I Democratici hanno vinto entrambi i seggi in Georgia. In questo modo, i dem hanno ottenuto il fondamentale successo di poter governare il Senato, che si aggiunge alla vittoria di Joe Biden. E così Raphael Warnock e Jon Ossoff hanno vinto il ballottaggio. Il reverendo Warnock entra nella storia come primo senatore afroamericano dell’ex Stato schiavista. Era dal 2000 che i dem non vincevano un seggio senatoriale nel Peach State. Adesso Repubblicani e Democratici avranno 50 seggi ciascuno in Senato (nel conteggio dei democratici rientrano anche due indipendenti allineati al partito): in questo caso, a indirizzare l’Aula sarebbe il voto della futura vicepresidente Kamala Harris, democratica, come presidente del Senato.
Raphael Warnock: “I am going to the Senate to work for all of Georgia. No matter who you cast your vote for in this election … all of us have a choice to make: will we continue to divide, distract, and dishonor one another, or will we love our neighbors as we love ourselves?” pic.twitter.com/ZHdk3loZuY
— NBC News (@NBCNews) January 6, 2021
Per settimane i Repubblicani hanno cercato di convincere il proprio elettorato che le elezioni in Georgia fossero cruciali per bilanciare la vittoria di Biden e il controllo dei Democratici sulla Camera, ma gli sforzi del partito sono stati paradossalmente ostacolati da Trump, che di fatto ha scoraggiato i suoi sostenitori a presentarsi al seggio sostenendo senza prove che le procedure elettorali in Georgia fossero «truccate». Nei giorni scorsi è emersa fra l’altro una telefonata in cui Trump invitava il segretario di stato della Georgia, Repubblicano come lui, ad annullare il voto del suo stato alle elezioni presidenziali, citando brogli inesistenti.
Tuttavia si è giocata una partita per molti aspetti non meno importante per il futuro degli Usa. In gioco, infatti, c’è una posta enorme: il controllo del Senato, che ratifica i trattati internazionali, dal clima al commercio, e ha potere di veto su ogni dirigente federale, dal capo della Cia a quello del Fbi, ai vertici della Corte Suprema. Inoltre il controllo del Senato sarà fondamentale, specie nel primo biennio di presidenza Biden, per gestire tutte le questioni relative all’ambiente, al welfare, alla lotta al razzismo, ai nuovi stimoli economici, perché grazie alla Camera Alta i repubblicani si troverebbero nella posizione di poter bloccare le iniziative legislative dei democratici.
CHI E’ WARNOCK
Il reverendo Warnock incarna questa trasformazione. E’ il primo senatore afroamericano della Georgia: sua madre negli anni ’50 raccoglieva il cotone e il tabacco nelle piantagioni durante l’estate. “Le sue mani di 82enne, usate per la raccolta di cotone per altri, sono andate alle urne e hanno scelto il suo figlio più giovane come senatore americano”, ha detto orgoglioso Warnock celebrando la vittoria. Undicesimo di 12 figli, il reverendo 51enne è nato a Savannah, una delle città simbolo di Via col Vento, e ha frequentato lo stesso college di Martin Luther King, il Morehouse. Proprio di King è sempre stato un grande ammiratore e seguace e, con perseveranza e carisma, ne ha ereditato il pulpito nella chiesa di Ebenezer. A ispirare la sua azione e il suo impegno nella società anche John Lewis, lo scomparso leader dei diritti civili. Sulla falsariga delle critiche mosse a Joe Biden, anche Warnock è stato accusato dai repubblicani di essere il”democratico più radicale” in politica, come dimostrato dal fatto che la sua chiesa negli anni ’90 accolse Fidel Castro. Era il 1995 e Warnock – ha spiegato lo stesso reverendo – era solo un giovane pastore che non poteva mettere bocca nelle decisioni prese dai più alti in grado. La sua difesa e il suo appoggio al reverendo Jeremiah Wright, l’ex pastore di Barack Obama accusato di antisemitismo, sono costati a Warnock altri pesanti attacchi. Ma lui non si è lasciato spaventare, ha continuato la sua battaglia e “contro tutte le previsioni”, ha ammesso, ha vinto.
CHI E’ JON OSSOFF
Si è spinto ben al di là delle attese anche il 33enne Jon Ossoff, il democratico più giovane eletto al Senato dai tempi di Joe Biden 50 anni fa e il primo senatore ebreo della Georgia. Nato ad Atalanta da Heather Fenton, immigrata australiana, e Richard Ossoff, discente russo e lituano, Jon Ossoff ha avuto il primo assaggio di politica al liceo. Fu allora che scrisse una lettera a John Lewis: a sorpresa ottenne una risposta e uno stage presso lo storico deputato. Dopo aver frequentato la Georgetown University, Ossoff è volato a Londra dove nel 2012 ha ottenuto il suo master alla London School of Economics. Successivamente si è dedicato, come reporter, alla produzione di documentari sulla corruzione nei Paesi stranieri. Si è trattato però di una parentesi: la sua passione per la politica lo ha chiamato a scendere in campo. Nel 2017 ha corso nelle elezioni per il sesto distretto congressuale della Georgia affermandosi sul palcoscenico nazionale e guadagnandosi il sostegno di John Lewis, di Bernie Sanders e di Stacey Abrams, l’architetta della vittoria dei democratici nello Stato. E ora, nonostante sia stato bollato dal rivale repubblicano David Purdue come un “giovane inesperto che non ha mai fatto niente”, arriva al Senato e si afferma come uno dei volti nuovi democratici, uno di coloro che – insieme alla deputata pasionaria Alexandra Ocasio Cortez – è destinato a prendere il partito per mano nel nuovo secolo.
Articolo aggiornato al 7 gennaio 2021 alle ore 1.55