Teams, di Microsoft, un po’ meno intuitiva e pensata per le aziende ma per chi ha un po’ di dimestichezza ha anche una versione gratuita.

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