Coronavirus in Italia, continua il calo dei positivi e i casi gravi

30 marzo 2020

C’è aria di ottimismo tra gli esperti sulla lotta al Coronavirus, ma mai abbassare la guardia. Sono dati che danno speranza all’Italia, in sostanza, quelli riferiti oggi dal capo della protezione civile Angelo Borrelli nel consueto punto stampa del 30 marzo 2020. Per la prima volta il numero dei nuovi contagi giorno su giorno cala di più della metà, con 1.648 nuovi casi positivi, mentre ieri erano 3.815. Buono anche il dato sui guariti, ben 1.590 solo nella giornata di oggi, il più alto dall’inizio dell’epidemia. Ad oggi il bilancio delle persone attualmente positive è di 75.528, con un incremento rispetto a ieri di 1.648 pazienti, di questi 3.981 sono in terapia intensiva, 27.795 sono ricoverati con sintomi, mentre la maggior parte dei pazienti positivi 43.752, pari al 58%, sono in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi. Oggi registriamo 812 deceduti purtroppo e il totale dei guariti è complessivamente 14.620. Rispetto a ieri le persone guarite sono 1590, il numero più alto di guarigioni da quando è iniziata l’emergenza, la diffusione del virus nel nostro paese.

Secondo il Consiglio Superiore di Sanità (Css), continua il calo dei positivi e i casi gravi. Una dichiarazione che arriva con il puntuale bollettino giornaliero della Protezione civile che parla di complessivamente 75.528 malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.648. Di questi 3.981 sono in terapia intensiva, 27.795 sono ricoverati e 43.752 (il 58% del totale) in isolamento domiciliare. Domenica l’incremento era stato di 3.815, più del doppio. Sono 11.591 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 812. Domenica l’aumento era stato di 756. I guariti: 14.620.

Ci troviamo davanti “all’emergenza maggiore degli ultimi 100 anni”. Le misure restrittive “devono essere mantenute. Siamo categorici su questo, non ci deve essere alcun abbassamento della guardia”. Lo afferma il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ribadendo l’importanza di “restare a casa” e di “rispettare le regole di prudenza codificate nei regolamenti”. Borrelli afferma “con forza l’esigenza di stare a casa. Sono dei sacrifici ma questo ci tornerà utile, ci porterà a uscire il prima possibile” dall’emergenza Coronavirus. E prosegue: “Chi è positivo ed esce ha un comportamento che non va tenuto per evitare il contagio ad altri connazionali, ma anche per le conseguenze penali molto importanti”. Nella sola giornata di ieri sono stati 6.550 i denunciati per aver violato la quarantena: “Così il virus non si batte” avverte Borrelli. Sul fronte degli aiuti, il Capo della Protezione Civile, ricorda che “arriveranno altri aiuti” non senza ringraziare i sindaci.

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Dunque, continua il calo dei positivi e i casi gravi come ha detto Franco Locatelli, presidente del Css, aggiungendo che anche in Lombardia si sono dimezzati gli interventi richiesti per i casi gravi. “Sono stati inoltre attivati – prosegue – 6 studi clinici e altri due hanno avuto il parere favorevore dell’Aifa e tra poco verranno ulteriormente attivati. Tra questi è importante sottolinearne due: il primo dall’Oms, per testare approcci di prevenzione che arruolerà un numero di pazienti molto alto. L’altro che voglio citare è uno studio controllato che andrà a investire i pazienti gestiti domiciliarmente. Questo ancora una volta vi dà un’idea dell’efficienza del sistema italiano”. Il presidente del Css infine invita a “non abbassare la guardia sulle misure”. Misure che “sicuramente saranno prolungate, ma di quanto deciderà la politica”.

