Coronavirus, in seconda ondata contagi otto volte più alti

Coronavirus, in seconda ondata contagi otto volte più alti
12 gennaio 2021

Sono 14.242 (12.532 ieri) i nuovi casi e 616 (448 ieri) i morti registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Nelle stesse ore sono 19.565 le persone guarite. È quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute-Iss sull’emergenza coronavirus. Sono 23.712 (109 più di ieri) le persone ricoverate con sintomi Covid-19 negli ospedali italiani; mentre sono 2636, 6 meno di ieri, le persone ricoverate nelle terapie intensive. Nelle ultime 24 ore sono entrate in intensiva 196 persone, ieri 168.

In isolamento domiciliare sono a oggi ci sono 543.692, 6.042 meno di ieri. Complessivamente oggi in Italia sono positive 570.040 persone, 5.939 meno di ieri. Sul fronte tamponi, nelle ultime 24 ore, ne sono stati registrati 141.641 tamponi, 49.985 più di ieri. Sale così a 28.124.690 il numero complessivo dei tamponi molecolari effettuati in Italia da inizio pandemia Covid-19. Complessivamente sono state testate 15.518.345 persone. Le regioni con il maggior numero di tamponi positivi sono: Veneto 2.134, Sicilia 1.913, Emilia Romagna 1.563, Lazio 1.381, Puglia 1.261, Lombardia 1.146.

VARIANTE AFRICANA

“La variante inglese viene riconosciuta dal vaccino, quella sudafricana è quella più allarmante: ha una mutazione in più e non sappiamo se gli anticorpi neutralizzanti la riconoscono.Il vaccino AstraZeneca non è migliore da questo punto di vista, potrebbero essere migliori quelli che contengono i virus attenuati, ad esempio il vaccino cinese”. Lo ha detto l’immunologa Antonella Viola, ordinario di patologia del Dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova, nella sua audizione in Commissione Igiene e sanità del Senato sui vaccini. “La priorità ora non è vaccinare gli adolescenti – ha aggiunto l’immunologa – ma è svuotare gli ospedali e tornare ad una vita normale”. “La strada giusta per programmare le vaccinazioni non è quella di identificare delle categorie da vaccinare in base al lavoro che fanno – ha sottolineato Viola – ma proteggere dallo sviluppo della malattia chi è più fragile. Se poi capiamo che il vaccino produce una protezione dell’infezione si potrebbe rivalutare la situazione e cambiare le priorità”.

FOCUS

Considerando uno stesso numero di giorni (109) la seconda ondata di contagi da Covid-19 ha interessato un numero di italiani 8 volte superiore rispetto alla prima. Nella prima ondata (dal 24 febbraio all`11 giugno) si sono infettate 236.134 persone: nella seconda ondata (dal 14 settembre al 31 dicembre) il numero di contagiati è stato pari a 1.822.841. È quanto emerso dal Focus dell`Instant Report Covid-19 – una iniziativa dell`Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell`Università Cattolica di confronto sistematico dell`andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale. L`analisi riguarda tutte le 21 Regioni e Province Autonome. Il gruppo di lavoro dell`Università Cattolica, è coordinato da Americo Cicchetti, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale presso la Facoltà di Economia dell`Università Cattolica del Sacro Cuore con l`advisorship scientifica del Professor Gianfranco Damiani e della Dottoressa Maria Lucia Specchia del Dipartimento di Scienze della Vita e Sanità Pubblica (Sezione di Igiene).

“Come già osservato nel numero speciale del Report Altems di fine anno – afferma Cicchetti – la pandemia è una, ma sembrano quasi due eventi diversi. Se la prima ha visto raggiungere il suo picco (in molti indicatori) in poche settimane, la seconda è invece caratterizzata da un`onda lunga, che ha raggiunto più lentamente il plateau. I dati mostrano delle differenze nelle modalità di gestione dei pazienti anche se la percentuale di coloro che hanno dovuto sperimentare una terapia intensiva è simile tra prima e seconda ondata (il 10,6% e il 9,3% rispettivamente). I dati sulla disponibilità di posti letto in terapia intensiva e quelli sull`implementazione del personale mostrano, impietosamente, che – nonostante le chiare indicazioni del livello centrale – il sistema in molte Regioni si è trovato ugualmente spiazzato nell`affrontare sia la prima che la seconda ondata del Coronavirus”.

