E’ una mediazione tra varie proposte in campo quella che l’Italia presenterà a Bruxelles in vista del Consiglio europeo di giovedì. Che sul tavolo arriverà una proposta italiana, non ancora ufficialmente presentata, lo ha anticipato il premier Giuseppe Conte, nelle informative tenute prima in Senato e poi alla Camera. Conte nel suo intervento ha ricordato che al momento c’è una iniziativa annunciata da Ursula von der Leyen per un recovery fund`, con bond emessi dalla Commissione e legato al bilancio pluriennale europeo 2021-2027. Altre proposte sono quelle della Francia e della Spagna (che è particolarmente “spinta”, con obbligazioni senza scadenza).
Il punto di partenza delle varie proposte è il ‘Fondo di ripresa’ lo strumento con cui la Commissione potrebbe agire sui mercati, emettendo bond per reperire fondi con cui finanziare prestiti agli Stati membri. Naturalmente l’Italia è assolutamente d’accordo sull’accentramento a Bruxelles della gestione del fondo, in modo da togliere poteri agli Stati ‘rigoristi’. Il meccanismo sarebbe legato al Bilancio pluriennale e qui arriva una delle proposte di modifica principali dell’Italia: prevedere un meccanismo di garanzie anche da parte degli Stati membri per aumentare le risorse e metterle immediatamente a disposizione attraverso un meccanismo di “bridge”. Comunque sarebbe fondamentale non prevedere alcuna modifica dei trattati, perchè, ha sottolineato Conte, non abbiamo il tempo di operare modifiche che comporterebbero una lunga e complessa procedura”. Lo stesso Conte, comunque, ha ammesso che difficilmente il prossimo vertice sarà risolutivo: per arrivare a un accordo serviranno verosimilmente altre settimane di trattative.