LOMBARDIA

Continua a diminuire la crescita dei contagi Continua a diminuire la crescita dei contagi in Lombardia: i positivi sono 42.161, con un aumento di 1154 rispetto a ieri, quando erano stati registrati 1592 casi in più. Rimane alto il numero dei decessi, con 458 vittime in più che porta il totale a 6.818. I ricoveri non in terapia intensiva sono 11815, con una crescita di 202, mentre sono solo due i nuovi ricoveri in terapia intensiva. Calano anche i nuovi contagiati a Milano: ieri erano 247, oggi sono 154, per un totale di 8676 positivi in tutta la provincia. L’assessore Gallera: “Numeri confermano trend”. “Sono in fase migliorativa” i dati del contagio in Lombardia, tanto che lo stesso presidente della Regione, Attilio Fontana, guarda al futuro “con un pochino di ottimismo in più”. E prosegue: “Le misure rigorose stanno dimostrando che hanno efficacia, sono due passate due settimane da quando ci sono ed è la dimostrazione che è la strada giusta”.

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VENETO

Dati più confortanti – rispetto ai giorno scorsi – arrivano anche dalla regione Veneto. Il Governatore Luca Zaia: “Le restrizioni ci hanno aiutato a rallentare il contagio, sto preparando un’ordinanza per riuscire a procrastinare le restrizioni, se sarà necessario, in base ai dati di questa settimana. Il picco – ha ricordato Zaia – è programmato per il 15 aprile ma già da questa settimana vedremo il trend”. In cifre, è arrivato a 8853 il numero dei positivi, 129 in più di quelli conteggiati questa mattina alle 8. Sale anche il numeri dei decessi: 436 dall’inizio dell’emergenza, 23 in più di quelli conteggiati in mattinata. Ma Zaia guarda avanti. “Dovremo pensare a un’uscita come a un soft landing, dovrà essere graduale, non tanto come uscita dei cittadini, ma come riprendere normali condizioni di vita. Immagino che una delle soluzioni – ha proseguito il governatore del Veneto – sulla quale noi stiamo lavorando, è quella del test sierologico, in modo di andare a vedere se si sono formati gli anticorpi, e qui ci vogliono tempistiche, modalità. Stiamo cercando di ragionare anche su questo fronte, in modo da dare una patente che attesti che tu hai avuto la risposta anticorpale. C’è anche da dire che abbiamo casi di re-infezione. Potrebbe anche accadere, e qui ce lo dovranno dire gli scienziati, che chi ha già avuto una risposta anticorpale magari potrà comunque essere esposto a un’ulteriore infezione, magari di una variante del virus”.

LAZIO

Buone notizie anche dalla regione Lazio dove oggi si registra il più alto numero di pazienti guariti nelle 24 ore: + 59 rispetto a ieri mentre sono 208 i nuovi casi e 14 decessi.

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TOSCANA

Sono 290 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani; e 16 i nuovi decessi. Salgono dunque a 4.412 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 33 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), 98 le guarigioni cliniche e 231 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 4.050.

ABRUZZO

Salgono a 1345 i casi di coronavirus in Abruzzo. 14 i nuovi decessi, che portano il totale delle vittime a 102.

MARCHE

Tra i 3.684 marchigiani contagiati da ‘Covid-19’, 1.165 sono ricoverati negli ospedali della regione. Nell’aggiornamento odierno diffuso dal Gores, sono segnalati anche 16 pazienti guariti (+4) e 161 pazienti dimessi (+6); in isolamento domiciliare, perché contagiati, ci sono 2.086 persone in tutta la regione (+94). Il bilancio delle vittime è fermo, al momento, a ieri: 417 e, tra queste, anche 4 pazienti non residenti nelle Marche e un cittadino romeno.

PUGLIA

Cinque decessi e 163 nuovi casi di coronavirus in Puglia: è questo il bollettino della Regione Puglia per la giornata di Oggi. In totale salgono a 1.172 le persone contagiate. Salgono a 32 i pazienti guariti. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 1.712.

SICILIA

Questo il quadro della situazione In Sicilia aggiornato alle ore 17 di oggi (lunedì 30 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 14.758. Di questi sono risultati positivi 1.555 (+95 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.408 persone (+78). Sono ricoverati 559 pazienti (+37 rispetto a ieri), di cui 75 in terapia intensiva (+4), mentre 849 (+41) sono in isolamento domiciliare, 71 guariti (+6) e 76 deceduti (+11).

CALABRIA

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 647 (+59 rispetto a ieri), quelle negative sono 6079.

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