Rebus Regioni, Lombardia e Piemonte premono per zona arancione

L’Abruzzo invece diventa rossa, a rischio anche la Puglia

Luca-Zaia

Luca Zaia

Le misure di lockdown per contrastare il coronavirus sembrano dare i primi frutti: da quattro giorni in Lombardia e Piemonte, le prime Regioni a diventare “zona rossa” – cioé con le massime restrizioni – la crescita del contagio sembra rallentare e i numeri stanno dando ragione al governo. Le due regioni tecnicamente sono scese a livello arancione. “Le prime regioni entrate in zona rossa dovrebbero essere anche le prime a uscirne”, aveva confermato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

A salire invece nel livello di “restrizioni” è l’Abruzzo che dal 18 novembre 2020 diventa zona rossa. Particolare attenzione sulla Puglia, dove i medici di base hanno chiesto la zona rossa e sul Lazio che resiste in fascia gialla ma dove preoccupano l’aumento dei positivi rispetto ai tamponi e il numero dei ricoverati. Rimangono in giallo anche il Veneto (dove Zaia ha presentato il primo tampone fai da te), la Sardegna, il Molise e la provincia di Trento.