Sono 1648 più di ieri i nuovi positivi in Italia dove nelle ultime 24 ore si sono registrati nuovi 24 ((ieri 16) decessi che portano a 35.878 il numero dei morti nel nostra Paese dall’inizio della Pandemia. E’ quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute-Istituto superiore di sanità. Attualmente sono positive oltre 50 mila persone, 50.630 per l’esattezza, 307 più di ieri. Sale il numero dei dimessi guariti: oggi sono 1316 più di ieri. Cresce, rispetto a ieri anche il numero dei tamponi effettuati. Oggi ne sono stati registrati 90.185 mentre ieri a fronte di 1.494 nuovi positivi erano stati condotti 51.109 tamponi.
Da inizio pandemia nel nostro Paese sono stati effettuati 11.228.358 tamponi. Grazie al sospetto diagnostico, fino ad oggi sono stati individuati 247.628 positivi, mentre grazie alle attività di screening, da inizio pandemia ne sono stati individuati 65.383. E ancora. E’ cresciuto di 71 unità, rispetto a ieri, il numero delle persone ricoverate con sintomi negli ospedali italiani perchè affetti da Covid-19. Cresce di 7, rispetto a ieri, anche il numero della persone ricoverate in terapia intensiva, oggi sono 271. Inoltre, è pure cresciuto di 229 unità, rispetto a ieri, il numero delle persone in isolamento domiciliare: oggi sono 47.311. Complessivamente oggi sono positive in Italia 50.630 persone. Anche oggi nessuna regione italiana è rimasta immune da nuovi contagi. La regione in cui se ne sono registrati di meno è il Molise con un solo caso. Dei 1648 nuovi positivi, 286 sono stati registrati in Campania, 219 in Toscana e 203 in Lombardia. In Sicilia sono stati registrati 163 nuovi positivi, 140 in Veneto, 100 in Piemonte. Nelle restanti regioni i positivi al Covid-19 sono inferiori alle cento unità.
Intanto, arriva il via libera, da parte del Commissario straordinario per l`emergenza Covid, Domenico Arcuri, alla richiesta pubblica di offerta per la fornitura di 5 milioni di test rapidi destinati “alla rilevazione qualitativa di antigeni specifici di Sars-CoV-2 presenti su tampone nasofaringeo o campione salivare”. La procedura, avviata su richiesta del ministro della Salute e condivisa nei contenuti dal Comitato Tecnico Scientifico, è stata pubblicata sui siti istituzionali della Presidenza del Consiglio dei ministri – Commissario straordinario per l`emergenza Covid-19 – e del ministero della Salute.
L’ESPERTO
Secondo il professore Giuseppe Remuzzi direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, una seconda ondata di Coronavirus “è difficile che sia come quella che c’è stata. E se anche ci fosse non la chiamerei seconda ondata, e comunque non assomiglierà a quella precedente. In tutto il mondo le cose di febbraio, marzo e aprile sono passate”. Secondo Remuzzi “più che di seconda ondata parlerei di possibilità che ci sia qua e là una ripresa della malattia che dobbiamo essere capaci di fermare. Parlarei piuttosto di un virus che si muove in senso peggiorativo o migliorativo a seconda di circostanze locali che possono essere anche drammatiche”, ad esempio se dovesse entrare nelle Rsa. Sempre secondo il direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, la Lombardia dove la circolazione del virus è stata più elevata “adesso è più protetta”. Per Remuzzi, in sostanza, in Lombardia “si è creata una certa immunità che non è l’immunità di gregge, ma è fatta di tanti componenti. C’è l’immunità da anticorpi che a Milano e in Lombardia è intorno al 15-20% e a Bergamo fra il 30-50%. E poi c’è l’immunità delle cellule T, che sono dei linfociti capaci di riconoscere il virus. Questa immunità è più difficili da misurare, ma rappresenta il doppio dell’immunità da anticorpi. Quindi se il 20% in Lombardia ha gli anticorpi e il doppio verosimilmente ha le cellule T, possiamo dire che in Lombardia arriviamo al 60% di immunità. A quel punto il virus fa fatica a trovare persone da infettare. Ma questo non vuol dire, sia molto chiaro, togliamoci la mascherina o facciamo assembramenti”. Remuzzi ha poi citato uno studio fatto sui circa 500 dipendenti della Brembo da cui è emerso che il 38% aveva sviluppato anticorpi. Parlando invece degli altri paesi europei dove il virus sta dilagando, secondo Remuzzi, che ha citato uno studio appena pubblicato sulla rivista Lancet, l’errore è stato “credere troppo presto che tutto fosse finito”.
