“Il nuovo commissario per la sanità calabrese è il prefetto Guido Longo. Un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità”. Lo annuncia il premier Giuseppe Conte, in un tweet.
Il nuovo commissario per la sanità calabrese è il prefetto Guido Longo. Un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) November 27, 2020
La Regione Calabria da 11 anni è sotto commissariamento, e la sua sanità versa in un vero e proprio caos dopo le dimissioni di Saverio Cotticelli, commissario alla Sanità designato dal 2018 che ha rassegnato le dimissioni il 7 novembre scorso dopo quella che ha definito come un'”imboscata” giornalistica. La bufera è proseguita con il suo successore, Giuseppe Zuccatelli, immediatamente finito nell’occhio del ciclone per un vecchio video risalente allo scorso inverno, in cui minimizzava sulla mascherina e sul contagio da Covid-19. A una settimana dalla sua designazione Zuccatelli ha rinunciato all’incarico dopo un colloquio con il ministro Speranza. A quella di Zuccatelli segue l’ipotesi di un tandem Gaudio-Strada, ma l’ex rettore della Sapienza si è dimesso immediatamente per motivi personali, adducendo come ragione la contrarietà della moglie a trasferirsi a Catanzaro, mentre sfumava l’ipotetico incarico di Gino Strada, che però ha accettato di intervenire in Calabria con Emergency a sostegno della Protezione Civile. E ora, infine, arriva Longo.
CHI E’
Nato a Catania nel 1953, Longo è laureato in Giurisprudenza. In Calabria il suo primo incarico in Polizia, nel 1979, alla Mobile di Reggio di cui guida la Sezione Omicidi. Da lì a Palermo, vice di Arnaldo La Barbera. E poi Napoli, nuovamente Palermo dopo le stragi del ’92, e Caserta subito dopo la strage di Castel Volturno: lì arresta i due superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine e Michele Zagaria. A Palermo tornerà come Questore, incarico che ricoprirà fino al febbraio del 2017 quando l’allora ministro Marco Minniti lo nomina prefetto: destinazione ancora la Calabria, a Vibo Valentia. Resterà fino al maggio del 2018, quando si congeda per limiti di età.