E’ possibile utilizzare anche nelle scuole i test antigenici rapidi attualmente in uso in porti e aeroporti. Lo indica il ministero della Salute in una circolare, specificando che “l’utilizzo di tali test antigenici rapidi è in grado di assicurare una diagnosi accelerata di casi di Covid-19, consentendo una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da Sars-CoV2”. Precedentemente il Comitato tecnico scientifico (Cts) aveva dato parere positivo ai tamponi rapidi negli istituti: si potranno testare migliaia di alunni per isolare subito i casi di infezione. Si tratta di test antigenici con risposta in 20 minuti.
Si tratta di una possibile svolta per la gestione dei contagi nelle scuole: i tamponi rapidi, già utilizzati a partire da metà agosto negli aeroporti, danno il risultato in pochi minuti, seppure con una affidabilità leggermente minore rispetto ai tamponi tradizionali, ossia i test molecolari. Per questo, proprio come nel caso degli aeroporti, la loro funzione sara’ quella di un primo screening: in caso di positività, questa dovrà comunque essere confermata da un tampone molecolare. Ma i tempi cosi’ rapidi consentiranno comunque di evitare che intere classi o istituti rimangano per giorni in attesa dell’esito, bloccando di fatto l’attività didattica.
LA CIRCOLARE
Anche “considerando i possibili limiti nelle caratteristiche del test” il tampone rapido antigenico può essere usato a scuola per “accelerare la diagnosi di casi sospetti di Covid-19”, soprattutto andando verso la stagione influenzale con il rischio di sovrapposizione di sintomi, lo spiega la nuova circolare della Direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, firmata oggi dal direttore generale Giovanni Rezza. Il test antigenico per le sue caratteristiche ricorda la circolare “comporta la possibilità di risultati falso-negativi in presenza di bassa carica virale, oltre alla necessità di confermare i risultati positivi mediante un tampone molecolare”. Ma “questo “tampone rapido” è stato recentemente introdotto per lo screening dei passeggeri nei porti e negli aeroporti, dove è importante avere una risposta in tempi rapidi”.
Quindi “pur considerando la possibilità di risultati falso-positivi (per questo i risultati positivi al test antigenico vengono confermati con il test molecolare) e di falso-negativi (la sensibilità del test non è certo pari al 100% e, inoltre, bisogna considerare il ‘periodo finestra’ fra il momento dell`esposizione a rischio e la comparsa della positività), grazie all`uso di tali test rapidi è stato intercettato comunque un rilevante numero di contagiati, probabilmente con alte cariche virali, che non sarebbero stati individuati in altro modo”. In conclusione “il test molecolare rimane tuttora il test di riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2”, ma “i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone”.
E nelle scuole l’uso dei test rapidi antigenici può essere vitale: “Per i motivi sopra esposti – in vista di un probabile ampliamento dell`esigenza di prevenire, attraverso l`effettuazione di test, l`incremento dei contagi – l`utilizzo dei test antigenici rapidi può essere utilmente esteso a contesti diversi rispetto a quello di porti e aeroporti. Posto che l`intervallo di tempo utile per ottenere i risultati dei test molecolari risulta più ampio, si ritiene che l`utilizzo di tali test antigenici rapidi sia in grado di assicurare una diagnosi accelerata di casi di Covid-19, consentendo una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da Sars-CoV2”.
“Pertanto – sottolinea la circolare – l`utilizzo di tale tipologia di test in ambito scolastico, anche considerando i possibili limiti nelle caratteristiche del test, potrebbe accelerare la diagnosi di casi sospetti di Covid-19″. “Infatti – si ricorda – è del tutto lecito assumere che la frequenza di episodi febbrili nella popolazione scolastica nel periodo autunnale e invernale sia particolarmente elevata, e che sia necessario ricorrere spesso alla pratica del tampone per escludere in tempi rapidi la possibilità che si tratti di COVID-19, nonché per individuare prontamente i casi, isolarli e rintracciarne i contatti, facilitando la decisione di applicare o meno misure quarantenarie in tempi brevi e con un risparmio notevole di risorse, evitando un eccessivo sovraccarico dei laboratori di riferimento”. “In caso di sospetto diagnostico ovvero in caso di esposizione al rischio del personale scolastico o degli alunni, ove sussistano i presupposti sopra indicati, si può, pertanto – conclude il documento – ricorrere anche al test antigenico rapido”.
COME FUNZIONA IL TEST RAPIDO
I test antigenici rapidi funzionano come un classico tampone, in quanto vengono effettuati tramite l’utilizzo di un cotton fioc da inserire nelle vie nasali. Il vantaggio, tuttavia, è dato dal fatto che l’esito sarà disponibile in 20-30 minuti, mentre i tamponi normali necessitano dalle 24 alle 48 ore. È da evidenziare, tuttavia, che in caso di positività il soggetto dovrà ugualmente essere sottoposto al tampone molecolare per verificarne l’attendibilità. Nel caso in cui i test rapidi sugli altri membri della classe dovessero risultare negativi però quest’ultima può intanto continuare l’attività didattica.