Usa in bilico, tutto ancora da decidere tra Trump e Biden. Ma il tycoon dice che ha già vinto

4 novembre 2020

L’attesa per conoscere il prossimo presidente degli Stati Uniti è destinata ad allungarsi, forse anche per giorni, come temuto da molti. Chi sperava in un risultato chiaro, o almeno indirizzato, già per la mattina italiana resterà inevitabilmente deluso: alle ore 6 italiane, nessuno Stato ‘in bilico’, ovvero nessuno degli Stati fondamentali per la vittoria finale, è stato assegnato. “Vinceremo e per me abbiamo già vinto” intanto ha annunciato Donald Trump alla Casa Bianca, chiudendo le sue brevi dichiarazioni sull’andamento delle presidenziali in Usa. “Ci stiamo preparando a festeggiare in grande, stiamo vincendo tutto, i risultati di stasera sono fenomenali, siamo pronti a festeggiare un successo incredibile”, ha detto Trump, ringraziando “i cittadini che hanno espresso un numero record di voti per supportare il nostro movimento”.

Più che “ottimista” è anche il suo rivale, il candidato democratico Joe Biden che davanti ai suoi elettori in Delaware ha detto che “sapevamo che sarebbe stata lunga, ma stiamo andando bene”. “Vincerò queste elezioni”, ha aggiunto chiudendo il suo intervento, dopo essersi professato “ottimista”. “Questa sera sono qui per dirvi che siamo sulla strada giusta per vincere queste elezioni”, ha commentato Biden. “Abbiamo avuto un numero senza precedenti di voti per corrispondenza, a distanza, per posta e sapevamo che sarebbe stata lunga”. “Aspetterò fino a quando ogni voto non sarà contato”, ha quindi affermato il candidato democratico. “Ma ci sentiamo bene, siamo nella giusta direzione”. Biden si è detto “fiducioso nella vittoria in Arizona, Minnesota”: “anche in Georgia siamo in gioco”, ha aggiunto. “Mi sento bene per il Wisconsin e il Michigan e prendiamoci tempo, vinceremo in Pennsylvania”. Lo sfidante di Donald Trump ha comunque ricordato che “prima di domani mattina (il pomeriggio italiano, ndr) non conosceremo i risultati”, e “forse ci vorrà più tempo”. Ma “sono ottimista”, a concluso, “e voglio ringraziare ognuno di voi venuto a votare per questa elezione”.

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Finora, il presidente Donald Trump e il rivale democratico, l’ex vicepresidente Joe Biden, hanno conquistato tutti gli Stati ‘sicuri’, ma sugli altri resta un’incertezza quasi totale. Il fatto che i funzionari di Michigan, Wisconsin e Pennsylvania abbiano comunicato che non potranno annunciare un vincitore questa notte (statunitense), costringerà tutto il Paese ad aspettare. Al momento, Trump è nettamente in vantaggio in Florida e Georgia, Ohio e North Carolina, tutti Stati vinti dal presidente nel 2016 e in cui ha bisogno di confermarsi, per restare alla Casa Bianca. Biden invece è in vantaggio in Arizona, che sarebbe il primo Stato a passare da un partito all’altro rispetto a quattro anni fa, ma non basterebbe da solo a dargli la vittoria. Per questo, se i risultati dovessero confermare questo andamento, tutto si deciderebbe, come quattro anni fa, nel Midwest.

