Aria di ottimismo al vertice Ue, Michel: accordo possibile

Aria di ottimismo al vertice Ue, Michel: accordo possibile
20 luglio 2020

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, si è detto “convinto che un accordo è possibile” al vertice Ue in corso a Bruxelles, dedicato alla ricerca di un compromesso sul Recovery Plan europeo dopo la crisi del Covid-19 e sul bilancio comunitario pluriennale 2021-2027. Michel lo ha affermato in una dichiarazione alle telecamere prima della ripresa, della riunione plenaria del vertice nella quarta giornata di negoziati fra i capi di Stato e di governo.

“Sto per inviare a tutti i leader dell’Ue – ha annunciato Michel – la mia nuova proposta negoziale, frutto di un lavoro collettivo estremamente intenso. Sappiamo che il negoziato è molto difficile e che l’obiettivo è di restare uniti per assicurarci che l’Europa sia all’altezza della sfida che abbiamo di fronte”. “So che gli ultimi passi sono difficili – ha aggiunto il presidente del Consiglio europeo -, ma sono fiducioso, anche se è difficile, anche se è importante continuare a lavorare, penso e sono convinto che un accordo è possibile”, ha concluso Michel. Il riavvio della plenaria, inizialmente fissato alle 16, è stato posposto prima alle 17 e poi alle 18, ma fino alle 20 non era ancora stato annunciato.

Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron vedono un progredire in senso positivo nelle trattative sul piano di rilancio Ue post-COVID, in corso nell’ambito del vertice tra i 27. “La scorsa notte, all’esito di lunghi negoziati, abbiamo trovato un quadro per un possibile accordo. E’ un passo avanti e questo dà speranza che un accordo possa essere raggiunto oggi, o quanto meno che un accordo è possibile”, ha affermato la leader tedesca.

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“Non arrivare oggi all’appuntamento con lo spirito di compromesso e con ambizione, vuol dire assumersi il rischio di ritornare ai momenti più dure (…), cosa che alla fine ci costerà cara”, ha ammonito il presidente francese. “Siamo andati molto avanti – ha chiarito Macron – sulla questione delle regole di funzionamento del piano di rilancio”. Il leader transalpino ha ammesso che ci sono stati “Momenti molto tesi, che saranno ancora difficili”, in particolare sull'”ammontare totale del piano di rilancio e sulla parte dele sovvenzioni”, che è la questione “più sensibile nelle ultime ore”.

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