Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, non può essere estradato dal Regno Unito agli Stati Uniti a causa di problemi di salute mentale. Gli Stati Uniti vorrebbero processare il 49enne Assange per spionaggio, dopo la pubblicazione di migliaia di documenti classificati nel 2010 e nel 2011. Gli Stati Uniti affermano che le fughe di notizie di cui Assange si sarebbe reso responsabile hanno violato la legge Usa e messo in pericolo vite umane. La giudice distrettuale di Londra, Vanessa Baraitser, durante l’udienza odierna ha illustrato le prove del suo autolesionismo e dei suoi pensieri suicidi ed ha dichiarato: “L’impressione generale è di un uomo depresso e talvolta disperato, timoroso per il suo futuro”. Assange è accusato di cospirazione per ottenere illegalmente documenti e in base ai 18 capi di accusa se condannato negli Stati Uniti, rischia una possibile pena fino a 175 anni di carcere, hanno detto i suoi avvocati.
Dopo la decisione del giudice distrettuale di Londra, Vanessa Baraitser, di opporsi all’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, il fondatore di WikiLeaks accusato di spionaggio e cospirazione da Washington, sarà ora riportato alla prigione di Belmarsh, dov’è detenuto. Mercoledì, riferisce la Bbc, i suoi legali presenteranno una domanda completa per il suo rilascio su cauzione. “Abbiamo apprezzato la decisione di non estradare Julian Assange negli Usa e riteniamo importante che la corte abbia riconosciuto che, a causa delle sue condizioni di salute, Assange avrebbe rischiato di subire maltrattamenti nel sistema penitenziario statunitense”, ha dichiarato Nils Muižnieks, direttore per l`Europa di Amnesty International. “Tuttavia le accuse nei confronti di Assange non avrebbero mai dovuto essere presentate: erano politicamente motivate e il governo del Regno Unito non avrebbe mai dovuto aiutare gli Usa nell`incessante ricerca dell`estradizione”, ha proseguito Muižnieks.
La richiesta di estradizione da parte degli Usa si basava su accuse che derivano direttamente dalla diffusione di documenti riservati nell`ambito del lavoro giornalistico di Assange con Wikileaks. Rendere pubbliche informazioni del genere è una pietra angolare della libertà di stampa e del diritto dell`opinione pubblica ad avere accesso a informazioni di interesse pubblico. Tutto questo dovrebbe essere oggetto di protezione e non di criminalizzazione. Se estradato negli Usa, Assange avrebbe potuto affrontare 18 capi d`accusa: 17 ai sensi della Legge sullo spionaggio e uno ai sensi della Legge sulle frodi e gli abusi informatici. Avrebbe anche rischiato gravi violazioni dei diritti umani tra cui condizioni detentive, come l`isolamento prolungato, che potrebbero equivalere a maltrattamento o tortura. Assange è stato il primo soggetto editoriale a essere incriminato ai sensi della Legge sullo spionaggio.