Coronavirus, contagiati e vittime inarrastabili. Un quarto di nuovi casi solo in Lombardia. Boom di terapie intensive

12 novembre 2020

Sono 37.978 i nuovi casi di Sars-Cov2 registrati nelle ultime 24 ore in Italia, in crescita rispetto ai 32.961 di ieri. Mentre sono 639 i morti, +16 rispetto a ieri. E’ quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della salute. Le persone attualmente positive in Italia sono 635.054, +21.696 rispetto a ieri, mentre il bilancio dei dimessi-guariti sale a 387.775, +15.645 rispetto a ieri. Crescono anche le persone ricoverate negli ospedali italiani: sono 29.873 (+ 429 rispetto a ieri). Nelle terapie intensive sono oggi 3.170 (89 più di ieri), mentre in isolamento domiciliare si trovano 602.011 persone, 21.178 in più di ieri. Attualmente sono positive 635.054 persone, 21.696 più di ieri. Con i 636 decessi registrati oggi, sale a 43.589 il numero dei morti in Italia da inizio pandemia. Sul fronte tamponi, ne sono stati registrati 234.672 nelle ultime 24 ore (90.032 più di ieri) portanto il totale dall’inizio pandemia a 18.200.508. Grazie al sospetto diagnostico, fino ad oggi, sono stati identificati 674.591 casi positivi mentre con le attività di screening 391.810.

Con 9.291 nuovi casi (su 37.978 registrati nell’intero Paese) anche oggi la Lombardia è la regione italiana con l’incremento maggiore di casi. In Piemonte i nuovi casi sono 4.787, mentre in Campania 4.065. In Veneto i casi sono 3.564, mentre nel Lazio 2.686 e in Emilia Romagna 2.402. Oltre mille casi in Toscana, 1.932, Sicilia, 1.692, Puglia, 1.434 e Liguria 1.013. Nelle rimanenti regioni si sono registrati meno di mille casi. La regione con meno casi oggi è il Molise con 73.

BOOM TERAPIE INTENSIVE

Tremila morti in 7 giorni, terapie intensive piene in 11 regioni su 25, superata la soglia dell’1% della popolazione infetta da coronavirus. Sembra un bollettino di guerra quello che emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 4-10 novembre. Si nota, in particolare, un incremento nel trend dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente (235.634 vs 195.051), sia per il lieve aumento dei casi testati (872.026 vs 817.717), sia per l’incremento del rapporto positivi/casi testati (27% vs 23,9%). Crescono del 41,1% i casi attualmente positivi (590.110 vs 418.142) e, sul fronte degli ospedali, si registra un ulteriore aumento dei pazienti ricoverati con sintomi (28.633 vs 21.114) e in terapia intensiva (2.971 vs 2.225); incrementano del 70% i decessi (2.918 vs 1.712).

Rispetto alla settimana precedente in quasi tutte le Regioni si rileva un lieve rallentamento dell’incremento percentuale dei casi che potrebbe dipendere sia dall’effetto delle misure di contenimento introdotte a fine ottobre, sia dalla saturazione della capacità di testing, visto che i casi attualmente positivi continuano ad aumentare ovunque. Destano particolare preoccupazione i tassi di occupazione ospedalieri: in 16 Regioni è stata superata la soglia di saturazione del 40% dei posti letto in area medica e in 11 Regioni quella del 30% per le terapie intensive. Altro dato critico è il numero degli operatori sanitari contagiati dal momento che “negli ultimi 30 giorni – spiega il presidente – si sono verificati 19.217 contagi, rispetto ai 1.650 dei 30 giorni precedenti. Oltre al rischio di focolai ospedalieri, in RSA e in ambienti protetti, preoccupa l’impatto sul personale sanitario, già in carenza di organico oltre che provato dalla prima ondata”.

 

LO SCENARIO PER REGIONE

LOMBARDIA

Oggi in regione sono stati registrati 9.291 nuovi casi di coronaviru e 187 morti. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute, secondo cui il totale dei deceduti sale a 18.910 dall’inizio della pandemia. Crescono i ricoveri: sono 18 in più in terapia intensiva, per un totale di 782 posti occupati e 140 i pazienti in più in regime ordinario, ovvero 7.047 complessivamente. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 42.933

VALLE D’AOSTA

Sei nuovi decessi e 2338 positivi, 7 più di ieri di cui 159 ricoverati in ospedale, 16 in terapia intensiva, e 2163 in isolamento domiciliare. Sono i dati dell’epidemia da Covid in Valle D’Aosta resi noti dal bollettino di aggiornamento sanitario diffuso dalla Regione. I casi positivi totali sono 2338, i guariti 2186, i tamponi ad oggi eseguiti 48023.