LO SCENARIO PER REGIONE
VALLE D’AOSTA
In Valle d’Aosta 8 nuovi casi (1.308 casi totali). Oggi non sono state registrate vittime, il totale dei deceduti è di 146. Attualmente non ci sono ricoverati in terapia intensiva. I nuovi tamponi sono 161 (differenza rispetto a ieri +58), il totale dei tamponi effettuati da inizio pandemia è di 28.926.
PIEMONTE
In Piemonte 100 nuovi casi (35.232 casi totali). Oggi sono state registrate due vittime, il totale dei deceduti è di 4.163. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 12. I nuovi tamponi sono 6.660 (differenza rispetto a ieri +3.574), il totale dei tamponi effettuati da inizio pandemia è di 714.369. Da fine giugno, in Piemonte, i casi di coronavirus sono più che quintuplicati e per 97 positivi su 572 è impossibile il tracciamento dei soggetti a rischio. Lo afferma la Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) secondo cui, sulla base dei dati rielaborati del Ministero della Salute, da fine giugno a metà settembre l’incidenza sulla popolazione è passata da 4,11 al 25,06 casi di Covid ogni 100 mila abitanti, con l’Rt che è salito da 1,04 a 1,11, sopra la soglia di sicurezza che è uno. I focolai attivi a inizio estate erano 11, ora – sempre secondo il Fadoi – sono 111, 68 dei quali hanno cominciato a sprigionare scintille nell’ultima settimana.
LOMBARDIA
Sono 203 i nuovi positivi al Covid-19 in Lombardia, a fronte di 13.791 tampini, con un tasso par all’1,4%. Il numero dei guariti, nelle ultime 24 ore, è invece aumentato di altre 435 unità. Tre i decessi di oggi, con il totale che sale a 16.951. Dei 203 nuovi positivi, 19 sono debolmente positivi e uno deriva da test sierologici. I ricoverati in terapia intensiva in regione sono 33, con un aumento di due unità rispetto a ieri, crescono invece di 9 persone i ricoveri non in terapia intensiva, a 315 in totale. Milano, Varese e Como le province con i numeri più alti, mentre a Lecco nessun nuovo caso.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Le persone attualmente positive al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono 735 (nove in più rispetto a ieri). Sei pazienti sono in cura in terapia intensiva, mentre 21 sono ricoverati in altri reparti. Non sono stati registrati nuovi decessi, il cui totale rimane a 351. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Oggi sono stati rilevati 28 nuovi contagi; quindi, analizzando i dati complessivi dall’inizio dell’epidemia, le persone risultate positive al virus sono 4.638: 1.601 a Trieste, 1.554 a Udine, 1.038 a Pordenone e 427 a Gorizia, alle quali si aggiungono 18 persone da fuori regione. I totalmente guariti ammontano a 3.552, i clinicamente guariti sono 11 e le persone in isolamento 697. I deceduti sono 198 a Trieste, 77 a Udine, 69 a Pordenone e 7 a Gorizia.
ALTO ADIGE
I laboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina nelle ultime 24 ore hanno effettuato 984 tamponi. Sono stati registrati 8 nuovi casi positivi. Il numero dei pazienti Covid ricoverati in ospedale resta 28, mentre la terapia intensiva resta vuota. Sono 1.598 le persone in isolamento domiciliare, delle quali 67 di ritorno da Croazia, Grecia, Spagna o Malta.
VENETO
In Veneto sono 140 i contagi da Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore. 27.296 quelli complessivi. Così il Bollettino regionale, che registra anche un decesso (2.177 quelli totali). 657 gli isolamenti domiciliari, pari a 9.268 totali, di cui 2.445 positivi. Negli ospedali 213 ricoverati (+8) nei reparti non critici, di cui 167 positivi, e 27 nelle terapie intensive (invariato il numero).
