E’ morto Carlo Flamigli, il ginecologo padre della fecondazione assistita. Aveva 87 anni. Lo ha annunciato il figlio su Facebook. “Ciao papà – scrive il figlio – speravo che questo momento non arrivasse mai, il dolore è grande almeno quanto il bene che ti ho voluto… Ma un giorno ci rivedremo prof… Ne sono sicuro”. Nato a Forlì il 4 febbraio 1933, Carlo Flamigli si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna nel luglio del 1959 con 110 su 110 e lode; ha conseguito il diploma di specialista in Ostetricia e Ginecologia nel 1963 presso la stessa Università con 70 su 70 e lode. Libero Docente in Ostetricia e Ginecologia nel 1964, dal 1972 al 1980 è stato Professore incaricato di Endocrinologia Ginecologica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. Direttore del Servizio di Fisiopatologia della Riproduzione dal 1975 al 1994, e Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Bologna dal novembre 1994 al dicembre 2001.
Dal 1980 al 2004 è stato professore ordinario prima di Endocrinologia Ginecologia e poi di ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Bologna, essendo stato chiamato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia il 24 settembre 1980; è stato professore fuori ruolo nella stessa Università dal novembre 2005 all’ottobre 2008. Faceva parte del Comitato di redazione di numerose riviste scientifiche. Ha pubblicato numerosi articoli su vari problemi di bioetica. E’ stato inoltre editore di 28 volumi scientifici e di atti congressuali. Dal 1990 era consulente scientifico di Tecnobios Procreazione – Bologna. Dal 1990 al 1994 e dal 1999 al 2004 è stato Presidente della SIFES – Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione.
Era membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, Presidente onorario dell’AIED – Associazione Italiana per l’Educazione Demografica, Presidente onorario dell’ UAAR – UNIONE degli ATEI e degli AGNOSTICI RAZIONALISTI, socio onorario della Consulta di Bioetica, membro del Comitato Etico Università Statale di Milano, esperto esterno della Fondazione Veronesi. Temi di ricerca di questi ultimi anni: la contraccezione maschile; le tecniche di fecondazione assistita; i problemi della bioetica e dell’etica medica
BONACCINI
“Ha saputo riunire in sé le caratteristiche che dovrebbe avere ogni medico: la profonda competenza scientifica e clinica, la sensibilità e lo spessore sul piano umano. Qualità queste ultime che lo hanno portato sempre dalla parte delle donne, per difenderne i diritti di libera scelta”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricorda Carlo Flamigni, deceduto a Forlì nella casa di famiglia.
Nell`esprimere il proprio cordoglio alla famiglia, anche a nome di tutta la Giunta regionale, Bonaccini sottolinea lo spirito sinceramente laico e l`impegno civile con cui il padre della fecondazione assistita ha sempre portato avanti le proprie battaglie. “Un grande medico, un maestro per tanti e una figura di riferimento per la comunità scientifica regionale e nazionale. Senza alcun dubbio una perdita per l’Emilia-Romagna e per il Paese”. “E’ morto Carlo Flamigni, ginecologo, parlamentare, ma soprattutto maestro di bioetica. È stato consigliere Generale e amico dell’Associazione Luca Coscioni, sin dalla fondazione, partecipando a convegni e congressi e, attivamente, alle iniziative in materia fecondazione assistita, salute riproduttiva e diritto alla scienza”.
Ricorda Filomena Gallo, Segretario Nazionale dell`Associazione Luca Coscioni: “In questi anni, in particolare dalle audizioni sulla legge che poi divenne la Legge 40 del 2004 sulla Procreazione Medicalmente Assistita, Carlo si è distinto per il suo impegno in ogni sede a tutela della salute della donna e della libertà di scelta, e nel fare emergere quanto quella norma non avesse alcuna base scientifica. Ma dal 2004 il legislatore ha inteso non modificare la legge 40 e le uniche modifiche sono avvenute solo tramite interventi della Corte Costituzionale che ha cancellato i divieti che tanto stati anche oggetto di quesiti referendari”.
LUCA COSCIONI
“Insieme abbiamo elaborato anche progetti di riforma della legge 40 e testi per garantire la preservazione della fertilità, fino all’ultimo lavoro per la redazione di una buona norma per la gestazione per altri solidale. Ci stringiamo alla sua compagna di una vita Marina Mengarelli nostra dirigente da tanti anni e attualmente protagonista nelle librerie con l`opera “Diritti che camminano: Uno sguardo sui diritti civili in Italia dal 1968 ad oggi attraverso gli occhi di Carlo Flamigni”, testo di cui è autrice e che proprio nei giorni scorsi abbiamo presentato nel corso de ‘Il Maratoneta’, su Radio Radicale, puntata cui, per l’aggravamento della malattia, Carlo non aveva potuto partecipare. Gli scritti e gli interventi di Carlo Flamigni rimarranno per sempre, per noi dell’Associazione Luca Coscioni, un faro per comprendere e per trovare le strade necessarie nella quotidiana azione difesa e conquista di nuove libertà civili. Ciao Carlo”.
SPERANZA
“Esprimo cordoglio per la scomparsa di Carlo Flamigni. La sanità italiana perde un grande professionista che con le sue ricerche ha aiutato tante donne a diventare madri”. Questo il messaggio del ministro della Salute, Roberto Speranza, per la morte del medico luminare della fecondazione assistita.
CIRINNA’
“Con Carlo Flamigni se ne va un pezzo dell`Italia migliore, quella che non ha mai smesso di credere nella libertà di scelta, e di agire per il riconoscimento dell`autodeterminazione in materia riproduttiva. Il suo impegno scientifico e civile continui a guidarci nelle molte battaglie che ci attendono, dal necessario superamento della legge sulla procreazione assistita – ormai totalmente inadeguata – alla difesa e alla piena effettività della legge 194”. Lo dichiara Monica Cirinnà, senatrice e responsabile del dipartimento diritti del Partito democratico.