La prima ondata coincide con il periodo dal 24 febbraio all`11 giugno 2020 (109 giorni). La data d’inizio della prima ondata coincide con il primo giorno di disponibilità dei dati sull`andamento della pandemia raccolti a livello nazionale dalla protezione civile ed elaborati dal Ministero della Salute. L`ultimo giorno considerato è l`11 giugno 2020. La seconda ondata coincide con il periodo dal 14 settembre e il 31 dicembre. Il 14 settembre coincide con il primo giorno dell`anno scolastico 2020/21 e con essa si ipotizza il momento della ripresa delle maggiori attività produttive dopo la pausa estiva. Durante la prima ondata sono decedute complessivamente 34.167 persone, nella seconda ondata 38.549: la seconda ondata ha superato la prima al 98° giorno;Più nel dettaglio: il picco massimo dei deceduti in un giorno nella prima ondata si è raggiunto dopo 33 giorni (989 persone) e da quel momento in poi l`andamento è stato continuamente decrescente. Nella seconda ondata il picco massimo di 993 deceduti in un giorno si è raggiunto dopo 81 giorni e l`andamento si è mantenuto altalenante e stenta a declinare definitivamente. Il massimo numero di deceduti nella prima ondata si è raggiunto nella 5^ settimana (5.303), nella seconda ondata il picco è giunto alla 12^ settimana (5.174) La prima ondata è però stata più letale della prima: la letalità media apparente (settimanale) della prima ondata è stata del 14,9%, quella della seconda ondata dell`1,9% (7 volte inferiore); il picco di letalità media apparente (settimanale) si è raggiunto nella 15^ settimana ed è stata pari al 22,6%; nella seconda ondata il picco del 3,9% è stato raggiunto nella 14^ settimana.

I ricoverati in terapia intensiva rispetto al totale dei ricoverati sono stati pari al 10,6% nella prima ondata e 9,3% nella seconda anche se con andamenti diversi. Nella prima ondata il picco in questo rapporto è stato pari al 23,3% e si è raggiunto al secondo giorno (con pochi casi naturalmente) ed è poi decresciuto costantemente arrivando al valore minimo del 5,4% al giorno 109. Il picco nella seconda ondata è stato pari al 10,4% ed è stato raggiunto l`84° giorno ma, diversamente dalla prima ondata, si è stabilizzato con una media del 10% dei pazienti ospedalizzati che risultano ricoverati in terapia intensiva. Il rapporto tra i ricoverati in terapia intensiva e il numero dei positivi ha raggiunto il suo massimo pari all`11,8% al dodicesimo giorno ed è poi decresciuto raggiungendo il minimo al giorno 109 con un rapporto pari all`1%; nella seconda ondata l`andamento è stato più stabile costantemente intorno allo 0,5% dei positivi. La dotazione dei posti letto in terapia intensiva, al momento dell`esplosione dell`epidemia, era pari a 5.179 posti letto pari a circa 12,5 ogni 100.000 abitanti con significative variabilità tra regione e regione. Al momento del picco epidemico della prima ondata la dotazione era salita a 8.431 posti letto. Secondo quanto riportato dal Commissario per l`Emergenza sul proprio sito al 14 ottobre erano operativi 6.458 posti letto, ovvero 1.963 in meno rispetto alla primavera.

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Questa circostanza ha velocemente portato al superamento della soglia di saturazione considerata critica (30%) e indotto le aziende sanitarie a contenere tutti i ricoveri no-Covid e non urgenti con gravi effetti sui livelli di rispetto dei LEA anche nella seconda ondata. Progressivamente i posti letto in TI sono stati implementati raggiungendo il numero di 8.651 al 15 dicembre. La risposta alla pandemia è stata basata prevalentemente attraverso il potenziamento dell`organico, sia per quanto riguarda i medici che gli altri professionisti sanitari. Il numero di persone assunte (con tutte le tipologie contrattuali) supera le 30.000 unità da marzo a dicembre 2020. Tra queste il personale medico è stato integrato di 5.703 unità, con un incremento che si aggira intorno al 5% rispetto alla dotazione del personale nel 2018 (ultimo dato disponibile). La Regione che in assoluto ha maggiormente incrementato il proprio organico è la Regione Lombardia (+1.217) seguita dal Lazio (+652). Solo la Valle d`Aosta sembra non aver beneficiato di questa opportunità. Marzo e Novembre sono stati i messi in cui l`integrazione ha mostrato la maggiore accelerazione (+ 775 e + 779 rispettivamente).

