La Federazione inglese ha messo sotto inchiesta Mario Balotelli per razzismo. L’attaccante del Liverpool ha tempo ora fino alle ore 18 del 15 dicembre per difendersi da un’accusa che potrebbe comportargli una squalifica minima di cinque giornate. Il caso è quello del post su Instagram nel quale veniva raffigurata una foto di SuperMario Bros, protagonista di un videogioco giapponese con la frase: “Salta come un nero e afferra soldi come un ebreo”. Sullo stesso post appariva la frase: “Non essere razzista. Fai come Mario. È un idraulico italiano, creato da giapponesi, che parla inglese e assomiglia a un messicano”.
Il post è poi stato rimosso e Balotelli si era difeso, scrivendo: “Mia madre è ebrea, statevene zitti”. Qualche giorno dopo le scuse: “Mi scuso se ho offeso qualcuno, il mio post voleva essere antirazzista, con umorismo”. “Solo ora – continua – mi rendo conto che ho ottenuto l’effetto contrario. Non tutti i messicani hanno i baffi, non tutti gli uomini di colore possono saltare in alto e non tutti gli ebrei amano i soldi. Ho usato un cartone animato di qualcun altro, perché c’era l’immagine di Super Mario e perché pensavo fosse divertente, non offensivo. Mi scuso ancora”. Ma la Football Association non ha voluto sentire ragioni sostenendo che il giocatore ha violato il regolamento sia per il lunguaggio adottato che per aver incluso riferimenti a razza, religione, colore, o etnia, cosa vietata dalle norme federali. Il Liverpool per ora non vuole prendere una posizione netta: “Abbiamo preso visione della decisione della FA e il giocatore lavorerà per rispondere delle accuse. Finchè il processo sarà in corso non ci saranno ulteriori commenti da parte del club”.
