L’ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani è morto oggi a Roma all’età di 71 anni. Epifani era ricoverato da diversi giorni. È stato anche segretario del Pd e attualmente era deputato di Liberi e Uguali. Nato a Roma nel 1950 da genitori di origine campana, nel 1973 si laureò all’Università La Sapienza di Roma in filosofia con una tesi su Anna Kuliscioff. Iscritto alla Cgil, nel 1990 entra nella segreteria confederale e nel 1993 sarà nominato segretario generale aggiunto da Bruno Trentin. È stato iscritto prima al Partito Socialista Italiano e, dopo la fine del PSI, al partito dei Democratici di Sinistra. Vice di Sergio Cofferati dal 1994 al 2002, a seguito della conclusione del mandato di Cofferati, diviene segretario generale della CGIL fino al 2010.
Eletto deputato del Pd nel 2013, è stato presidente della Commissione Attività produttive nella XVII legislatura. In seguito alle dimissioni di Pier Luigi Bersani, l’11 maggio 2013 è stato nominato segretario reggente del Pd. Il 15 dicembre seguente viene sostituito da Matteo Renzi, eletto segretario alle primarie. Il 25 febbraio 2017 prende parte alla scissione dell’ala sinistra del Partito Democratico, aderendo ad Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista. Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 è candidato nella lista Liberi e Uguali e viene rieletto alla Camera.
IL CORDOGLIO
“Gentile, rigoroso, colto, appassionato, sempre disponibile a battersi per una società più giusta. Addio a Guglielmo Epifani. Il sindacato, la politica, il Paese perdono un protagonista”. Lo scrive su twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. “Sconcerto e dolore per la morte improvvisa di Guglielmo Epifani, compagno di tante battaglie. Collega deputato, gentile, serio, equilibrato. Dirigente sindacale che ha speso la sua vita da una parte sola: dalla parte dei lavoratori. Ciao Guglielmo, resterai un esempio per tutti noi”. Così in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, dopo aver appreso della scomparsa dell’ex segretario della Cgil e poi del Pd, Guglielmo Epifani.
“Abbiamo interrotto la riunione per rispetto della memoria di Guglielmo Epifani. E’ una notizia drammatica. È una giornata tristissima”. Lo ha annunciato davanti al Nazareno il segretario del Pd Enrico Letta, affiancato dai leader di Cgil, Cisl e Uil Landini, Sbarra e Bombardieri con i quali era a colloquio quando è arrivata la notizia della morte di Epifani. “Esprimo profondo cordoglio di tutti i democratici e democratiche alla moglie”, ha sottolineato Letta evidenziando di Epifani “il ruolo fondamentale che avuto come leader Pd in un momento difficile”. “Con la morte di Guglielmo Epifani il sindacato e la politica italiana perdono un signore. Un signore che si dimostrava tale anche e soprattutto quando capitava di non essere d`accordo con lui. Un pensiero commosso alla moglie e a tutte le persone che gli hanno voluto bene”. Così il leader di Iv Matteo Renzi.
“La notizia della morte di Guglielmo Epifani mi colpisce e mi addolora. Eravamo su posizioni politiche diverse ma ho sempre apprezzato la sua passione, la sua competenza e la sua capacità di confrontarsi. Se ne va una persona stimabile e perbene. Alla famiglia e ai suoi cari il cordoglio e la vicinanza mia e di tutta Fratelli d’Italia”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d`Italia, Giorgia Meloni. “Apprendo con tristezza della improvvisa scomparsa di Guglielmo Epifani, storico leader del sindacato e della sinistra. Invio il mio sincero cordoglio ai suoi cari e alla sua famiglia politica”. Lo dichiara via Twitter il leader della Lega Matteo Salvini. “Guglielmo Epifani è stato un avversario politico ma anche l`esponente di una generazione memorabile per impegno, competenza e studio dei problemi. Mi unisco con rispetto al lutto della sua famiglia e dei suoi amici”. Lo scrive su Twitter Mara Carfagna, ministra Fi per il Sud e la Coesione territoriale.