 

LO SCENARIO PER REGIONE

LOMBARDIA

A fronte di 15.964 tamponi effettuati, sono 1.146 i nuovi positivi registrati in Lombardia nelle ultime 24 ore (7,1% il rapporto postivi/tamponi, ieri 10,7%). I guariti/dimessi sono 1.184. I tamponi effettuati: 15.964, per un totale complessivo di 5.077.338. Il numero dei ricoverati in terapia intensiva è 466 (+4); i ricoverati non in terapia intensiva sono 3.641 (+119). Si registrano 54 decessi. Per quanto riguarda le province, sono 355 i nuovi casi nella Città metropolitana di Milano, di cui 135 a Milano città, 154 a Mantova, 144 a Varese, 135 a Brescia, 95 a Pavia.

VALLE D’AOSTA

Un nuovo decesso che porta il totale a 392 e 423 casi positivi attuali, -10 rispetto a ieri, di cui 49 ricoverati in ospedale uno in terapia intensiva e 382 in isolamento domiciliare. Sono i numeri dell’emergenza in Valle d’Aosta resi noti oggi dal bollettino di aggiornamento sanitario della Regione. Da inizio epidemia, i casi positivi sono 7546, + 14, i guariti 6722, + 23, i tamponi fino ad oggi effettuati sono 77.309, +422, di cui 11899 processati con test antigienico rapido.

PIEMONTE

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 939 nuovi casi, pari all’5,2% dei 18.152 tamponi eseguiti, di cui 10.711 antigenici. Dei 939 nuovi casi gli asintomatici sono 374, pari al 39,8 %. Il totale dei casi positivi diventa quindi 212.413, così suddivisi su base provinciale: 18.887 Alessandria, 10.989 Asti, 7.364 Biella, 29.500 Cuneo, 16.594 Novara, 110.750 Torino, 8.050 Vercelli, 7.455 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.104 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.720 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Sono 42 i decessi, di cui 3 si sono verificati oggi. Il totale è ora di 8.237 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.257 Alessandria, 527 Asti, 337 Biella, 948 Cuneo, 684 Novara, 3.758 Torino, 385 Vercelli, 264 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 77 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte. I ricoverati in terapia intensiva sono 171 (-6 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2653 (-52 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 11.946. I tamponi diagnostici finora processati sono 2.158.254 (+18.152 rispetto a ieri), di cui 956.158 risultati negativi. I pazienti guariti sono complessivamente 189.406 (+2694 rispetto a ieri)

TRENTINO

Il Covid-19 causa altri 10 lutti in Trentino. L`Azienda provinciale per i servizi sanitari informa che i decessi sono avvenuti tutti in ospedale: si tratta di 8 uomini e di 2 donne di età compresa fra i 71 e gli 88 anni. Nel bollettino di oggi sono riportati inoltre i contagi rilevati nelle ultime ore: 62 nuovi casi positivi al molecolare e 153 all`antigenico. Sono state inoltre confermate dai test molecolari 172 positività intercettate nei giorni scorsi dai tamponi rapidi. Dei nuovi casi positivi, sono 84 gli asintomatici, 107 invece i soggetti paucisintomatici. La lista dei bambini e ragazzi in età scolare che hanno contratto il virus si allunga di altri 24 casi nuovi (al momento sono 3 le classi messe in quarantena secondo i protocolli anti covid), ma sono quasi il doppio (43) quelli riferiti a persone con 70 o più anni. Negli ospedali si sono registrati 26 ricoveri nuovi, compensati da un numero di poco inferiore (25) di dimissioni. Al momento i pazienti covid ricoverati sono 386, di cui 43 in rianimazione. Sale di 256 unità il numero dei guariti, con un totale da inizio pandemia pari a 20.866. In questo stesso, lungo periodo sono stati anche effettuati 472.036 tamponi molecolari: ieri il Laboratorio di Microbiologia dell`Ospedale Santa Chiara di Trento ne ha analizzati 1.102 ai quali ne vanno aggiunti altri 469 trattati a San Michele all`Adige (totale 1.571 tamponi molecolari). All`Azienda sanitaria sono stati inoltre notificati altri 1.559 tamponi rapidi antigenici. Prosegue nel frattempo l`attività di vaccinazione: nel primo pomeriggio risultavano somministrate 8.143 dosi, delle quali 2.634 ad ospiti di residenze per anziani.

