Nicola Morra, senatore M5s e presidente della Commissione parlamentare Antimafia, è stato indagato dalla Procura di Cosenza per il reato di “diffamazione aggravata e continuata”. Il fascicolo su Morra era stato aperto dopo le frasi sulla presidente della Regione Calabria Jole Santelli lo scorso Novembre dopo poche settimana dalla morte della governatrice. Subito dopo quelle frasi, le sorelle di Santelli, Paola e Roberta, parti offese, presentarono querela. Ora è scattato il capo di imputazione di cui dovrà rispondere il senatore del Movimento di Beppe Grillo.
“Dopo due giorni dall’aver divulgato la notizia della prossima audizione del Dott. Palamara in Commissione Antimafia, apprendo da un’agenzia di essere indagato per diffamazione”. Lo afferma, in un video postato su Facebook, il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra. “Apprendo attraverso un’agenzia di essere indagato dalla Procura di Cosenza per il reato di diffamazione aggravata e continuata. Il fascicolo era stato aperto dopo le frasi sulla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, lo scorso novembre dopo poche settimane dalla morte della governatrice”, spiega Morra leggendo sul suo smartphone una notizia di agenzia che riporta le dichiarazioni del parlamentare dei 5S finite sotto accusa.
“Era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Se però ai calabresi questo è piaciuto è la democrazia, ognuno deve essere responsabile delle proprie scelte”, legge ancora Morra ricordando che subito dopo quelle frasi le sorelle di Santelli, Paola e Roberta, parti offese, presentarono querela. Ora è scattato il capo di imputazione di cui dovrà rispondere il senatore del Movimento di Beppe Grillo”. Morra ha poi detto che “provvederà a segnalare la notizia, secondo le regole del Movimento a chi di dovere, ai probiviri, al garante, e procederò tranquillamente perché, se ho sbagliato dovrò rispondere dei miei errori, se non ho sbagliato, come penso, tutto dovrà essere archiviato”.