L’Italia torna in orbita con la missione VV16 del Vega

10 giugno 2020

Il razzo “Vega” dell’Agenzia spaziale europea (Esa), costruito dall’Avio di Colleferro alle porte di Roma, è pronto a far ripartire l’Italia per lo Spazio dopo il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 e dopo la sospensione dei voli per l’avaria che, il 10 luglio 2019, ha causato il fallimento della missione numero 15, con la perdita del satellite Falcon Eye 1 degli Emirati Arabi Uniti. A Kourou ingegneri e tecnici italiani sono al lavoro, in vista del lancio della missione VV16 in programma nella notte tra il 18 e il 19 giugno 2020. Il team italiano, arrivato in Guyana francese con un charter Alitalia accompagnato da un consulente medico di Avio, è composto da circa 70 persone che, appena atterrate, si sono sottoposte a una quarantena di 15 giorni nel rispetto del protocollo anti-Covid19 definito con lo Stato Maggiore della Difesa, prima di essere autorizzate a lavorare sul sito di lancio, come ha sottolineato l’Ad di Avio, Giulio Ranzo.

“Nel corso di questa emergenza epidemica che stiamo affrontando in tutto il mondo – ha detto – sono state necessarie delle misure molto particolari per far lavorare le persone in maniera sicura, quindi si sono osservati schemi di lavoro nuovi che garantiscono il distanziamento tra le persone, l’utilizzo massivo di dispositivi di protezione individuale come le mascherine, i guanti e altri strumenti anche di sanificazione degli ambienti e dei locali in maniera da tenere le persone sicure”. Il Vega, equipaggiato con il nuovo SSMS-Small Spacecraft Mission Service, porterà in orbite diverse, 53 tra micro e nanosatelliti di 21 clienti differenti. In particolare, il razzo trasporterà 7 microsatelliti tra 15 a 150 kg e 46 CubeSats più piccoli destinati a varie applicazioni, tra cui l’osservazione della Terra, le telecomunicazioni, la scienza, la tecnologia e l’educazione. Il dispenser SSMS – sviluppato da Avio e realizzato dalla azienda italiana SAB Aerospace – è composto da componenti modulari che vengono assemblati a seconda delle necessità per payload raggruppati composti da microsatelliti e CubeSats.

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