PROVINCIA DI BOLZANO

In Alto Adige sono 402 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore. L’azienda sanitaria provinciale scinde le positività, 99 sono emerse da 1.523 tamponi molecolari processati e 303 dall’effettuazione di 5.805 test rapidi antigenici. Le persone che in provincia di Bolzano sono state trovate positive ad un tampone molecolare sono 31.743 su 167.793 testate. Le persone guarite sono 19.264. Nella giornata di ieri i decessi sono stati 4 per un totale di 783. Prosegue la pressione sugli ospedali. I pazienti covid ricoverati nei normali reparti sono 222 mentre quelli che necessitano delle cure della terapia intensiva sono 25. I pazienti infetti che si trovano nelle strutture private convenzionate sono 158. Ritornano a salire le persone in isolamento domiciliare che attualmente sono 10.204.

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FRIULI VENEZIA GIULIA

Oggi in Friuli Venezia Giulia su 7.714 tamponi molecolari sono stati rilevati 586 nuovi contagi ai quali si aggiungono 61 casi già risultati positivi al tampone antigenico nei giorni scorsi e confermati da test molecolare, con una percentuale di positività dell’8,39%. Sono inoltre 2.016 i test rapidi antigenici realizzati e in cui sono stati rilevati 168 nuovi casi (8,33%). I decessi registrati sono 20, ai quali si aggiungono 2 morti pregresse afferenti al periodo tra il 23 novembre e l’11 dicembre 2020. I ricoveri nelle terapie intensive sono 68 mentre quelli in altri reparti scendono a 671. I decessi complessivamente ammontano a 1.950, con la seguente suddivisione territoriale: 483 a Trieste, 905 a Udine, 428 a Pordenone e 134 a Gorizia. I totalmente guariti aumentano a 41.208, i clinicamente guariti salgono a 1.165, mentre le persone in isolamento sono 12.179. Da inizio pandemia i casi da tampone molecolare sono 57.241 con la seguente suddivisione territoriale: 11.935 a Trieste, 25.119 a Udine, 12.318 a Pordenone, 7.150 a Gorizia e 719 da fuori regione.

VENETO

Sono 2.134 i nuovi contagiati in Veneto (il 4% del totale di 52mila tamponi effettuati in 24 ore). I dati sono stati forniti dalla Regione Veneto. Il totale dei ricoveri sale ad un totale di 3.419 posti letto occupati (+34 in area non critica e +2 in terapia intensiva). Le variazioni sono dovute anche a ritardi nell’inserimento dei dati legati al fine settimana. Sono 166 i nuovi decessi registrati (anche in caso caso dati influenzati da ritardi nella contabilità sanitaria legati al weekend appena concluso) per un totale di 7.593 dal 21 febbraio ad oggi.

EMILIA-ROMAGNA

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 194.395 casi di positività, 1.563 in più rispetto a ieri, su un totale di 16.653 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 9,4%. Si registrano 51 nuovi decessi In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 8.454. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 60.192 (-1.274 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 57.225 (-1.262), il 95,1% del totale dei casi attivi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 237 (-1 rispetto a ieri), 2.730 quelli negli altri reparti Covid (-11).

LIGURIA

In Liguria sono stati registrati 276 nuovi casi di Coronavirus e altri 28 decessi. Lo ha reso noto la Regione Liguria, sottolineando che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 5.060 tamponi. Le vittime avevano un’età compresa tra i 50 e i 90 anni. Al momento in tutto il territorio ligure sono 796 i pazienti Covid ricoverati in ospedale, 5 meno di ieri, di cui 65 in terapia intensiva. Sono 6.473, invece, le persone attualmente positive, 57 meno di ieri, e 4.011 quelle sottoposte a sorveglianza attiva.

