Record di nuovi casi di coronavirus nel mondo per il terzo giorno consecutivo, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Sono stati 465.319 i contagi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, più dei 449.720 di venerdì e i 437.247 di giovedì. In totale sono 42,3 milioni i casi di Covid nel mondo e quasi 1,15 milioni le persone morte, di cui 6.570 nelle ultime 24 ore. Quasi la metà dei nuovi casi di oggi sono stati registrati in Europa, che ha registrato un record di 221.898 casi in un giorno.
Tra i paesi maggiormente colpiti dal Covid, in testa ci sono gli Stati Uniti con 8,5 milioni di persone contagiate, seguiti da India (7,8 milioni), Brasile (5,3 milioni), Russia, Francia, Argentina e Spagna, tutti appena sopra il milione. Spetta agli Usa anche il tragico primato del numero di morti, oltre 224mila, seguiti da Brasile (156mila), India (117mila) e Messico (88mila). Sebbene ci siano progressi a velocità senza precedenti, lato vaccini, gli scienziati prevedono che la primavera non permetterà un ritorno alla normalità pre-pandemia.
Dunque, potrebbe essere necessario fino a un anno. Intanto, i contagi aumentano in maniera esponenziale anche in Europa. La Slovenia è tra i Paesi che hanno imposto restrizioni severe, sia a livello interno (come il coprifuoco) sia all’ingresso nel Paese. Coinvolta direttamente l’Italia: 14 regioni, tra cui il confinante Friuli-Venezia Giulia, sono finite nella red list, mentre le altre restano nell’arancione. Chi arriverà dalla prima dovrà rispettare una quarantena di 10 giorni all’ingresso, o dimostrare di essere negativo con un tampone.
In Francia il presidente Emmanuel Macron ha previsto venerdì che il virus “sarà presente fino alla prossima estate, nella migliore delle ipotesi”. Il coprifuoco notturno è stato esteso a tutto il territorio nazionale. Le autorità sanitarie francesi hanno annunciato un nuovo aumento record di contagi confermati di coronavirus nel Paese, +52.010 in 24 ore. Il totale dei casi nel Paese è arrivato a 1.138.507, con un tasso di positività dei test al 17%. I morti in un giorno sono stati 116, portando il totale a 34.761.
In Belgio, il ministro-presidente della regione di Bruxelles Rudi Vervoort, ha annunciato il coprifuoco in orario 22-6 e altre regole, tra cui divieti ad attività sportive e di centri culturali. “Abbiamo numeri galoppanti in termini di contagio, la grande sfida è il collasso del sistema ospedaliero”, ha commentato Vervoort, in una eco delle preoccupazioni già affrontate a marzo. La Spagna, che in settimana è diventata il primo Paese europeo a superare il milione di contagi, va verso una nuova dichiarazione di stato d’allerta. Il premier Pedro Sanchez, mentre si chiudono due settimane di rigide restrizioni, ha cercato la concertazione con i governatori regionali, prima di nuove misure come un nuovo stato d’emergenza e un coprifuoco.
La Germania, nel frattempo, ha superato la soglia dei 10mila decessi, registrando oltre 14.700 casi in un giorno, e la cancelliera Angela Merkel è tornata a far appello ai cittadini perché “riducano i contatti, incontrino meno persone possibile”. In Polonia, che ha registrato il record di morti (179) e dove sono entrate in vigore nuove restrizioni, il presidente Andrzej Duda si è aggiunto alla lista dei leader contagiati. I casi di coronavirus nella Repubblica Ceca hanno raggiunto un livello record, salendo a oltre 15mila in un giorno per la prima volta.
L’impennata è continuata negli ultimi due mesi nonostante le rigide restrizioni, con limitazioni ai movimenti, la chiusura di negozi, scuole e ristoranti e il divieto di gare sportive e raduni di più di due persone. Le mascherine sono obbligatorie all’aperto e in auto. Il numero di pazienti Covid-19 in ospedale ha superato per la prima volta i 5mila, mettendo sotto pressione il sistema sanitario. La Repubblica Ceca ha avuto oltre 238mila casi confermati di coronavirus, di cui oltre 78mila negli ultimi sette giorni, e ha segnalato 1.971 decessi correlati al virus.