Il centro di Amsterdam devastato dalla furia violenta dei manifestanti. Negozi saccheggiati, auto e vetrine distrutte, incendi. Scene di guerriglia urbana durate molte ore, nella giornata di ieri e ancora durante la notte, alimentate dall’esasperazione per la gestione della pandemia da parte del governo olandese. E oltre 240 arresti da parte delle forze dell’ordine, ad anticipare la durissima reazione del primo ministro Mark Rutte, che oggi ha definito le proteste “inaccettabili”. “Questa è violenza criminale, non una protesta. E dunque la tratteremo come tale”, ha affermato. La polizia è intervenuta con cannoni ad acqua, in assetto antisommossa, con l’ausilio di cani e personale a cavallo per disperdere la folla, dopo che le proteste si sono fatte ancora più violente con l’ingresso del coprifuoco notturno. Gli scontri hanno interessato molte città del paese: oltre Amsterdam, anche Eindhoven, Venlo, Helmond, LaHaye, Tilburg, Roermond e Enschede.
A innescare la dura protesta è stata la gestione della pandemia di Covid nel Paese che, secondo la Johns Hopkins University, ha provocato un bilancio di oltre 962.000 contagi e più di 13.600 vittime. Da metà dicembre, nei Paesi Bassi sono state chiuse scuole e negozi non essenziali. Inoltre, per limitare i contagi, il governo ha deciso un coprifuoco notturno tra le 21:00 e le 4:30 del mattino, rispettato – secondo Rutte – dal 99% della popolazione. Il primo ministro, mercoledì scorso, ha avvertito sulla possibilità di una terza ondata di Covid-19 legata alle nuove varianti di coronavirus e ha anche vietato i voli da aree ad alto rischio tra cui Regno Unito, Sud Africa e tutti i paesi del Sud America. D’altra parte, i Paesi Bassi sono l’ultimo paese dell’Unione europea ad avere iniziato le vaccinazioni e hanno somministrato finora solo un totale di circa 77.000 medici e infermieri, secondo l’agenzia Reuters.
“Non stiamo prendendo queste decisioni per divertimento”, ha spiegato Rutte. “Dobbiamo prendere queste sgradevoli misure a causa del virus. Dobbiamo vincere questa battaglia, solo allora riguadagneremo la nostra libertà”, ha avvertito, a fronte delle contestazioni dei suoi connazionali. “Qualsiasi persona normale può osservare questo solo con orrore. A cosa stanno pensando queste persone?” ha detto Rutte a commento dei disordini delle ultime ore. Le rivolte, ha aggiunto il primo ministro olandese, “non hanno nulla a che fare con la lotta per la libertà”.