Draghi: temi migratori una priorità per l’Italia

31 maggio 2021

“L’Italia rimane al fianco della Libia e la sostiene in questa transizione complessa”. Sono le parole del premier Mario Draghi al termine dell’incontro a palazzo Chigi con il primo ministro del Governo di Unità Nazionale della Libia, Abdul Hamid Dbeibah. “L’attuazione del cessate il fuoco, l’allontanamento dei mercenari e la creazione di una struttura istituzionale sono passi importantissimi e difficili e l’Italia è accanto alla Libia e al governo del primo ministro per questo – ha detto Draghi -“. “Ci siamo anche confrontati sui temi migratori e umanitari – ha aggiunto – Questo rappresenta una priorità per l’Italia ma anche per la Libia. Abbiamo preso in esame il controllo delle frontiere libiche, anche meridionali, il contrasto al traffico degli esseri umani, l’assistenza ai rifugiati, i corridoi umanitari e lo sviluppo delle comunità rurali. L’Italia intende continuare a finanziare i rimpatri volontari assistiti e le evacuazioni umanitarie dalla Libia”.

“Ritengo sia un dovere morale ma credo che sia anche nell’interesse della Libia assicurare il pieno rispetto dei diritti dei rifugiati e dei migranti. L’Italia continuerà a fare la sua parte in termini di risorse e capacità formative, ma serve un’azione da parte dell’Unione Europea rapida e concreta”, ha concluso il premier. In precedenza, il primo ministro libico Abdul Hamid Dbeibah, era intervenuto al business forum “La nuova Libia si presenta alle imprese italiane” alla Farnesina, sostenendo che l’Italia è il partner migliore per la ricostruzione della Libia. “A livello storico è risaputo che abbiamo cooperato a vari livelli. L’Eni è tra i nostri più grandi partner per il petrolio – ha ricordato Dbeibah -. Ci dispiace che lo scambio commerciale si sia abbassato molto rispetto agli anni passati, il nostro obiettivo è incrementare lo scambio commerciale”, ha aggiunto, ricordando che bisogna lavorare sulla “sicurezza”.

“L’Italia ha una posizione privilegiata. È un paese amico, un partner, un paese fratello. Ci conosciamo a vicenda molto bene. Dobbiamo levare tutti i vincoli che ostacolano il lavoro delle aziende italiane”, ha insistito Dbeibah, spiegando che è necessario “ricostruire meglio di prima”.  Il primo ministro libico, ha ringraziato inoltre l’Italia “per aver mantenuto aperta l’ambasciata a Tripoli, insieme al consolato a Tobruk”. Durante il suo intervento al business forum “La nuova Libia si presenta alle imprese italiane”, organizzato alla Farnesina, Dbeibah ha poi ricordato che “ora anche il consolato a Bengasi sarà riattivato”: “questo”, ha detto, “è un punto positivo per l’Italia che va apprezzato altamente”. Infine, “il sostegno che l’Italia fornisce nell’Unione europea” sull’immigrazione “è molto importante, lo abbiamo ribadito nei diversi incontri avuti a livello italiano ed europeo” ha concluso Dbeibah.

Per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sempre nel corso del business forum, “tra Italia e Libia esiste una lunga collaborazione, profonda e proficua anche e soprattutto sul piano economico e industriale”. Il titolare della Farnesina ha ricordato che “anche nel 2020, a dispetto dell’emergenza pandemica, l’Italia è stata il primo cliente della Libia e il suo primo fornitore europeo. Il nostro interscambio ha superato i 2 miliardi e mezzo di euro e contiamo di riportarlo ai ben più alti livelli precedenti alla fase di instabilità politica. Ricordo che nel 2012 i nostri scambi commerciali hanno raggiunto la cifra record di 15 miliardi di euro”. Di Maio

Il ministro ha aggiunto che “già negli scorsi anni la nostra collaborazione si era arricchita di importanti momenti di confronto tra gli operatori dei due Paesi”. “Il Forum Economico Italo-Libico di Agrigento, nel 2018, ha riaffermato la nostra determinazione a collaborare nell’ambito di un partenariato economico strutturato e moderno, incentrato su settori strategici e su un’efficace collaborazione pubblico-privato”, ha insistito Di Maio. “Proprio per rilanciare al massimo la cooperazione economica con la Libia abbiamo istituito la Commissione Economica Congiunta Italo-Libica, che si è riunita la prima volta e che convocheremo nuovamente a breve. Questo strumento ci ha permesso di riunire in un unico forum la discussione di numerosi dossier economici di interesse comune”, ha aggiunto.

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