Si torna in palestra con limitazioni. Piscine riaprono in sordina

Ma resterasnno chiuse ancora in Lombardia e Basilicata VIDEO

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Prenotazione obbligatoria, misurazione della febbre all’ingresso, distanza di due metri nella sala attrezzi. Ed ancora: igienizzazione degli strumenti utilizzati, in alcune strutture niente docce e cambio delle scarpe tra esterno e sala pesi. Si torna in palestra, tra tante misure di sicurezza e attenzioni da parte di sportivi e proprietari. In tutta Italia ripartono le attività sportive in palestra (al momento solo quelle individuali e non di gruppo), tranne in Lombardia e Basilicata.

La responsabile di una palestra: “Ci raccomandiamo ai nostri clienti di venire equipaggiati con la loro mascherina, di igienizzarsi le mani all’entrata della struttura, potranno fare tranquillamente attività all’interno della palestra, mantenendo e rispettando le distanze fra di loro di almeno 2 metri”. Soddisfazione tra giovani e adulti per la ripresa dell’attività sportiva, coscienti delle misure da rispettare: “Indossare mascherina negli spostamenti da sala all’altra, sanificare gli attrezzi. E cambiare scarpe, niente docce. Spogliatoi per appoggiare le cose ma cambiarsi a casa”. “Sono stato fermo un po’ di mesi e sentivo la necessità di ricominciare piano piano”.

Ma ci sono anche tante piccole palestre che ancora non hanno riaperto, viste le molte disposizioni da rispettare e i costi elevati da sostenere. Riapertura in sordina invece per le piscine, tranne per gli atleti professionisti: tante ancora sono chiuse, riaprono solo i centri grandi. Come questa a Roma: “Sono tornata oggi in piscina, si nuota in sicurezza, è meraviglioso, torniamo alla normalità”. La riapertura delle 8.114 palestre e centri fitness presenti sul territorio nazionale è attesa da 18 milioni di italiani che fanno attività sportiva e sono attenti al wellness. E` quanto emerge da un analisi della Coldiretti su dati Istat con la fine della chiusura in quasi tutta la Penisola di palestre e piscine dopo le chiusure iniziate da oltre 3 mesi. Si tratta di un appuntamento molto atteso dopo un lungo periodo di lockdown con gli italiani costretti a rimanere in casa anche se in molti – sottolinea la Coldiretti – hanno cercato di non perdere le buone abitudini.

Durante la quarantena il 28% non ha praticato alcun tipo di attività fisica (pilates, yoga, attività aerobica, camminata veloce o running), il 13% ha ridotto al frequenza, il 17% una o due volte la settimana, il 23% tre o quattro volte la settimana e il 19% cinque o piu` volte la settimana secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Crea. Uno sforzo che tuttavia per effetto anche dei maggiori consumi alimentari non ha salvato dall`aumento di peso stimato dalla Coldiretti in quasi 2 chili a testa. C`è stato infatti un vero e proprio boom del cosiddetto “comfort food” ricco di calorie con – precisa la Coldiretti – una ordalia di zuccheri, grassi e carboidrati: +150% farine e semole, +14% pane, crackers e grissini, +7% pasta e gnocchi, +38% impasti base e pizze, +13% dolci, +24% primi piatti pronti oltre al +37% di olio semi usato per fritture di ogni tipo, dolci e salate durante il lockdown.

L`effetto del maggior consumo di cibi calorici è stato aggravato spesso dall`abbinamento con le bevande alcoliche. Non è quindi un caso che secondo l`indagine on line della Coldiretti più di 1 italiano su 3 (39%) si è messo a dieta per prepararsi alla prova costume. Con la riapertura delle spiagge – precisa la Coldiretti – la perdita di peso diventa quindi un obiettivo prioritario da raggiungere quindi con l`aiuto che arriva dalle palestre ma anche dalla di frutta e verdura, da consumare con insalatone, smoothies frullati e centrifugati anche in spiaggia, Con il progredire della stagione calda – conclude la Coldiretti – si trovano sempre più quasi tutte le verdure: dagli spinaci alla cicoria, dalle zucchine all`insalata, dai peperoni alle melanzane, dalle cipolle ai pisellini freschi, dagli asparagi ai fagiolini. Non manca neppure la frutta: dai meloni alle albicocche fino alle ciliegie.