Coronavirus, l’ospedale di Wuhan a prova di virus grazie al 3d

12 aprile 2020

Una delle grandi sfide affrontate dalla Cina per l’emergenza coronavirus è stata costruire da zero, in una manciata di settimane, ospedali dedicati ai malati Covid.
A Wuhan ci sono voluti circa 12 giorni per completare una struttura sanitaria, Leishenshan, in grado di ospitare 1600 pazienti. Un rompicapo logistico non solo per la necessità di costruire velocemente, ma di farlo anche rispondendo a tutte le esigenze di sicurezza di un ospedale in cui vengono trattati pazienti affetti da un virus tanto contagioso. A partire dal sistema di areazione, che può rivelarsi un super diffusore.

Un aiuto decisivo è arrivato dalla realtà virtuale e in particolare alla piattaforma 3DEXPERIENCE di Dassault Systèmes che ha lavorato in collaborazione con il Central South Architectural Design Institute. Gli ingegneri sono riusciti a simulare in 3d i meccanismi di diffusione e contaminazione del virus all’interno dell’impianto, testando diverse disposizioni del sistema di areazione per trovare quella che riduceva al minimo la dispersione. Le simulazioni sono state eseguite sia per le singole stanze, per evitare la contaminazione dei pazienti non Covid e degli operatori sanitari, sia per i condotti che fanno fuoriuscire l’aria all’esterno per tutelare la salute pubblica delle aree limitrofe.

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