LIGURIA
In Liguria nelle ultime 24 ore sono stati registrati 89 nuovi casi di Coronavirus e tre decessi. Lo ha reso noto la Regione Liguria, sottolineando che da ieri sono stati effettuati 2584 tamponi. Le vittime, che erano tutte ricoverate all’ospedale San Bartolomeo di Sarzana, sono tre uomini di 80, 86 e 87 anni. Tra gli 89 nuovi positivi, 64 sono stati rilevati in provincia di Genova e 16 in quella di La Spezia. Al momento in tutto il territorio regionale sono 165 le persone ricoverate in ospedale, 4 meno di ieri, di cui 22 in terapia intensiva, mentre sono 3172 quelle positive e 2293 quelle sottoposte a sorveglianza attiva.
EMILIA ROMAGNA
Sono 97 in più rispetto a ieri i contagi in Emilia-Romagna. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38 anni, trovati su quasi 10.600 tamponi. Il maggior numero di casi si registra nelle province di Bologna (21), Modena (14) e Reggio Emilia (12). I casi attivi sono 4.710 (+25), le persone in isolamento sono 4.492 (+23), sempre il 95%. I pazienti in terapia intensiva sono 14 (-1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 204 (+3 rispetto a ieri), i guariti sono 26.016 (+70). Si registrano due morti nel territorio emiliano-romagnolo: un uomo di 65 anni della provincia di Bologna e una donna di 78 anni della provincia di Parma.
TOSCANA
In Toscana sono 14.707 i casi di positività al Coronavirus, 56 in più rispetto a ieri (17 identificati in corso di tracciamento e 39 da attività di screening). I nuovi casi sono lo 0,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 56 casi odierni è di 38 anni circa (il 25% ha meno di 20 anni, il 33% tra 20 e 39 anni, il 23% tra 40 e 59 anni, il 14% tra 60 e 79 anni, il 5% ha 80 anni o più) e, per quanto riguarda gli stati clinici, il 74% è risultato asintomatico, l’11% pauci-sintomatico. Delle 56 positività odierne, 4 casi sono ricollegabili a rientri dall’estero. 1 caso è ricollegabile a rientri da altre regioni italiane (Campania). Il 54% della casistica è un contatto collegato a un precedente caso. I guariti crescono dello 0,8% e raggiungono quota 10.175 (69,2% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 732.780, 4.731 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono oggi 3.368, -0,7% rispetto a ieri. I ricoverati sono 117 (2 in più rispetto a ieri), di cui 20 in terapia intensiva (2 in meno). Oggi si registrano 4 nuovi decessi: 2 uomini e 2 donne con un’età media di 77,5 anni. Relativamente alla provincia di notifica, le persone decedute sono: 1 a Firenze, 1 a Pistoia, 2 a Pisa. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
ABRUZZO
Quattordici casi positivi nel report medico regionale su 1088 test eseguiti in Abruzzo. In particolare sono complessivamente 4397 i casi positivi al Covid 19 registrati in regiine dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 14 nuovi casi di età compresa tra 36 e 94 anni. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 2 nuovi casi e sale a 481 (si tratta di una 73enne della provincia di Chieti e di un 41enne deceduto nei giorni scorsi per altre cause e che è stato sottoposto a tampone post mortem. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3051 guariti (+3 rispetto a ieri). I positivi in Abruzzo sono invece 865 (+8 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 197714 test (+1088 rispetto a ieri). 52 pazienti (-2 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 4 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 809 (+10 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 625 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (invariato rispetto a ieri), 1041 in provincia di Chieti (+4), 1875 in provincia di Pescara (+7), 815 in provincia di Teramo (+1), 35 fuori regione (invariato) e 6 (+1) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
UMBRIA
Sono 23 i nuovi casi individuati in Umbria l’ultimo giorno, 2.408 totali, a fronte di 2.633 tamponi eseguiti, 203.384 dall’inizio della pandemia. Lo riporta il sito della Regione. Salgono da 41 a 42 i ricoverati in ospedale, tre dei quali sempre in terapia intensiva. Stabile il numero dei morti, 85, sono stati registrati 11 guariti. Gli attualmente positivi passano quindi da 513 a 525.
