Coronavirus, Rezza: speriamo dopo Pasqua di cominciare a respirare

Coronavirus, Rezza: speriamo dopo Pasqua di cominciare a respirare
16 marzo 2021

Sono 20.396 i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore in Italia e 502 i morti. È quanto emerge dall’odierno bollettino sull’emergenza coronavirus del ministero della Salute-Iss. Nella giornata precedente i nuovi casi erano stati erano stati 15.267 e 354 le vittime. Da inizio pandemia, il totale dei contagi raggiunge quota 3.258.770 mentre quello delle vittime 103.001. Sono stati 369.375 i tamponi processati nelle ultime 24 ore contro i 179.015 di ieri.

Il tasso di positività è del 5,5%, in calo rispetto alle 24 ore precedenti, quando si era attestato a 8,5%. Sono 3.256 (3.157) i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia, 99 più di ieri nel saldo tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 319 (ieri erano 243). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 26.098 persone, con un incremento nelle ultime 24 ore di 760, e  506.761 sono in isolamento domiciliare.

Scarica il bollettino

 

Rezza: speriamo dopo Pasqua di cominciare a respirare

“Ora purtroppo abbiamo avuto una battuta d’arresto, ma speriamo che, con una accelerazione delle immunizzazioni e con le chiusure, dopo Pasqua si comincerà a respirare”, ha affermato il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. La sospensione dei vaccini AstraZeneca, ha aggiunto, “necessariamente farà segnare una battuta d’arresto. Ma è una sospensione temporanea, una misura estremamente prudenziale, non mi sento di criticarla troppo: i vaccini si danno a persone sane per questo fanno più paura e per questo necessitano di eccesso di attenzione e prudenza. Bisogna che l’Ema si pronunci con chiarezza dopo di che bisogna riacquistare fiducia nei vaccini e dare una grossa accelerazione alla campagna perché è questo il modo per allentare le misure che attualmente stiamo prendendo, far si che diminuisca la mortalità e si possa alleggerire la pressione sui servizi assistenziali: tutte queste cose si posso ottenere grazie a questo strumento fondamentale di sanità pubblica che sono i vaccini”.

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Viola: difficile vaccino pediatrico prima del 2022

“Difficile pensare che avremo un vaccino pediatrico sotto i 12 anni prima del 2022. Non è pensabile poter accelerare i tempi”. A parlare Antonella Viola, immunologa, direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza. “Gli studi sono iniziati – ha detto – si iniziano a organizzare i trial clinici per i vaccini per bambini dai 12 anni in giù. La procedura è: prima l’adulto, poi sino a 12 anni, poi da 12 anni in giù”. “In un secondo momento poi – ha ragionato – bisognerà pensare a come gestire la campagna vaccinale, come gestire la comunicazione su questo tema, perché stiamo parlando di una malattia che per fortuna colpisce in maniera molto lieve i bambini che sono quasi sempre asintomatici e abbiamo davvero pochissimi casi di Covid serio in età pediatrica. Bisognerà dunque da un lato gestire una vaccinazione che potrebbe essere strategica se si volesse puntare a raggiungere l’immunità di gregge, dall’altro lato superare la diffidenza di fasce di genitori nei confronti di un vaccino che alla fine protegge la comunità ma che sul proprio bambino ha un effetto relativo di protezione. La gestione sarà veramente delicata”.

LE VACCINAZIONI

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