Covid-19, Spagna primo paese in Europa con oltre un milione di casi

Covid-19, Spagna primo paese in Europa con oltre un milione di casi
21 ottobre 2020

La Spagna è diventata il primo paese dell’Europa occidentale a registrare più di un milione di infezioni da coronavirus dall’inizio della pandemia, secondo i dati forniti dal ministero della Sanità locale. Il paese ha registrato 16.973 contagi nelle ultime 24 ore. Il totale delle infezioni dal’inizio della pandemia è ora di 1.005.295 casi, mentre il bilancio delle vittime è aumentato di 156 a 34.366. Mentre questo è lo scenario in alcuni paesi del Vecchio continente.

La Francia ha registrato 26.676 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, più di 6.000 rispetto alla giornata di ieri. Le vittime giornaliere correlate al Covid sono invece 166. In totale, dallo scoppio dell’epidemia nel Paese, 957.421 persone hanno contratto il coronavirus. Negli ultimi sette giorni, inoltre, sono stati ricoverati 9.275 pazienti, di cui 1.584 in terapia intensiva. I cluster nel Paese sono 1852, spiega l’Afp. Di questi, 139 sono stati rilevati nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività continua ad aumentare e ora si attesta al 13,7%, mentre 91 dipartimenti si trovano in una situazione di allarme. I decessi complessivi sono infine 34.048, secondo i dati di Public Health France e del ministero della Sanità locale.

La Grecia ha registrato 865 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, un nuovo record di infezioni dall’inizio della pandemia nel Paese. Le autorità locali, intanto, hanno annunciato un lockdown della regione settentrionale di Kastoria, posta a un livello di rischio 4, pari a elevato, ovvero il più alto previsto nel Paese. Le restrizioni saranno imposte a partire da venerdì 23 ottobre, ha detto il vice ministro della Protezione civile Nikos Hardalias. “La situazione è critica e nelle circostanze attuali è richiesta una stretta aderenza alle misure” di contenimento del coronavirus, ha spiegato ancora Hardalis in conferenza stampa. I decessi correlati al Covid-19 da ieri son o stati sei. Il totale delle vittime per la pandmeia ammonta ora a 534.

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La Slovenia ha registrato un record di 1.503 casi giornalieri di Covid-19 per un totale di 15.982 contagi dall’inizio dell’epidemia. Lo scrive il Guardian aggiungendo che i decessi contabilizzati finora nel Paese dell’Europa orientle sono 200. Da questa settimana la Slovenia ha introdotto un coprifuoco dalle 21 alle 6 e uno stato di emergenza di 30 giorni per far fronte al coronavirus.

I nuovi casi di coronavirus in Svizzera sono quasi raddoppiati nelle ultime 24 ore raggiungendo un livello record. Lo hanno annunciato oggi le autorità sanitarie. L’agenzia di sanità pubblica ha riportato 5.596 nuovi contagi, rispetto ai 3.008 di martedì. Il totale dei casi confermati nella Confederazione e nel minuscolo principato limitrofo del Liechtenstein è salito a 91.763 e il bilancio delle vittime è aumentato di 11 passando a 1.856.

In Polonia, il numero totale di infezioni da Covid-19 confermate è raddoppiato in meno di tre settimane e ora supera i 200.000: lo ha affermato il ministero della salute, dopo aver annunciato un nuovo record giornaliero di 10.040 casi registrati nelle precedenti 24 ore. A partire da mercoledì, i pazienti affetti da coronavirus ricoverati in ospedale sono 9.439 di cui 757 sono intubati, rispetto a 8.962 e 725 rispettivamente del giorno prima.

La Germania ha registrato altri 7.595 casi di Covid-19, che portano a 380.762 il totale dei contagi dall’inizio della pandemia. Stando ai dati diffusi oggi dal Robert Koch Institute, nelle ultime 24 ore sono morte altre 39 persone, per complessivi 9.875 decessi.

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ANALISI EUROSTAT

Nelle settimane tra fine marzo e giugno, quelle più intense della prima ondata di contagi da Covid, in Europa si sono verificati 168 mila decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo (tra la decima e la 26esima settimana) sul quadriennio 20216-2019. Lo riporta Eurostat, con una analisi sui livelli di decessi settimanali complessivi, precisando che si tratta di casi totali indipendetemente dalla causa del decesso stesso. Secondo l’ente di statistica comunitario complessivamente è stato toccato un picco massimo di decessi settimanali, 36mila in più rispetto alla media del quadriennio precedente, nella 14esima settimana dell’anno, tra fine marzo e inizio aprile. Dalla 19esima settimana i decessi extra erano scesi sotto quota 5mila settimana, e dalla 25esima settimana si sono registrati 2.200 decessi in meno della media del quadriennio precedente. Spagna e Italia sono stati i Paesi maggiormente colpiti, secondo Eurostat: il Paese iberico ha registrato il maggior numero di decessi supplementari (48.000) sul periodo in esame, seguito da Italia (46.000) e poi da Francia (30.000), Germania e Olanda (entrambe circa a +10.000 casi).

Calcolando gli aumenti di decessi in termini percentuali, in Spagna nel periodo tra la 13esima e la 15esima settimana sono raddoppiati, dice ancora l’ente di statistica Ue, mentre il secondo maggiore aumento si è verificato in Belgio nella 15esima settimana. In Italia, in questo caso tra la 11esima e la 15esime settimana i decessi totali sono aumentati del 40%. Ma cima alla graduatoria delle regioni più colpite ci sta Bergamo, con un incremento di decessi dell’895% secondo Eurostat nella 12esima settimana, seguita da Segovia 8città a nord est di Madrid) con un più 634% nella 13eima settimana. Infine, guaradando al fattore anagrafico, secondo Eurostat sono stati gli ultra70enni i maggiormente coinvolti dall’aumento di decessi: hanno rappresentato il 96% di quest 168 mila morti addizionali registrati tra la decima e la 26esima settimana del 2020.

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