TOSCANA

Sono 303 in Toscana i positivi in più rispetto a ieri, su un totale, da inizio epidemia, pari a 125.633 unità. I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età mediana dei 303 casi odierni è di 47 anni circa (il 17% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 27% tra 40 e 59 anni, il 18% tra 60 e 79 anni, il 15% ha 80 anni o più). I guariti crescono dello 0,5% e raggiungono quota 113.005 (89,9% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.978.712, 7.569 in più rispetto a ieri, di cui il 4% positivo. Sono, invece, 2.634 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui l’11,5% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 5.232 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 8.723, -3,3% rispetto a ieri. Le persone ricoverate sono complessivamente 910 (23 in meno rispetto a ieri, meno 2,5%), 137 in terapia intensiva (7 in meno rispetto a ieri, meno 4,9%). Oggi si registrano 21 nuovi decessi: 12 uomini e 9 donne con un’età media di 87,2 anni.

ABRUZZO

Sono complessivamente 38025 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall`inizio dell`emergenza. Rispetto a ieri si registrano 152 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 89 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 19, di cui 3 in provincia dell`Aquila, 7 in provincia di Pescara, 5 in provincia di Chieti e 4 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 6 nuovi casi e sale a 1291 (di età compresa tra 69 e 88 anni, 1 in provincia di Chieti, 3 in provincia di Pescara, 2 in provincia di Teramo). Del totale odierno, 2 casi fanno riferimento a decessi avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 25597 dimessi/guariti (+389 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 11137 (-243 rispetto a ieri). Dall`inizio dell`emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 546247 tamponi molecolari (+2517 rispetto a ieri). 478 pazienti (+7 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 38 (invariato rispetto a ieri con 1 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 10621 (-250 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 11526 sono residenti o domiciliati in provincia dell`Aquila (+27 rispetto a ieri), 8224 in provincia di Chieti (+28), 7692 in provincia di Pescara (+57), 10104 in provincia di Teramo (+43), 318 fuori regione (+2) e 161 (-5) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

UMBRIA

Sono 205 i nuovi positivi emersi in Umbria nell’ultimo giorno, 31.160 totali. È quanto si legge sul sito della Regione. I guariti sono stati 121, 26.140, e otto i morti, 672. Tornano a crescere gli attualmente positivi, ora 4.348, 76 in più di ieri. I tamponi analizzati sono stati 3.946, 533.099, con un tasso di positività in discesa al 5,1 per cento (ieri al 9,8). I ricoverati sono 325, due in più di ieri, 56, cinque in più, in terapia intensiva.

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LAZIO

In calo decessi e ricoveri, in aumento i casi e le terapie intensive con il rapporto tra positivi e tamponi al 10% che considerando gli antigenici scende al 4%. È il quadro di oggi del Lazio sul fronte coronavirus. Come spiegato dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato “oggi su oltre 13 mila tamponi (+2.702) si registrano 1.381 casi positivi (+127), 42 i decessi (-3) e +1.633 i guariti. A Roma città i positivi tornano a quota 800.

MARCHE

Nelle Marche sono stati individuati nelle ultime 24 ore 499 nuovi casi, il 28,8% rispetto ai 1.732 tamponi processati all’interno del percorso per le nuove diagnosi; il giorno precedente, i positivi erano stati 333, il 47,2% rispetto dei 706 test effettuati. Il totale dei positivi dall’inizio della crisi pandemica è salito così a 47.647. Lo si apprende dal primo aggiornamento del Servizio sanitario regionale. Questi casi comprendono 51 soggetti sintomatici, 99 contatti in ambiente domestico, 163 contatti stretti con positivi, 22 contatti rilevati in ambienti di lavoro, 14 in ambienti di socialità, 7 in ambiente assistenziale, 11 contatti con il coinvolgimento di studenti e 4 contatti rilevati attraverso lo screening nel percorso sanitario; per altri 128 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Sempre ieri, sono stati effettuati 1.782 test antigenici e riscontrati 84 casi di positività (4,7%), che saranno sottoposti al tampone molecolare, e 2.101 nel percorso guariti, con un rapporto positivi-testati pari al 14,2%.