LAZIO
“Su oltre 9 mila tamponi oggi nel Lazio si registrano 219 casi e tre i decessi, di questi 115 casi sono a Roma”. Così l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, sottolineando che è positivo “il via libera dal Cts per i tamponi rapidi nelle scuole, conferma la bontà delle misure già intraprese nella nostra regione. Prosegue l’attività di testing presso il liceo Manara a Roma e l’istituto comprensivo Grassi di Fiumicino (Asl Roma 3). Nella Asl Roma 1 si inizierà dal liceo Orazio, Asl Roma 2 dal liceo Peano e Primo Levi. Parte anche la Asl di Viterbo con istituto P.Savi e prosegue la Asl di Frosinone con liceo Severi. In merito al focolaio nella casa di riposo Villa Maria di Rocca di Papa – spiega – è stato interdetto l’accesso alla struttura e si accede solo previa autorizzazione ed è in corso l’indagine epidemiologica. Iniziati i trasferimenti alla RSA di Genzano. Potenziati i laboratori Coronet del Sant’Andrea e del San Giovanni. Entrambi possono processare 6 mila tamponi in modalità `pulling’.
MARCHE
Sono 26 i nuovi casi di ‘Covid-19’ accertati nelle Marche nelle ultime 24 ore, il 3% rispetto agli 859 tamponi processati nel percorso per le nuove diagnosi (ieri era il 2,3%, con 5 casi): questi casi comprendono 1 rientro dall’Egitto, 12 soggetti sintomatici, 4 contatti in ambito domestico, 4 contatti stretti di casi positivi, 2 contatti rilevati in ambiente di vita e 3 casi in fase di verifica. Lo si apprende dal primo bollettino giornaliero del Gores, il gruppo operativo che coordina l’emergenza sanitaria nella regione. Il totale dei casi finora accertati nelle Marche dall’inizio della pandemia sale così a 7.932. Sempre ieri, sono stati effettuati anche 681 tamponi nel percorso guariti.
MOLISE
In Molise un nuovo caso (649 casi totali). Oggi non sono state registrate vittime, il totale dei deceduti è di 24. Un paziente è ricoverato in terapia intensiva. I nuovi tamponi sono 119 (differenza rispetto a ieri -595), il totale dei tamponi effettuati da inizio pandemia è di 42.678.
BASILICATA
Ieri in Basilicata sono stati processati 941 tamponi per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 6 sono risultati positivi. Le positività riguardano 1 cittadino residente a Venosa, 1 residente a Melfi, 1 residente a Pescopagano, 1 residente a Marsiconuovo e 1 residente a Moliterno, oltre a 1 persona di nazionalità estera in isolamento nel Comune di Barile. Nella stessa giornata sono state registrate le guarigioni di una persona residente a Matera, una persona residente a Policoro e una persona residente a Lauria. I lucani attualmente positivi sono 205 (203 all`ultimo aggiornamento a cui si aggiungono 5 nuove positività di residenti e si sottraggono 3 guarigioni) e di questi 193 si trovano in isolamento domiciliare. Sono 14 i ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane: a Potenza 7 persone sono ricoverate nel reparto di Malattie infettive del San Carlo; a Matera 6 persone si trovano nel reparto di Malattie infettive (di cui una guarita in attesa di dimissioni) e 1 persona (guarita ancora ricoverata) nel reparto di Terapia intensiva dell`ospedale `Madonna delle Grazie`.
Ai positivi vanno aggiunti nel complesso 29 persone decedute (9 di Potenza, 3 di Paterno, 1 di Spinoso, 2 di Moliterno, 1 di Villa d`Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi, 1 di Aliano, 1 di Bernalda); 406 guariti; 1 cittadino campano in isolamento a Lavello; 1 cittadino calabrese in isolamento a Lavello;1 persona di nazionalità estera diagnostica in Puglia in isolamento a Matera; 6 persone di nazionalità estera in isolamento una a Potenza, una a Matera; una a Rotonda; una a Lavello, una a Scanzano, una a Barile; 1 persona di nazionalità estera domiciliata a Venosa e ricoverata al San Carlo; 1 cittadino residente in Toscana e in isolamento in Basilicata; 5 cittadini residenti in Emilia Romagna in isolamento in Basilicata; 1 persona di nazionalità estera e proveniente da stato estero in isolamento in Basilicata; 24 cittadini stranieri in isolamento in struttura dedicata in Basilicata; 1 cittadino residente in Basilicata in isolamento nel Lazio; 1 cittadino residente e in isolamento in Basilicata diagnosticato in Puglia; 3 cittadini stranieri lavoratori stagionali in isolamento a Palazzo San Gervasio. Dall`inizio dell`emergenza sanitaria sono stati analizzati 72.153 tamponi, di cui 71.385 risultati negativi.
