Tamponi e quarantena, zone rosso scuro anche in Italia

25 gennaio 2021

 Italia rosso scuro, a rischio alto. La mappa della diffusione della pandemia di coronavirus in Europa secondo la nuova modalità stabilita dalla Commissione europea introduce un altro colore, il rosso scuro, in cui finiscono anche alcune regioni italiane come ha spiegato il commissario alla Giustizia Didier Reynders. Secondo quanto spiegato da Reynders, sono considerate a rischio alto le zone in cui il tasso d’infezione è maggiore a 500 nuovi casi per 100.000 persone negli ultimi 14 giorni, qui si teme che più facilmente si diffondano le varianti del virus. Le aree d’Italia che diventerebbero rosso scuro sarebbero Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Veneto, insieme alla Provincia autonoma di Bolzano.

Essere in zona rosso scuro significa che per viaggiare all’estero si avrà l’obbligo di tampone pre-partenza e di quarantena all’arrivo. Previste eccezioni per i lavoratori e studenti transfrontalieri, e per chi deve spostarsi per motivi di salute o per gravi questioni familiari (tra cui funerali e visite a parenti malati in stato terminale), nonché per chi lavora nel settore dei trasporti. L’introduzione delle zone rosso scuro nelle aree europee ad alto rischio Covid è un modo per disincentivare e regolamentare gli spostamenti internazionali non essenziali senza imporre il blocco delle frontiere o il divieto di viaggi, misure che danneggiano gravemente l’economia ma non limitano molto il virus. In generale la Commissione Ue raccomanda a tutti gli Stati di scoraggiare tutti i viaggi non essenziali “finché la situazione epidemiologica non è migliorata”.

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“Ci saranno regioni rosso scuro in Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Germania e Paesi scandinavi”, ha annunciato Reynders, mostrando oggi una simulazione di come sarà la nuova mappa del contagio in Europa secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Attualmente le aree sono contrassegnate nei seguenti colori: verde se si registrano meno di 25 nuovi casi su 100.000 e il tasso di positività del test inferiore al 4% nell’arco di 14 giorni; arancione se il tasso di notifica in 14 giorni è inferiore a 50 casi per 100.000 ma il tasso di positività del test è del 4% o superiore o, se il tasso di notifica di 14 giorni è compreso tra 25 e 150 casi per 100.000 e il tasso di positività del test è inferiore al 4%; rosso se il tasso di notifica di 14 giorni è di 50 casi per 100.000 o superiore e il tasso di positività del test è del 4% o superiore o se il tasso di notifica di 14 giorni è superiore a 150 casi per 100.000; grigio se le informazioni sono insufficienti o se il tasso di test è inferiore a 300 casi su 100.000.

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