Il presidente Donald Trump, candidato del partito repubblicano, è dato vittorioso in 17 Stati: Kansas (6) Indiana (11), South Carolina (9), Alabama (9), Arkansas (6), Kentucky (8), Louisiana (8), Mississippi (6), Missouri (10), Nebraska (2), North Dakota (3), Oklahoma (7), South Dakota (3), Tennessee (11), West Virginia (5), Idaho (4) e Wyoming (3), per un totale di 111 voti elettorali (grandi elettori). All’ex vicepresidente Joe Biden, candidato del partito democratico, sono stati assegnati il District of Columbia (3) e 16 Stati: Connecticut (7), Delaware (3), Illinois (20), Maryland (10), Massachusetts (11), New Jersey (14), New Mexico (5), New York (29), Rhode Island (4), New Hampshire (4), Colorado (9), Vermont (3), Virginia (13), California (55), Oregon (7) e Washington (12), per un totale di 209 voti elettorali (grandi elettori). In nessuno Stato è stato completato lo scrutinio, ma la vittoria di un candidato è assegnata dall’Ap (e dagli altri media) in base a un metodo di analisi dei dati, nel momento in cui non vi è più la possibilità di un risultato diverso. Al momento, resta da assegnare la vittoria in 16 Stati. Quanto ai temuti disordini, per ora gli unici momenti di tensione si sono verificati nei pressi della Casa Bianca, dove un gruppo di manifestanti riuniti su Black Lives Matter Plaza è stato circondato da una decina di poliziotti, mentre altri agenti sono arrivati e hanno creato una sorta di barricata con le loro motociclette. Secondo i media Usa, due persone sono state portate via dalla polizia.

GLI STATI CHE DECIDERANNO IL PROSSIMO PRESIDENTE

Mentre si chiude senza un vincitore la notte elettorale Usa, il prossimo presidente verrò deciso da una manciata di stati incerti che potranno nelle prossime ore riportare il presidente Donald Trump, repubblicano, alla Casa Bianca, o mandarci lo sfidante democratico Joe Biden. Sei sono al momento gli stati indecisi, dove a causa della pandemia molti hanno votato per posta e lo spoglio potrebbe concludersi solo tra qualche ora se non tra qualche giorno.

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GEORGIA voti elettorali: 16 Considerato di tendenze repubblicane Nessun media o sondaggista ha fatto proiezioni sul vincitore della gara presidenziale. Le schede postali devono essere consegnate ai seggi entro il giorno del voto. Possono essere aperte in anticipo ma lo spoglio avviene solo dopo la chiusura delle urne. I funzionari della contea di Fulton County, che ospita Atlanta e un decimo dei georgiani hanno avvertito stanotte che lo spoglio non sarà concluso prima di questo pomeriggio, dopo che un tubo rotto ha fermato il conteggio dei voti postali per due ore.

PENNSYLVANIA Voti elettorali: 20 Considerato di tendenze democratiche Nessun media o sondaggista ha dichiarato un vincitore. Lo spoglio dei voti espressi in assenza è cominciato all’una di stanotte in Italia. La scorsa settimana la Corte Suprema Usa ha confermato che i funzionari della Pennsylvania possono accettare i voti postali arrivati fino a tre giorni dopo l’election day, purchè rechino il timbro dell’election day.

WISCONSIN Voti elettorali: 10 Considerato di tendenze democratiche Nessuna organizzazione ha dichiarato un vincitore della gara presidenziale. I voti postali che arrivano dopo il giorno del voto non possono essere conteggiati. La commissione elettorale della contea di Milwaukee ha detto che concluderà lo spoglio solo questo pomeriggio alla luce del gran numero di voti postali.

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MICHIGAN Voti elettorali: 16 Considerato di tendenze democratiche Nessun vincitore dichiarato finora. Le schede espresse in assenza dovevano arrivare agli uffici elettorali entro la chiusura delle urne il giorno delle elezioni. Ieri sera, il Segretario di Stato del Michigan Jocelyn Benson ha dichiarato di aspettarsi un quadro completo dei risultati dello Stato entro 24 ore. Ha detto che le votazioni per posta potrebbero superare i 3,3 milioni, mentre il voto di persona ha coinvolto tra i 2 e i 2,5 milioni di elettori.

NORTH CAROLINA Voti elettorali: 15 Considerato di tendenze repubblicane Nessun media ha dichiarato un vincitore. I voti postali del North Carolina possono essere scrutinati sono nel giorno delle elezioni. La scorsa settima la Corte Suprema ha respinto il ricorso dei repubblicani per bloccare il piano dello stato di conteggiare i voti arrivati per posta fino al 12 novembre purchè portino il timbro del 3 novembre.

NEVADA Voti elettorali: 6 Considerato di tendenza repubblicane Nessun vincitore dichiarato. I voti postali spediti entro martedì verranno scrutinati se arrivano entro sette giorni dalla chiusura delle urne.

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