Alla Farnesina come al Nazareno parlano di “clima molto costruttivo” e di “colloquio molto positivo” a proposito del faccia a faccia fra il segreterio del Pd Enrico Letta e il ministro degli Esteri ed ex capo politico dei Cinque Stelle, svoltosi al ministero degli Esteri all’indomani del debutto dell’ex premier Giuseppe Conte nei panni di leader in pectore del MoVimento Cinque Stelle. Su transizione ecologica e digitale, europeismo e rinnovamento della Ue in particolare le sinergie vengono ostentate.
Non è dato sapere, invece, se il tema delle alleanze elettorali a partire da quelle amministrative di autunno per i Sindaci delle grandi città, a partire da Roma e Milano dove Virginia Raggi e Beppe Sala hanno annunciato la ricandidatura, è stato affrontato e farebbe registrare analogo livello di sintonia.
L’incontro di Enrico Letta con Di Maio fa seguito a quelli con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i vertici delle parti sociali (i leader di Cgil, Cisl e Uil e il presidente di Confindustria Bonomi) e tutti i leader di maggioranza (ha visto Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Roberto Speranza, Angelo Bonelli) e opposizione (Giorgia Meloni e Nicola Fratoianni) con l’eccezione dei due Mattei: Renzi e Salvini. Con il leader della Lega, Letta ha partecipato pochi giorni fa ad un dibattito on line sull’Europa del Recovery Plan. Ma il faccia a faccia – che invece era stato l”unico con leader di centrodestra del suo predecessore Nicola Zingatetti all’inizio della maggioranza di unità nazionale- non c’era ancora stato”. “Noi vediamo tutti”, assicurano al Nazareno. askanews