In aumento i nuovi casi da Coronavirus: nelle ultime ventiquattr’ore si sono registrati 2.898 contagiati (ieri 2.455) e 11 morti (ieri 9). E su 205.602 tamponi effettuati, il tasso di positività è stato dell’1,4% (+0,1%). È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute sulla diffusione del Covid-19 in Italia.
Salgono anche i ricoveri in terapia intensiva, sono 161 (ieri 153), con 13 nuovi ingressi (ieri +11); in calo invece di una unità i ricoverati nei reparti ordinari, sono in tutto 1.088. Le persone attualmente positive in Italia sono 42.714 (ieri 40.900); quelle in isolamento domiciliare 41.465 (ieri 39.658). La regione con più casi odierni è il Lazio con 443 (ieri 353), seguito dal Veneto con +425, quindi la Lombardia con +399, la Sicilia con +386, la Campania con 204 e l’Emilia Romagna con 200. Il totale di persone testate sale a 30.208.376. I casi in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.281.214, i morti 127.851. I dimessi ed i guariti sono invece 4.110.649, con un incremento di 1.070 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 42.714, in aumento di 1.814 unità nelle ultime 24 ore. Le persone in isolamento domiciliare sono 41.465 (+1.807).
Speranza: per cambi colore peserà di più tasso ospedalizzazione
“In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”. Lo ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, alla riunione organizzata dalla nuova presidenza slovena con i ministri di Germania, Portogallo e Slovenia.
Brusaferro: dati Regioni in crescita, giovani più colpiti
“La maggioranza delle Regioni in Italia ha una ricrescita” dei casi da Coronavirus, soprattutto nella fascia di età 10-19 e 20-29, che “segnala la gran parte della ricrescita”. Lo afferma Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, nel corso della conferenza stampa sui dati di monitoraggio settimanali. “Questo dimostra – ha aggiunto – che è una popolazione giovanile che contrae l’infezione in questa fase”. E ancora. “L’età media di diagnosi da Covid è di 28 anni. Stiamo toccando un valore molto basso, più basso anche del picco più basso della scorsa estate. Cala anche l’età mediana al primo ricovero, di circa 50 anni, mentre resta sopra i 70 anni l’età mediana dei morti”.