PUGLIA
Oggi in Puglia, sono stati registrati 4.131 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 76 casi positivi: 24 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 6 nella provincia BAT, 37 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.
Non sono stati registrati decessi. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 404.787 test. 4.622 sono i pazienti guariti. Oggi sono 2.433 i casi attualmente positivi.
CAMPANIA
In Campania sono 286 i casi positivi al Covid-19 nelle ultime 24 ore. Si registrano due decessi e 59 guariti. A comunicarlo l’Unità di crisi della Regione. I contagi salgono a 12.455 e i deceduti a 463. I guariti in totale sono 6.027 e i tamponi effettuati 590.407, di cui 6.335 eseguiti ieri.
CALABRIA
“In Calabria ad oggi sono stati effettuati 197.671 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.967 (+10 rispetto a ieri), quelle negative sono 195.704”. Lo rende noto la Regione Calabria nel bollettino quotidiano sul Coronavirus. Una intera classe del Liceo Classico “Bernardino Telesio” di Cosenza è stata posta in quarantena a causa del contagio da Covid 19 che ha colpito una delle studentesse. La ragazza, per quanto si apprende, avrebbe però frequentato finora i compagni solo per un giorno di lezione. La task force dell’Azienda sanitaria di Cosenza ha già disposto i tamponi per tutti gli studenti e anche per un docente che è stato in contatto con la classe. Ma ci sarebbero sospetti di contagio anche per alcune amiche della ragazza, che sono state poste in allarme. Il contagio sarebbe partito dalla madre della studentessa, che avrebbe soggiornato all’estero e che, appena tornata, si è messa in quarantena. Su di lei era stato effettuato il tampone, risultato poi positivo. E da qui il controllo anche sulla figlia, risultata poi anche lei contagiata.
SICILIA
Boom di contagi in Sicilia. Ben 163 i nuovi casi che fanno salire il numero degli attuali positivi a 2.787: 293 i ricoverati con sintomi, 16 in terapia intensiva (+1) e 2.478 in isolamento domiciliare. Sono 310 i deceduti, uno in più di ieri. Inoltre, ammontano a 6.948 i casi totali, 3.851 i dimessi guariti, con un incremento dei tamponi effettuati pari a 6.115. La Regione segnala che dei nuovi positivi, 2 sono migranti dell’hotspot di Lampedusa. È salito a 3 il numero di medici contagiati a Sciacca (Agrigento). Dopo il medico di base di 60 anni, del quale domenica scorsa si era appresa la positività, oggi altri due suoi colleghi più giovani (uno tirocinante presso il suo ambulatorio, l’altro titolare di uno studio privato) sono risultati affetti da Covid. L’Asp di Agrigento sta risalendo a tutti i loro contatti per fissare quarantene obbligatorie e tamponi di controllo. Al momento a Sciacca i casi sono 36, mentre sono un centinaio le persone in quarantena o in auto isolamento.
SARDEGNA
Sono 3.849 i casi di positività accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’unità di crisi regionale si contano 82 nuovi casi. Si registra il decesso, avvenuto il 26 settembre, di una donna di 81 anni ricoverata a nuoro. Le vittime sono in tutto 151. Finora nell’isola sono stati eseguiti 187.520 Tamponi, con un incremento di 1.686 Test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 102 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-7 rispetto al dato di ieri), mentre sono 19 (+2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.910. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.652 (+12) Pazienti guariti, più altri 15 guariti clinicamente. Nella settimana tra il 29 giugno e il 5 luglio in Sardegna si contavano appena 0,67 casi di Covid ogni 100mila abitanti, secondo i dati del Ministero della salute rielaborati da Fadoi, la Federazione dei medici internisti ospedalieri che hanno trattato il 70% dei ricoverati Covid. Dopo il grande rilassamento estivo nella settimana dal 14 al 20 settembre l’incidenza dei casi sulla popolazione è salita a 32,57. A sua volta in questo arco di tempo l’indice di contagiosità, il famoso R con t è salito da 0,24 a 0,62, comunque sotto la soglia di sicurezza che è 1. I focolai attivi a inizio estate erano 5, ora sono 79, dei quali 29 quelli che hanno cominciato a sprigionare scintille nell’ultima settimana. E si aggiunga il fattore popolazione “fragile”, in Sardegna il 24% degli abitanti è over 65 anni, e di questi il 44% con una o più malattie croniche ed il 24% con due o più malattie croniche.