PIEMONTE

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 112.054(+4.787 rispetto a ieri, di cui 2100, il 44% asintomatici). Lo comunica l’unità di crisi della Regione Piemonte. I casi sono così ripartiti: 2177 screening, 988 contatti di caso, 1622 con indagine in corso; per ambito: 575 Rsa/strutture socio-assistenziali, 304 scolastico, 3908 popolazione generale. Sono 77 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione, di cui 11 verificatisi oggi (il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid), per un totale di 4903 dall’inizio dell’emergenza. I ricoverati in terapia intensiva sono 348(+8 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 4833(+43 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 58.017. I tamponi diagnostici finora processati sono 1.216.816 (+24.901rispetto a ieri), di cui 658.421 risultati negativi. I pazienti guariti sono complessivamente 43.953(+1.866 rispetto a ieri).

TRENTINO ALTO ADIGE

In Trentino si registrano oggi otto decessi per coronavirus e 253 nuovi casi positivi, esattamente come ieri. Sono stati accolti circa una trentina di nuovi pazienti e al momento i malati Covid nei vari reparti sono 368, di cui 30 in terapia intensiva. Altre 208 pazienti oggi sono stati considerati guariti, mentre in isolamento domiciliare restano ancora 2.465 persone. Del totale dei nuovi contagiati, 135 sono stati identificati da attività di contact tracing o screening; un centinaio i pauci sintomatici mentre i positivi collegati alle Rsa (ospiti) sono 8. L’Alto Adige registra altri sei decessi, facendo salire il dato complessivo dall’inizio della pandemia a 365. I laboratori dell’Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 3.437 tamponi rilevando 694 nuovi casi positivi. I dati sui ricoveri non sono ancora aggiornati, mentre sono 8.360 le persone in isolamento domiciliare.

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FRIULI VENEZIA GIULIA

Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 838 nuovi contagi (7.529 tamponi eseguiti) e 9 decessi da Covid-19. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 16.940, di cui: 4.882 a Trieste, 6.730 a Udine, 3.233 a Pordenone e 1.885 a Gorizia, alle quali si aggiungono 210 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 8.772. Salgono a 47 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre rimangono 346 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 498, con la seguente suddivisione territoriale: 241 a Trieste, 131 a Udine, 113 a Pordenone e 13 a Gorizia. I totalmente guariti sono 7.670, i clinicamente guariti 125 e le persone in isolamento 8.254.

VENETO

I positivi in Veneto a coronavirus hanno raggiunto 90.901 casi da inizio della pandemia , i positivi ad oggi sono 54.755 (+3564 nelle ultime 24 ore), in isolamento ci sono 19.055 persone, i ricoverati 1876 (+103), in terapia intensiva 221 (+5), per un totale di 2727 decessi (+28 in 24 ore), sono 5404 i dimessi. Il presidente del Veneto Luca Zaia, nel corso del punto stampa covid presso la Protezione Civile, ha poi sottolineato che “abbiamo fatto riunioni per ampliare la possibilità di ricovero finché non raggiungiamo l’apice della curva, dobbiamo essere pronti a tutto abbiamo superato le 1900 persone ricoverate, affrontiamo il tema giorno per giorno con lucidità. C’è una forte pressione ospedaliera, si sente e la sentono i nostri sanitari e la sentono i pazienti ordinari che sono quasi 8mila, trovano meno disponibilità di erogazione di servizi sanitari come visite programmabili e interventi chirurgici, ovviamente garantiamo urgenze e oncologici. Sul fronte tracciamento facciamo sforzi immani”, ha concluso il Governatore.

