Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, la coppia d’oro della lirica a Palermo

Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, la coppia d’oro della lirica a Palermo
Yusif Ejvazov e Anna Netrebko
8 luglio 2020

La Golden Couple della lirica internazionale approda in Sicilia. Anna Netrebko e Yusif Eyvazov aggiungono Palermo tra le tappe della loro estate italiana, che comincerà a Napoli alla fine di Luglio per continuare a Roma, Verona ed ora anche il capoluogo siciliano. Il Teatro Massimo coglie la palla al balzo e arricchisce il carnet di appuntamenti del Festival inaugurato pochi giorni fa, prenotando le due stelle per il 12 di agosto, nella cornice del Teatro di Verdura. La “Nuova Luce” che contraddistingue il titolo del Festival continua così a brillare più che mai dopo la già annunciata presenza di un’altra coppia di star della lirica, Roberto Alagna e Aleksandra Kurzak che saranno protagonisti di Cavalleria Rusticana proprio il giorno prima. La Fondazione Teatro Massimo riparte in questo modo proprio con il piede giusto gestendo bene parte della programmazione andata purtroppo in fumo, o comunque da ripensare, a causa dell’epidemia e del lockdown causati dal Covid 19. Yusif Eyvazov infatti era già stato scelto dal Massimo per la Manon che avrebbe dovuto avere luogo questo autunno, ma date le restrizioni sanitarie e le regole sul distanziamento decisamente dal futuro incerto come allestimento. Ottima quindi la scelta di inserirsi tra le tappe italiane della coppia per rinsaldare un accordo già preso e accaparrarsi una esclusiva, con l’unica tappa siciliana.

Marito e moglie, Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, uniscono all’intesa privata una profonda intesa sul palcoscenico, sia in titoli operistici che in concerti. Galeotto fu Muti che proprio in una Manon romana fece conoscere i due che, dal momento, divennero inseparabili. E più volte li si è visti calcare insieme i palcoscenici del Metropolitan, della Scala, della Royal Opera House, e poi ancora Vienna, Mosca. Quando si conobbero a Roma sotto il baton del Maestro Muti, lei era già una affermata star del panorama lirico, lui un promettente tenore. Questi anni insieme non hanno fatto che accrescere l’aura che li circonda portandoli anche a diventare figure quasi iconiche. Di Krasnodar, in Russia, Anna Netrebko ha sempre vantato le sue origini zigane e la tenacia che l’ha portata a studiare canto all’Accademia di San Pietroburgo. La stessa tenacia che unita ad una sicurezza sulla scena e ad una particolare sensibilità l’ha portata immediatamente alla ribalta delle scene internazionali, ancora giovanissima.

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Dai ruoli nei capolavori russi come La sposa dello Tzar, Guerra e Pace, Onegin, o spiccatamente lirici, oggi Anna Netrebko vanta un repertorio ampio che l’ha portata ad affrontare con successo ruoli come Lady Macbeth, Leonora nel Trovatore, Turandot, Aida, ma anche fare alcune incursioni nel repertorio tedesco affrontando il Wagner del Lohengrin, nel ruolo di Elsa, e Prima del lockdown stava preparando la sua prima Elisabetta nel Don Carlo di Verdi, che avrebbe dovuto debuttare a Dresda e della quale, causa Covid ha potuto presentare solo degli estratti. Al suo fianco il marito Yusif. Eyvazov nasce ad Algeri, ma la sua patria è Baku in Azerbaijan, dove ha frequentato l’Accademia di Musica. Da Baku però è volato ben presto in Italia ed è qui che sotto i migliori maestri ha continuato i suoi studi, sino all’incontro con Muti, Manon a Roma, il debutto nel ruolo di Des Grieux, e poi il lancio nel panorama mondiale operistico, dimostrando doti di interprete sensibile e preparato.

Nel programma che sarà presentato il 12 agosto al Teatro di Verdura le maggiori arie e duetti dalle opere i ruoli interpretati: da Otello – Desdemona, come anche Abigaille dal Nabucco, sembrano essere le nuove sfide vocali che Anna Netrebko si accinge a compiere – a Tosca, poi ancora Adriana Lecouvreur e L’arlesiana ad Andrea Chènier che hanno interpretato insieme alla Scala, e Rusalka di Dvořák. A completare il programma pagine scelte eseguite dall’Orchestra del Teatro Massimo, diretta per l’occasione da Michelangelo Mazza – che già più volte ha accompagnato Netrebko e Eyvazov nei loro tour – e il Coro del Massimo, diretto da Ciro Visco. Il concerto si pone quasi come la ciliegina di un Festival che ha già comunque una programmazione più che interessante. In questo caso però non è certo il caso di dire che “Il troppo stroppia”, anzi, ben venga.

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