Camusso: Cgil valuta ricorso a Ue contro Jobs act

26 novembre 2014

La Cgil sta valutando l’ipotesi di ricorrere alla Corte di Giustizia europea contro il Jobs act, forte anche della sentenza europea sui precari della scuola. Lo ha annunciato il segretario generale Susanna Camusso che, rispetto all’eventualita’ anche di un referendum abrogativo, ha sottolineato che “c’e’ tanta strada prima di porsi il tema”. Sul possibile ricorso all’Ue, Camusso ha affermato che “valuteremo tutte le strade. La nostra lettura degli articoli 30 e 31 della Carta di Nizza, che e’ anche quella di autorevoli commentatori, dice che e’ possibile. Ci penseremo, ci proveremo. Ma c’e’ bisogno di capire come vengono scritti i decreti delegati”. Il numero uno della Cgil ha aggiunto che bisognera’ vedere anche “se decidono nel chiuso delle stanze o se apriranno un confronto. Ci sono tante cose da vedere”. Dopo la sentenza della Corte europea di giustizia sui precari della scuola, Camusso ha spiegato che sicuramente rappresenta un precedente. “Sara’ uno degli argomenti – ha aggiunto – che useremo per contrastare il tentativo di abrogare l’articolo 18, in corso con la legge delega”.

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