EMILIA ROMAGNA

Sono 2.402 i contagi per Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Emilia-Romagna; 49 le persone decedute; i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 228 (+6 rispetto a ieri), 2.094 quelli in altri reparti Covid (+22). Tra ieri e oggi sono stati effettuati 20.310 tamponi, per un totale di 1.804.471. Modena è la provincia che ha registrato il più alto numero di contagi (551), segue Bologna con 513, Reggio Emilia (269), Piacenza (206), Parma (175), Rimini (172), Ravenna (130) e Ferrara (118). Poi Imola (109), Cesena (89) e Forlì (70). Dei 49 nuovi decessi: 26 sono a Bologna (11 uomini di 63, 69, 71, 79, 80, 81, 82, 84, 86, 94 e 101 anni, 2 uomini di 74 anni, 2 di 75 anni, 2 di 78 anni e 2 di 83 anni, 5 donne di 69, 80, 90, 91 e 94 anni e due donne di 83 anni), 13 a Modena (7 uomini di 43, 65, 72, 78, 83, 85 e 90 anni, 2 uomini di 82 anni e 4 donne di 85, 93, 94 e 96 anni), 3 a Ferrara (2 uomini di 82 e 88 anni e una donna di 87), 2 a Ravenna (2 uomini di 84 e 93 anni), 2 a Parma (2 uomini di 64 e 86 anni), uno a Cesena (un uomo di 81 anni), uno a Rimini (un uomo di 72 anni), uno a Piacenza (una donna di 79 anni). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 4.925.

TOSCANA

Sono 1.932 i casi positivi in più rispetto a ieri (1.545 identificati in corso di tracciamento e 387 da attività di screening) su un totale complessivo da inizio pandemia pari a 71.852 unità. I nuovi tamponi eseguiti sono 15.786. Sono 7.960 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 24,3% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 2.785 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 48.916, +2,1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.909 (35 in più rispetto a ieri), di cui 256 in terapia intensiva (10 in più). Oggi si registrano 37 nuovi decessi: 18 uomini e 19 donne con un’età media di 84,4 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 14 a Firenze, 2 a Prato, 2 a Pistoia, 1 a Massa Carrara, 1 a Lucca, 5 a Pisa, 6 a Livorno, 1 a Arezzo, 5 a Siena. La Toscana si trova al 7° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 1.927 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 1.704 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 2.415 casi x100.000 abitanti, Pisa con 2.406, Firenze con 2.075, la più bassa Grosseto con 1.035. Complessivamente, 47.007 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (981 in più rispetto a ieri, più 2,1%). Sono 41.883 (1.771 in più rispetto a ieri, più 4,4%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 14.951, Nord Ovest 16.068, Sud Est 10.864). Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.909 (35 in più rispetto a ieri, più 1,9%), 256 in terapia intensiva (10 in più rispetto a ieri, più 4,1%). Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 46,6 x100.000 residenti contro il 71,2 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (112,9 x100.000), Firenze (63,0 x100.000) e Lucca (48,7 x100.000), il più basso a Grosseto (14,4 x100.000).

UMBRIA

Sono 783 i nuovi casi di positività rilevati in Umbria. Sale a 10.789 il numero degli attualmente positivi, 450 più di ieri. Sono invece 8 i decessi per un totale di 226. Lo rende noto la Regione nell’aggiornamento quotidiano dei dati pubblicato sul sito.

MARCHE

Nelle Marche sono stati individuati nelle ultime 24 ore 733 nuovi casi di ‘Covid-19’ nel percorso per le nuove diagnosi, il 28,8% dei 2.547 tamponi processati nell’arco della giornata: in valore assoluto si tratta di un nuovo record di positivi individuati in un giorno (ieri erano stati 702), mentre c’è una brusca frenata del rapporto positivi-test effettuati (ieri al 34%, con 2.067 tamponi). Il totale dei casi positivi individuati in tutta la regione dall’inizio della crisi pandemica sale così a 20.990. Questi casi comprendono 102 soggetti sintomatici, 178 contatti in ambiente domestico, 211 contatti stretti con positivi, 21 contatti in ambiente di lavoro, 33 in ambienti di socialità, 10 contatti in ambito assistenziale, 13 contatti in ambiente scolastico, 9 individuati attraverso lo screening nel percorso sanitario e 2 rientri da altre regioni; per altri 154 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche, mentre con ritardo oltre le 96 ore sono stati refertati 297 tamponi, tra i quali 100 risultano positivi. Sempre ieri, sono stati effettuati anche 1.639 test nel percorso guariti. Sono questi i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche.

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MOLISE

I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 73, un numero che porta il totale dei casi attivi a 1824. Quattro le vittime. Degli attualmente positivi, 1762 sono in isolamento domiciliare (+62), 55 sono ricoverati con sintomi (+7) e 7 si trovano in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri).

