Morte Cutolo, disposta l’autopsia sul corpo boss della camorra

Morte Cutolo, disposta l’autopsia sul corpo boss della camorra
Raffaele Cutolo
18 febbraio 2021

È stata fissata per le prossime ore l’autopsia sul corpo di Raffaele Cutolo, il fondatore della Nco morto nel tardo pomeriggio di ieri nel penitenziario sanitario di Parma dove era stato trasferito dopo che le sue condizioni si erano aggravate. In un primo momento la salma era stata rilasciata alla famiglia: poi è stata bloccata questa mattina su disposizione del Ministero. La salma è ora nel reparto di medicina legale dell’Università di Parma, sempre nel nosocomio emiliano, alla presenza di polizia, polizia penitenziaria e carabinieri. Intorno alle 10.30 sul posto è arrivata anche la moglie del boss, Immacolata Iacone, accompagna da alcuni familiari. Prima si è seduta su una panchina all’esterno della porta della camera ardente del marito, poi si è rifugiata in un’auto parcheggiata a poca distanza. Non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti presenti. Un atto dovuto la decisione dell’esame autoptico, che a questo punto, farà slittare anche i funerali che certamente saranno previsti in forma strettamente privata e blindata.

Il boss della camorra, dopo una lunga malattia, è morto ieri alle 20.21 all’ospedale Maggiore di Parma. Da due giorni soffriva di una setticemia del cavo orale ed era in choc settico. Era già fortemente debilitato e aveva perso molto peso, arrivando fino a 40 chili. Il “Professore” di Ottaviano, come era soprannominato, fondatore nonché capo della Nuova Camorra Organizzata aveva 79 anni ed era il carcerato al 41bis più anziano. Nell’ultimo periodo era stato più volte trasferito dal carcere al reparto ospedaliero. Nel respingere l’ultima istanza di differimento della pena, fatta dalla difesa del boss per le condizioni di salute, il tribunale di Sorveglianza di Bologna aveva sottolineato, a giugno 2020, come le sue condizioni fossero compatibili con la detenzione. Ma soprattutto come, nonostante l’età, Cutolo fosse ancora un simbolo. “Si puo’ ritenere che la presenza di Raffaele Cutolo potrebbe rafforzare i gruppi criminali che si rifanno tuttora alla Nco, gruppi rispetto ai quali Cutolo ha mantenuto pienamente il carisma”, scrivevano i giudici. E subito proseguivano: “Nonostante l’età e la perdurante detenzione rappresenta un ‘simbolo’ per tutti quei gruppi criminali” che continuano a richiamarsi al suo nome.

Leggi anche:
Femminicidio Tramontano, ergastolo (con isolamento) a Impagnatiello

“La moglie avrebbe voluto vederlo l’ultima volta”

“L’ultima volta che si sono visti è stato 20 giorni fa, ma avevamo chiesto un colloquio straordinario perché avevamo saputo nei giorni scorsi di un improvviso peggioramento”. L’avvocato di Raffaele Cutolo, Gaetano Aufiero, ha appreso mercoledì sera del decesso dell’anziano boss recluso in regime di 41 bis nel carcere di Parma. “La signora sta partendo per raggiungerlo – ha spiegato all’AGI l’avvocato Aufiero – perché vorrebbe vederlo almeno da morto, visto che non le è stato concesso di vederlo da vivo per l’ultima volta. Dubito che sarà concessa qualunque forma di cerimonia, ma in ogni caso attenderemo le decisioni del caso e ci regoleremo di conseguenza”. Immacolata Iacone, che ha sposato in carcere Raffaele Cutolo vive a Ottaviano, con la figlia avuta dall’anziano boss. E a Ottaviano ci sono ancora alcuni familiari dell’ex capo della Nco, che nell’ultimo anno ha visto aggravarsi le sue precarie condizioni di salute.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti