La Lega appare divisa o comunque i malumori in seno al Carroccio si sentono tutti in questa estate 2020: Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni ruba consensi al partito di Matteo Salvini, che un anno fa beveva mojito al Papete forte del suo 34% alle Europee. Dalle colonne del Tempo, il leader delle Lega ha tuttavia ribadito di non essere in lite con Giorgia Meloni e che il centrodestra marcia unito.
Ma la popolarità del leader della Lega risente anche del successo con cui il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha gestito fino ad oggi la pandemia di coronavirus. Non è un caso se Salvini ha fatto dietrofront sull’uso della mascherina dopo le critiche del collega. In un’intervista a Skytg24 nel suo ultimo giorno di vacanza in un Hotel di Milano Marittima, aveva rivisto la sua linea, dopo la partecipazione in Senato al convegno dei “negazionisti” senza la mascherina: “La mascherina quando è necessaria si mette, ora noi non la usiamo perché siamo a un metro di distanza, però ovviamente nei luoghi chiusi, sul treno, quando prendo il treno con mia figlia la metto, detto questo spero di tornare alla normalità il prima possibile”.
Intanto Zaia ribadisce da Roma, in occasione dei 50 anni dalla nascita delle Regioni, l’importanza dell’autonomia, un tema che doveva andare di pari passo col presidenzialismo, ma che secondo Salvini non mette a rischio le alleanze. “Porteremo avanti la nostra istanza di autonomia, che è rispettosa dei padri costituenti e lo diremo al garante della costituzione”. In tutto ciò si sono infilate le frecciate di Giancarlo Giorgetti, storico esponente della “Lega di governo”, che in collegamento con la festa della Lega a Cervia, riportato da Repubblica, ha ricordato come a decidere sulla tenuta della lega e sulla leadership di Salvini saranno senza dubbio le elezioni del 20-21 settembre, più dei sondaggi “scritti sulla sabbia”.