ABRUZZO

Sono 541 i nuovi casi di Coronavirus in Abruzzo su 2636 tamponi effettuati, mentre i decessi registrati nel report quotidiano della Regione sono due. In particolare sono complessivamente 17091 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 541 nuovi casi (di età compresa tra 1 mesi e 98 anni. Dei nuovi casi, 321 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti. I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 62, di cui 24 in provincia dell’Aquila, 11 in provincia di Pescara, 5 in provincia di Chieti, 22 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 2 nuovi casi e sale a 646 con la morte di un 78enne della provincia di Teramo e di un 58enne della provincia di Pescara. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 5029 guariti (+73 rispetto a ieri). I positivi in Abruzzo sono 11416 (+466 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 330704 test (+2636 rispetto a ieri). 547 pazienti (+1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 52 (+1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 10353 (+464 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 5237 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+173 rispetto a ieri), 3284 in provincia di Chieti (+57), 3744 in provincia di Pescara (+112), 4486 in provincia di Teramo (+187), 171 fuori regione (+11) e 169 (+1) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

LAZIO

Su oltre 29 mila tamponi oggi nel Lazio (+2.575) si registrano 2.686 casi positivi (+207), 49 i decessi (+11), 301 i guariti (-143). Il rapporto tra positivi e tamponi è attorno al 9%. Sono 2.953 i ricoveri (+40), 259 in terapia intensiva (+4). Sono i dati forniti dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

CAMPANIA

Nelle ultime 24 ore in Campania si sono registrati 4.065 positivi al Coronavirus, 31 decessi (morti tra il 7 e l’11 novembre) e 645 guariti. A comunicarlo l’Unità di crisi regionale. Sono 3.779 gli asintomatici e 286 i sintomatici. Il totale dei contagi da inizio pandemia da Covid-19 salgono a 99.986 e le persone decedute sono 927. Aumentano anche i guariti che sono 19.000. I tamponi eseguiti in totale sono 1.196.072, di cui 23.840 processati nella giornata di ieri. In merito al report dei posti letto su base regionale, sono 656 quelli disponibili in terapia intensiva, di cui 192 occupati e 3.160 i posti di degenza totali di cui 1.944 occupati. “Ad oggi la dotazione dei posti letto di terapia intensiva della Regione Campania è costituita dalla somma dei 590 posti letto realizzati pre-emergenza e dei posti letto in più temporaneamente attivati per i Covid: 66 (Covid hospital)” spiega l’unità di crisi regionale.

BASILICATA

Dopo un giorno di lieve calo, in Basilicata (regione nella zona arancione) tornano a salire, seppur lievemente, i contagi da coronavirus: sono 228 i casi positivi sugli ultimi 1.615 tamponi analizzati, mentre 24 ore prima erano stati 189 su 1.456. Di questi 228, 185 riguardano persone residenti in Basilicata (il totale degli attualmente positivi è così cresciuto da 3.012 a 3.187). La task force regionale ha anche segnalato tre decessi, con il totale delle vittime lucane che è ora  di 72. Aumento minimo (da 152 a 153) per i ricoverati, con le terapie intensive stabili a 19. Sono state invece registrate sette guarigioni (in totale 758). Dall’inizio dell’emergenza sono stati analizzati 120.747 tamponi, 115.787 dei quali sono risultati negativi.

PUGLIA

Oggi sono stati registrati 8.936 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.434
casi positivi e 39 decessi. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 631.030 test, 8.252 sono i pazienti guariti e 21.255 sono i casi attualmente positivi, dei quali 1338 sono in ospedale (65 nuovi accessi ospedalieri in più rispetto a ieri). Questi i dati comunicati dalla Regione.

CALABRIA

“In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 307.797 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 310.924 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 9119 (+ 426 rispetto a ieri), quelle negative 298.678”. Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute, che fanno registrare 6.560 casi attualmente attivi (ieri erano 6.137), 21 persone in terapia intensiva (3 più di ieri), 2.402 guariti/dimessi (2 più di ieri) e 157 deceduti (1 più di ieri).

SICILIA

Il numero dei nuovi contagi da Coronavirus raggiunge una quota mai toccata prima d’ora: 1.692 nuovi casi tra ieri e oggi, scoperti grazie a 9.455 Tamponi processati. Il dato emerge dal report del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di sanità. Nelle ultime 24 ore nell’isola si sono registrati anche 40 decessi e 302 guarigioni. Al momento il computo complessivo dei contagiati è di 24.914. Salgono i ricoveri in via ordinaria: ieri erano 1.376, Oggi 1.391. In leggero aumento anche i posti di terapia intensiva e sub intensiva occupati: si è passati dai 202 di ieri ai 205 di oggi.

