Il Napoli è l’ultima semifinalista di Coppa Italia. Al “Maradona” gli azzurri hanno travolto 4-2 lo Spezia, vendicando la clamorosa sconfitta in campionato del 6 gennaio. Turnover ragionato da entrambe le parti. Gattuso non rischia Mertens e Osimhen e dà riposo a Petagna. Ci sono Insigne, Lozano e Zielinski. Italiano rinuncia a Nzola, Pobega e Farias, attacco a tre con Verde, Galabinov e Gyasi. L’equilibrio si spezza già al 5′: su azione da corner Zielinski calibra il pallonetto dal limite e centra la traversa, Hysaj è veloce sul rimpallo e serve in mezzo Koulibaly che appoggia in rete con un pregevole tacco. Krapikas (vice Provedel) alza in corner il destro di Mario Rui, ma non può far niente su Lozano (20′) lanciato nello spazio da Demme e ignorato dalla difesa ospite. Italiano prova a scuotere i suoi, ma lo Spezia non c’è.
E al 30′ il Napoli fa tris con Politano servito dal lob di Zielinski. anche qui la difesa è rivedibile. Krapikas blocca il ‘classico’ destro a giro di Insigne. Il capitano partenopeo è comunque fondamentale nel gol del poker al 40′: controllo orientato e centrocampo mandato fuori giri, conduzione con appoggio a Elmas che ha sfruttato i movimenti dei compagni per trovarsi solo davanti al portiere. Lo Spezia prova a rendere il secondo tempo qualcosa di più di una semplice formalità. Entrano Agudelo, Sena e Bastoni, mentre Gattuso concede la frazione a Mertens e poi poco più di 20′ a Osimhen. Il Napoli si accontenta di controllare e finisce per rallentare troppo il ritmo.
Agli ospiti basta una scintilla per riportare il risultato in discussione o quasi. Acampora scatta a sinistra e piazza la rasoiata al centro dove arriva in scivolata Gyasi (70′). Lo Spezia non si accontenta del punto della bandiera e aggredisce un Napoli frastornato. Palla conquistata e fatta girare verso Acampora che ci prova dal limite e trova la deviazione di Manolas che spiazza Ospina (73′). Gara ora a viso aperto. Diagonale di Demme, Krapikas tocca quanto basta per allungare sul palo (80′). Lo Spezia pressa e mette in difficoltà la linea del Napoli, che regge l’urto negli ultimi minuti.