Coronavirus, sempre più guariti e meno vittime. Arcuri: “Nulla è più sbagliato di un ‘liberi tutti'”

8 aprile 2020

C’è ottimismo, ma anche sana cautela, nelle parole del commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. “Stiamo attenti alle illusioni ottiche, agli insensati ottimismi e ai pericolosi miraggi: non siamo a pochi passi dall’uscita dell’emergenza o da una ipotetica ‘ora X’ che ci riporterà con un battito di ciglia alla situazione di prima – ha detto Arcuri -. Nulla è più sbagliato che immaginare un imminente ‘liberi tutti’, dove ciascuno torna alle vecchie abitudini: è vero esattamente il contrario”.

Numeri che sembrano far ben sperare: “Il bollettino della sofferenza anche ieri contiene dati che evidenziano una prima parziale inversione di tendenza nella diffusione del contagio. Dopo settimane di duri sacrifici – ha spiegato – è certamente una boccata d’ossigeno: non c’è alcun dubbio sull’esito finale della battaglia che stiamo conducendo. Noi, gli umani, siamo molto più forti di questo maledetto virus”.

Tutti i dati per provincia

Ma l’invito di Arcuri è di tenere ben a mente il numero dei morti. Ed evitare di fare sbagli: “Faccio molta fatica però a gioire – ha proseguito – perché continuiamo a registrare molti decessi. Nessun algoritmo o tendenza può cancellare il dolore per la perdita di amici e familiari: e il numero di chi perderà la vita a causa del coronavirus purtroppo crescerà. Non bisogna dimenticare mai, nemmeno per un istante, che questo virus a ieri si è portato con sé 16.523 vite umane. Vi supplico ancora: nei prossimi giorni non cancellate mai questo numero dalla vostra memoria”. Infine, l’invito a continuare a restare a casa anche per le festività di Pasqua: “È fondamentale, nel periodo pasquale, rispettare rigorosamente il distanziamento sociale e le misure di prevenzione. Non commettiamo errori nei prossimi giorni: saranno fondamentali”.

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A snocciolare i numeri del quotidiano bollettivo sul coronavirus della Protezione civile, ha pensato Angelo Borrelli: “Oggi registriamo il secondo valore più alto in assoluto di guariti dall’inizio dell’epidemia”. In cifre, sono complessivamente 94.067 i malati in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 880, vale a dire meno della metà dell’incremento di lunedì quando erano stati 1.941. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 135.586. Al 7 aprile sono 24.392 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.555 in più di ieri, quando l’aumento dei guariti era stato di 1.022 persone. Sono 17.127 le vittime dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 604 persone decedute. Lunedì l’aumento era stato di 636 vittime.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha co comunicato che “i dati di oggi ci dicono che il cosiddetto fattore R con zero è leggermente sotto uno. È un risultato straordinario se si pensa che qualche settimana fa eravamo a 3 e in certe zone del pase a 4. Essere intorno a uno o leggermente sotto uno ci consegna una novità e possiamo iniziare a programmare il futuro enlla consapevolezza che la sfida non è stata ancora vinta”. Tuttavia, il ministro ha ribadito che “ogni leggerezza rischia di vanificare i risultati”. “Non bisogna mollare la guardia. Guai a pensare che il nemico è stato sonfitto. Servono ancora atteggiamenti rigorosi e continuare a ridurre i contagi. Le misure stanno iniziando a dare qualche risultato”.

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