“L`eleganza non è quel che indossi, è quel che sei. Anche nel confronto aspro e nella battaglia dura tenere la misura e perfino la gentilezza e la cordialità. Stare sempre al merito del problema senza mai una sfumatura di demagogia. Questo era Guglielmo Epifani. Nella fiera dei riformismi un riformista vero. Ci lascia un vuoto che non si colmerà”. Lo scrive su Facebook Pier Luigi Bersani. “La morte di Guglielmo Epifani priva il Parlamento di una persona perbene, onesta e seria; convinto dei propri valori radicati nella tradizione della sinistra politica e sociale, ma sempre disponibile al confronto e al dialogo con gli altri. Esprimo le più sincere condoglianze alla sua famiglia, al Partito democratico di cui è stato segretario, al Gruppo di Liberi e Uguali in cui militava e alla Cgil di cui è stato leader storico di grande carisma”. Lo scrive, in una nota, Pier Ferdinando Casini.
” La scomparsa di Guglielmo Epifani mi addolora profondamente. Era persona di alto livello intellettuale e di squisita gentilezza personale.
Insieme abbiamo collaborato per molti anni, in modo sempre concreto e costruttivo. Unisco il mio cordoglio a quello dei suoi cari, insieme ai tantissimi che gli hanno voluto bene”. Lo afferma in una dichiarazione Romano Prodi. “L’improvvisa scomparsa di Guglielmo Epifani mi addolora profondamente. Il suo impegno ha recato un contributo alla storia del movimento sindacale italiano e della Cgil in particolare, dove ha avuto modo di esprimere la propria visione riformista e le proprie qualità di dirigente impegnato, sempre attento agli interessi dei lavoratori. In Parlamento ha recato la sua grande esperienza e un bagaglio di cultura che mai indulgeva al settarismo. esprimo i miei sentimenti di vicinanza e solidarietà alle migliaia e a quanti hanno condiviso con lui l’attività di questi decenni”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Il mio più sentito cordoglio per la prematura scomparsa di Guglielmo Epifani, primo socialista a guidare la Cgil, deputato ed ex segretario del Partito Democratico. Intellettuale, colto e raffinato, politico di straordinario spessore etico, ha saputo guidare il sindacato con equilibrio nella fase storica che ha avviato le grandi trasformazioni del mondo del lavoro nel nostro Paese. Ai suoi cari giunga la mia vicinanza”. Lo ha dichiarato il presidente del Senato Elisabetta Casellati.
“Gentile, colto e appassionato; saldo nei principi e paziente costruttore di accordi. Nella sua vita dedicata ai lavoratori, ai diritti, alla costruzione di una società più giusta, Guglielmo Epifani è stato tutto questo. Prima nella sua esperienza sindacale condotta fino alla guida della CGIL, poi in quella politica, che lo ha visto impegnato anche da segretario del Partito Democratico, in una fase assai complessa della nostra vicenda repubblicana, e infine in un`altra formazione politica”. E’ quanto si legge in una nota del Partito Democratico. “Per la comunità del Pd – prosegue la nota – oggi è un giorno molto triste. Nell`unirsi nel cordoglio e nel ricordo ai familiari, alla CGIL e ad ART.1, formazione politica nella quale ha militato negli ultimi anni, il Pd dispone che domani, in segno di lutto, nella sede nazionale del Nazareno saranno sospese tutte le iniziative e saranno esposte le bandiere a mezz`asta, ed invita tutti i circoli e le sedi territoriali a fare altrettanto”.
“Guglielmo Epifani ha saputo guidare con equilibrio e generosità, in un momento difficile e di grandi cambiamenti per il mondo del lavoro, la Cgil. Con quello stesso spirito di servizio ha poi traghettato il Pd e proseguito la sua azione politica con LeU. Non ho condiviso molte delle sue idee, ma lo ricordo come un leader socialista leale e rigoroso”. Lo scrive su Facebook il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. “Un abbraccio affettuoso alla sua famiglia e a chi ha condiviso un tratto della sua strada terrena nel sindacato o in Parlamento”, aggiunge.
“La vita di Guglielmo Epifani è stata un esempio di partecipazione democratica e impegno sociale, sempre al servizio dei lavoratori e dei più deboli. La sua gentilezza, integrità e passione civile resteranno a lungo nei ricordi di tutti. Alla moglie Maria Giuseppina vanno le più sentite condoglianze mie e del governo”. Lo afferma il presidente del Consiglio Mario Draghi.