Tognazzi: censimento dei positivi per ripartire

1 aprile 2020

Doveva essere al cinema con “Ritorno al crimine” di Massimiliano Bruno con Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo, rimandato a data da destinarsi a causa del coronavirus. In isolamento forzato come tutti, Gian Marco Tognazzi vive così la sua quarantena a Velletri, in campagna. “La vivo come tutti, ma avendo scelto 15 anni fa di venire a vivere in campagna in questo momento mi sento in una condizione privilegiata, abbiamo uno spazio esterno, siamo abbastanza isolati e viviamo l isolamento sicuramente meglio di chi sta in 30-40 metri quadri e magari non ha neanche un terrazzo”.

Tognazzi è anche su RaiPlay con la serie “Passeggeri Notturni” tratta dalle raccolte di Gianrico Carofiglio, sul tema della violenza sulle donne, con protagonista Claudio Gioè, che diventa anche un film a capitoli su Rai3 il 3 aprile in prima serata. La tv in questo momento ha un ruolo educativo importante. “Non ci manca certo il ‘magazzino’, ma è anche un momento in cui in tv si possono dedicare retrospettive e riscoprire il cinema del passato arrivato magari con difficoltà alle generazioni successive; al di là della tragedia ci sono comunque delle possibilità di riappropriarci delle cose che ci piacciono, io ad esempio essendo un ‘archiviatore’ sono tornato ad archiviare i VHS, ormai un supporto obsoleto, e li sto trasformando in file”.

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Sul coronavirus per Tognazzi c’è urgenza di trovare subito una metodologia di censimento, magari attraverso test rapidi. “Chi ci gestisce deve trovare il modo di fare un censimento e determinare chi è postivo e negativo, e chi pian piano potrà tornare, anche per la sicurezza degli altri, a fare il proprio lavoro, almeno così anche il Paese potrà riprendersi, se continuiamo a restare nel dubbio mentre c è gente che inconsapevolmente contagia gli altri la ruota non si fermerà mai e i tempi rischiano di diventare incalcolabili”.

Poi, probabilmente, ci sarà bisogno di temi leggeri al cinema e in tv. “Sicuramente ci sarà una tematica che verrà trattata da cinema e tv anche su quello che stiamo vivendo, magari non subito, bisognerà decongestionarci da questo isolamento forzato, la gente avrà bisogno di evadere, lo spero, soprattutto chi si è attenuto alle regole da subito; ma se anche davanti a una richiesta semplice come lo stare a casa ci sono volute settimane, è chiaro che una piccola parte della popolazione che già non capiva questo messaggio difficilmente trarrà qualcosa di positivo o un insegnamento da questa esperienza”.

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