Non ce l’ha fatta l’agente di scorta del premier Giuseppe Conte. Il virus l’ha ucciso. Giorgio Guastamacchia, 52 anni, è morto al policlinico Tor Vergata di Roma, in seguito alle complicazioni di una polmonite da coronavirus. La stessa direzione del nosocomio, ha evidenziato che “il paziente era giunto con un quadro clinico di estrema gravità”. Sostituto commissario della Polizia, l’uomo si era ammalato a metà marzo. Lascia due figli e la moglie. Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha espresso sentimenti di “cordoglio e di vicinanza ai familiari attorno ai quali si stringe la grande famiglia della Polizia di Stato”.
“Per tutti noi che l’abbiamo conosciuto, per i colleghi del servizio di protezione, per i dipendenti della Presidenza del Consiglio, è un momento di grande dolore – ha detto Conte -. Ci stringiamo alla signora Emanuela, ai suoi figli e ai suoi cari, per esprimere loro i nostri sentimenti di commossa vicinanza. Rimarrà in me indelebile il ricordo della sua dedizione professionale – ha concluso il premier – dei suoi gesti generosi, dei suoi sorrisi ravvivati da un chiaro filo di ironia”. “Sono vicino al Corpo della Polizia di Stato che ancora una volta paga duramente la propria missione di servizio alla comunità sulla quale vigila giorno e notte – ha detto invece il sottosegretario all`Interno Achille Variati -. Alla sua famiglia e all’intero Corpo della Polizia di Stato desidero inviare il mio cordoglio e la totale vicinanza in queste ore buie”.
Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp:”Profondo cordoglio per la morte del Sostituto Commissario Giorgio Guastamacchia, stroncato dalle complicanze di un virus contro il quale tutti gli agenti della Polizia di Stato combattono ogni giorno, per quanto di competenza, mettendo a repentaglio la loro stessa vita. Alla famiglia e ai suoi colleghi e amici vanno le nostre più sentite condoglianze e tutta la nostra vicinanza”.
“Abbiamo seguito con fedeltà le linee guida scientifiche adottate per il trattamento del COVID 19, fino al grado più elevato ricorrendo al trattamento extra corporeo – ECMO – per tentare fino all`ultimo di recuperarlo. Purtroppo – hanno dichiarato i medici del Policlinico Tor Vergata – nonostante questo il risultato, sperato, in termine di sopravvivenza, non è stato raggiunto”. “Esprimiamo il nostro profondo cordoglio e vicinanza alla Famiglia ed alla Polizia di Stato che svolge ogni giorno, con dedizione, il proprio lavoro al servizio di tutti Noi”.
“Ti sei sempre dedicato a tutelare persone ad alto rischio. La paura non ha mai vinto, nemmeno di fronte alla battaglia contro il coronavirus. Un abbraccio fraterno a tua moglie e ai tuoi figli dalla famiglia della Polizia di Stato che ti porterà sempre con te. Ciao Giorgio”. E’ quanto si legge in un tweet della Polizia dopo la morte del sostituto commissario Giorgio Guastamacchia, ucciso da Covid-19.
L’agente di polizia Giorgio Guastamacchia, della scorta del premier Giuseppe Conte, morto per il coronavirus, “era un grande professionista. Era con noi ai primi giorni dell’emergenza. Alla sua famiglia va il mio cordoglio e quello di tutto il personale del Dipartimento”. Così il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, nella conferenza stampa al Dipartimento.