Addio a Jole Santelli, sognava mondo innamorato della Calabria

16 ottobre 2020

Cambiare la Calabria, anche attraverso la sua immagine, in Italia e nel mondo, era il suo chiodo fisso. “Raccontare al mondo cos’è la Calabria, spesso dipinta in grigio e nero malgrado sia un tripudio di colori”, era l’ossessione di Jole Santelli, da quando, il 15 febbraio scorso, era stata eletta presidente della Regione. Per questo aveva affidato a Gabriele Muccino un cortometraggio. “Perché – spiegava – è il regista dell’amore. E se non sa far innamorare lui il mondo della Calabria, non ci riesce nessuno”.

Muccino ha accettato la sfida e le riprese di “Calabria, terra mia” erano state effettuate quest’estate. Nel cast Raoul Bova nel ruolo di un uomo che conduce per la prima volta la compagna, (l’attrice Rocío Muñoz Morales, compagna di Bova anche nella vita), alla scoperta della sua terra d’origine, la Calabria, “una terra bagnata da due mari, ricca di storia, cultura e natura, con spiagge dai colori mozzafiato e coste rocciose bruciate dal sole”. Sono le parole che troviamo sul programma della festa del cinema di Roma dove martedì prossimo 20 ottobre sarebbe stato presentato il cortometraggio. Oltre a Muccino, al produttore Alessandro Passadore, agli attori, era attesa sul red carpet dell’auditorium Parco della musica anche Jole Santelli. Ma la malattia, contro cui combatteva da tempo, l’ha fermata prima. E’ deceduta nella sua casa di Cosenza a causa di un’emorragia interna.

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Avrebbe compiuto 52 anni tra un paio di mesi. Nata infatti a Cosenza il 28 dicembre 1968, laureata e specializzata in diritto e procedura penale presso l’Università di Roma La Sapienza, aveva mosso i primi passi nell’avvocatura con Tina Lagostena Bassi, poi, prima di dedicarsi alla politica, aveva lavorato anche nello studio di Cesare Previti. Appassionata di politica da sempre, aveva militato nel Partito socialista e nel 1994 si era iscritta a Forza Italia. Molto legata a Marcello Pera, di cui è stata assistente parlamentare, è cresciuta politicamente con il partito di Silvio Berlusconi. Deputata dal 2001 per cinque legislature, è stata sottosegretaria alla Giustizia sia nel secondo che nel terzo governo guidato da Silvio Berlusconi (dal 2001 al 2006). Il 2 maggio 2013 viene nominata sottosegretario al Lavoro nel Governo Letta.

Il suo impegno da parlamentare a Roma non l’ha mai allontanata dalla sua terra di origine dove ha ricoperto la carica di coordinatrice regionale di Fi e dal 28 giugno 2016 vicesindaco e assessore alla Cultura della città di Cosenza nella giunta guidata dal sindaco Mario Occhiuto. Dopo cinque legislature da deputata ha accettato la sfida di essere la candidata del centrodestra in Calabria alla guida della Regione. Voluta fortemente da Berlusconi, che è stato sempre al suo fianco sostenendola in campagna elettorale di persona. Un legame strettissimo tanto che il leader azzurro si era lasciato andare, durante un comizio a Tropea, anche a una battuta sottolineando che Santelli non aveva mai ceduto alle sue avances. Santelli non era sposata e non aveva figli. Aveva perso da qualche anno i genitori e la sua famiglia erano le due sorelle, Roberta e Paola, assieme ai suoi tre nipoti per i quali stravedeva e con i quali amava trascorrere gran parte del suo tempo libero.

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