L’inter chiude in vantaggio il primo tempo della partita legale contro l’ex stella inglese ed ex calciatore del Milan David Beckham. Al centro della diatriba legale il nome della squadra di proprietà di quest’ultimo: l’Inter Miami. Dunque, un’altra sconfitta per l’Inter Miami. Lo United States Patent and Trademark Office, l’ufficio che si occupa dei brevetti negli Stati Uniti, ha accolto l’istanza della società di Suning e respinto quella dell’ex campione co-proprietario della franchigia della Florida, dopo che già il primo pronunciamento dello scorso febbraio aveva dato lo stesso esito. Il suo club non può chiamarsi Inter senza autorizzazione.
Resta un terzo grado di giudizio, ma l’ipotesi più probabile adesso che è l’Inter Miami debba cambiare nome. Il Club Internacional de Fútbol Miami è stato fondato nel 2018 e milita nel campionato MLS. Il proprietario di maggioranza è Marcelo Claure, un imprenditore boliviano, ma tra i quattro soci di minoranza c’è anche l’ex stella inglese. La nuova società era stata presentata nel settembre 2018 e già allora l’Inter era sembrata contraria alla denominazione scelta con un post sarcastico su Twitter. E così da allora, il club nerazzurro sta portando avanti una battaglia legale per vedere riconosciuti i suoi diritti. Dopo un primo pronunciamento a inizio 2020, ora è arrivata una seconda sconfitta per Beckham sancita dall’ufficio brevetti USA che ha respinto la sua richiesta di utilizzare il nome.
Inter Miami you say? 🤔 https://t.co/NcdUfKjPH6
— Inter (@Inter_en) September 5, 2018