BASILICATA

In Basilicata ieri sono stati analizzati 1.222 tamponi: 171 sono risultati positivi, ma di questi solo 156 appartengono a persone residenti in regione. Lo ha reso noto la task force regionale, specificando che nelle ultime 24 ore sono stati registrati tre decessi, con il totale delle vittime lucane salito a 274. Come ieri, sono 98 le persone ricoverate negli ospedali lucani, mentre scende da sei a quattro il dato dei posti occupati in terapia intensiva. Con 89 guariti (in totale 4.984), i lucani attualmente positivi sono 6.500 (6.402 in isolamento domiciliare). Dall’inizio dell’epidemia in Basilicata sono stati analizzati 195.667 tamponi, 181.315 dei quali sono risultati negativi e sono state testate 123.222 persone.

PUGLIA

In Puglia oggi sono stati registrati 10.458 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.261 casi positivi: 398 in provincia di Bari, 96 in provincia di Brindisi, 151 nella provincia BAT, 299 in provincia di Foggia, 82 in provincia di Lecce, 232 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota. Sono stati registrati 42 decessi: 22 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi, 8 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.133.040 test. 45.506 sono i pazienti guariti. 55.250 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 103.496. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

CAMPANIA

In Campania, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 662 positivi al Coronavirus, 2.746 guariti e 44 decessi, di cui 13 nelle ultime 48 ore e 31 deceduti in precedenza, ma registrati ieri. Gli asintomatici sono 637 e i sintomatici 25. A comunicarlo l’Unità di crisi regionale. Il totale dei contagi da Covid-19, da inizio pandemia, sale a 201.454, i morti sono 3.209 e le guarigioni 125.656. I tamponi processati complessivamente 2.166.203 di cui 8.747 eseguiti ieri. Il report posti letto su base regionale riporta 656 posti letto di terapia intensiva disponibili, di cui 109 occupati mentre i posti letto di degenza disponibili, tra posti letto Covid e offerta privata 3.160, di cui 1.414 occupati.

CALABRIA

Sono 249 i casi di positività riscontrati in Calabria su 2.517 tamponi esaminati. Rispetto a ieri il numero delle persone risultate positive è salito a 27.453. In cura nelle strutture ospedaliere e in isolamento controllato vi sono 9.744 persone. Sono 297 i pazienti ricoverati in ospedale, di questi 22 in terapia intensiva: 7 a Catanzaro, 6 a Reggio Calabria, 9 a Cosenza. Dall’inizio dell’emergenza le persone controllate sono state 446.647, quelle risultate negative sono 419.194. I decessi sono 520, le persone guarite sono salite a 17.189. I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 40, Catanzaro 29, Crotone 1, Vibo Valentia 10, Reggio Calabria 169.

SICILIA

Sono 1.913 i nuovi positivi in Sicilia su 10.743 tamponi con un tasso di positività in leggera discesa ma sempre molto alto al 17,8% (ieri era al 18,2%) Le vittime sono state 40 nelle ultime 24 ore che portano a 2805 deceduti dall’inizio della pandemia. I positivi sono 44.038 con un aumento di 1.219 casi. Negli ospedali i ricoveri sono 1.551, 45 in più rispetto a ieri, dei quali 209 in terapia intensiva, uno in più rispetto a ieri. I guariti sono 654. La distribuzione nelle province vede Palermo con 582 casi, Catania con 486, Messina 331, Trapani 231, Caltanissetta 123, Agrigento 52, Enna 46, Ragusa 41, Siracusa 21.

SARDEGNA

Sono 34.436 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 411 nuovi casi. Si registrano anche 14 decessi (850 in tutto). Le vittime: sei residenti della provincia del Sud Sardegna, quattro della provincia di Oristano, due della Città Metropolitana di Cagliari e due rispettivamente delle province di Sassari e Nuoro. In totale sono stati eseguiti 512.981 tamponi con un incremento di 2.620 test. Sono invece 522 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+5 rispetto al dato di ieri), mentre sono 45 (-3) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.846. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 15.786 (+226) pazienti guariti, più altri 387 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 34.436 casi positivi complessivamente accertati, 7.870 (+137) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 5.652 (+87) nel Sud Sardegna, 2.774 (+28) a Oristano, 6.970 (+58) a Nuoro, 11.170 (+101) a Sassari.

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