La coppia Gianfry-Storace fa esplodere la destra

La coppia Gianfry-Storace fa esplodere la destra
17 novembre 2014

di Antonio Angeli

Sorrisi un po’ imbarazzati, perplessità e anche decisa contrarietà, in un centrodestra mai così diviso, sull’ipotesi di rinascita di An. L’idea è nata da una serie di contatti via Twitter tra due dei vecchi leader: Gianfranco Fini e Francesco Storace (“Il mio errore più grande è aver sciolto An”, si è “confessato” Fini e Storace: “Meglio tardi che mai”) e l’ex leader di Fli rilancia: “Per fare chiarezza: i miei social network da qualche tempo li gestisco personalmente, quindi basta farneticazioni – scrive Fini su Facebook – Sul mio scambio di tweet con Storace non c’è nessun “giallo”. Siamo due persone civili che hanno condiviso gioie, amarezze, divisioni, contrasti. Ma continuiamo a dialogare, a sentirci, a confrontarci. Nulla di più, nulla di meno. Finiamola con i retroscena e le continue divisioni.

Il tempo ci saprà dire se ci sono le condizioni per un nuovo progetto, insieme o divisi questo non è all’ordine del giorno”. Altero Matteoli, invece, non ha “nessuna intenzione di ricominciare, sto bene dove sono”. Il colonnello di An, oggi senatore di Forza Italia, chiarisce: “Se ci sono stati degli errori, ognuno si tenga gli errori che ha fatto, ma io sono impegnato a far sì che Forza Italia funzioni e diventi sempre più il punto di riferimento del centrodestra”. Se Fini propone di ricominciare dalla Fondazione, per lui “la Fondazione deve servire come punto di riferimento culturale” e non per altro. Più “morbido” un altro ex colonnello della destra che fu: Ignazio La Russa.

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“Nei tweet tra Fini e Storace vedo solo cortesia, che apprezzo, ma nessuna novità dal punto di vista politico. Noi – aggiunge – stiamo lavorando per una destra unita e comunque per un centrodestra alternativo alla sinistra”. E ancora: “L’uscita di Fini non fu verso destra, ma verso una posizione, chiamiamola montiana – rimarca La Russa – altrimenti la storia sarebbe stata diversa”. “Serve tempo – dice invece Italo Bocchino – ma l’obiettivo dovrebbe essere quello di ricostruire la destra che era rappresentata da Alleanza nazionale nel momento in cui si arriverà alla ricomposizione della coalizione”. Bocchino non esclude in futuro il ritorno della destra di tanti anni fa, ma lega questo passaggio politico in una logica di coalizione.

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