Non intende rinunciare alla divisa e ha deciso di ricorrere al Tar, Gregorio De Falco, il capitano di fregata famoso per la telefonata a Francesco Schettino, la notte del naufragio della Costa Concordia. A confermarlo, lo stesso De Falco, che pero’ non intende entrare nel merito giuridico: “per quello ho delegato tutto ai miei avvocati”. De Falco, contro la decisione della Capitaneria di porto di assegnarlo ad un ufficio amministrativo, ha dato incarico ad uno studio legale di Livorno. Dalla fine di settembre, De Falco non ha piu’ il ruolo di caposervizio operazioni della Direzione marittima di Livorno. E’ convinto di essere stato demansionato come punizione per la gestione dell’emergenza in quelle drammatiche ore del 13 gennaio 2012. La prima udienza al Tar si terra’ a Firenze il 26 novembre.