Ue, altri 13 miliardi per la cassa integrazione

Sono stati erogati a sei paesi membri. Circa 2 miliardi all’Italia

Bruxelles

La Commissione europea ha notificato oggi di aver erogato altri 13 miliardi di euro a sei Stati membri dell’Ue per la sesta tranche del programma comunitario Sure di sostegno finanziario ai sistemi nazionali di cassa integrazione. E’ la terza erogazione del 2021. Nell’ambito delle operazioni odierne, l’Italia ha ricevuto 1,87 miliardi di euro, la Repubblica ceca 1 miliardo di euro, il Belgio 2,2 miliardi, la Spagna 4,06 miliardi, l’Irlanda 2,47 miliardi, e la Polonia 1,4 miliardi. È la prima volta che l’Irlanda riceve finanziamenti nell’ambito di questo strumento. Gli altri cinque paesi avevano già beneficiato di prestiti nel quadro del programma Sure.

I prestiti aiuteranno gli Stati membri ad affrontare aumenti repentini della spesa pubblica per il mantenimento dell’occupazione, aiutandoli a coprire i costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo (cassa integrazione) e di altre misure analoghe, anche rivolte ai lavoratori autonomi, introdotte in risposta alla pandemia di coronavirus. Le erogazioni odierne sono state finanziate con la sesta emissione di euro obbligazioni sociali per 13 miliardi di euro nell’ambito dello strumento Sure. L’emissione, il 23 marzo scorso, comprendeva due obbligazioni: una da 8 miliardi di euro con scadenza a marzo 2026 e una da 5 miliardi di euro con scadenza a maggio 2046. I titoli, emessi dalla Commissione, “hanno riscontrato un notevole interesse da parte di un’ampia gamma di investitori, ciò che ha permesso di ottenere condizioni di prezzo favorevoli che sono poi trasmesse direttamente agli Stati membri beneficiari”, sottolinea in una nota l’Esecutivo comunitario.

Finora, nell’ambito del programma Sure, 17 Stati membri dell’Ue hanno ricevuto un totale di 75,5 miliardi di euro, sotto forma di prestiti back-to-back. La Commissione ha proposto oggi una ulteriore erogazione di 3,7 miliardi a favore di sei Stati membri che hanno chiesto un sostegno aggiuntivo (Belgio, Cipro, Grecia, Lettonia, Lituania e Malta). Il totale previsto, secondo quanto ha proposto finora la Commissione, è di 94,3 miliardi da destinare a 19 paesi, con l’Italia prima beneficiaria (27,4 miliardi), seguita dalla Spagna (21,3 miliardi). Gli Stati membri, comunque, possono ancora presentare richieste di sostegno finanziario nell’ambito del programma, che ha una dotazione complessiva di 100 miliardi di euro. Per far fronte alle richieste ancora pendenti da parte degli Stati membri, la Commissione ha annunciato che raccoglierà sui mercati nel secondo trimestre del 2021 altri 13-15 miliardi di euro. askanews