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SARDEGNA

Sono 13.794 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 301 nuovi casi, 205 rilevati attraverso attività di screening e 96 da sospetto diagnostico. Lo comunica la Regione nel bollettino quotidiano. Si registrano cinque decessi (298 in tutto). In totale sono stati eseguiti 308.919 tamponi con un incremento di 4.144 test. Sono invece 424 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+6 rispetto al dato di ieri), mentre è di 56 (+2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 8.891. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 4.045 (+94) pazienti guariti, più altri 80 guariti clinicamente.

I TRE LIVELLI DI RESTRIZIONI ANTI-COVID

Fatta eccezione delle distinzioni delle regioni zona gialla, arancio o rossa, in tutta Italia vigono: 


– divieto di assembramento 


– obbligo di portare con sé la mascherina e di indossarla anche all’aperto. Si può evitare di usrla in luogo chiuso che all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.


La distinzione in zone gialle, rosse e arancio rimarrà valida almeno fino al 15 novembre, data entro la quale potrebbe essere deciso un lockdown generalizzato in tutta Italia. 


Zona Gialla

– Comprende: Campania (per ora, a breve si deciderà per l’eventuale spostamento in zona arancione o rossa), Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Veneto.

Spostamenti: fatta eccezione per le ore notturne del coprifuoco (22.00 – 05.00) durante le quasi ci si può spostare solo per conprovati motivi e muniti di autocertificazione, non sono previsti particolari divieti in fatto a circolazione. Nella zona gialla ci si può liberamente spostare – con mezzi pubblici e privati – sia tra comuni che verso altre regioni, a patto che anche queste siano nella zona gialla: si possono anche attraversare le zone rosse per raggiungere un’altra zona gialla.

Negozi e attività commerciali: i bar, i ristoranti, le gelaterie e le pasticcerie chiudono obbligatoriamente dalle 18.00 alle 5.00. Il consumo al tavolo è consentito, ma solo per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Chiusura totale invece di teatri, mostre e musei, sale bingo, centri scommesse e slot machine, anche in bar e tabaccai. Restano chiusi palestre e piscine. Aperti invece i centri sportivi.

Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di supermercati e alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi ed edicole.

Zona arancione
-Comprende: Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Puglia, Sicilia

– Spostamenti: in qualsiasi orario del giorno o della notte, è vietato uscire dal proprio comune e dalla propria regione, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità, sempre da indicare sul modulo di autocertificazione.


– Negozi e attività commerciali: i negozi al dettaglio restano aperti, ma, a differenza delle zone gialle, nelle zone arancioni, bar, ristoranti e pasticcerie rimangono chiusi h24, ad esclusione di catering e mense. Concesso il servizio di asporto (soltanto fino alle 22 e con divieto di consumare in loco o nelle vicinanze) e di consegna a domicilio. 

Sono aperti i parrucchieri e i barbieri e i centri estetici, aperti anche i supermercati (e con essi tutti i negozi di generi alimentari), le farmacie e le parafarmacie.

– Tra le altre attività che rimangono aperte (proprio perché considerate di prima necessità), anche edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie e officine di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese  lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini.

– Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di supermercati e alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi ed edicole.

Zona rossa
– Comprende: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria e la Provincia di Bolzano

– Spostamenti: le zone rosse sono quelle in cui vigono le regole più rigide. È vietato qualsiasi spostamento (anche all’interno del proprio comune) se non per motivi di lavoro, urgenza o necessità. Per circolare serve l’autocertificazione, da consegnare in caso di controllo. Rimane comunque permesso svolgere attività fisica all’aperto (corsa, bicicletta) e attività motoria (passeggiata).

– Negozi e attività commerciali: bar, ristoranti e pasticcerie possono lavorare solo con il servizio di asporto (fino alle 22.00) e con la consegna a domicilio, chiusi teatri, musei, mostre, centri benessere, estetisti, palestre, piscine e centri sportivi. Tra le attività aperte perché considerate di prima necessità vi sono invece, oltre a supermercati e farmacie, anche edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese  lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini.
Le scuole inoltre fanno lezioni online a partire dalla seconda media. 



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