La protesta in piazza, 54 cortei per lo sciopero generale

La protesta in piazza, 54 cortei per lo sciopero generale
12 dicembre 2014

Posticipata dal 5 dicembre a oggi, superato lo stop imposto ai ferrovieri dal ministro dei Trasporti, con il Garante degli scioperi ancora sul piede di guerra, è arrivata la mobilitazione generale contro le politiche economiche del governo promossa da Cgil, Uil e Ugl, senza la partecipazione della Cisl, che ha deciso di non aderire. “Così non va” è lo slogan della giornata di astensione in tutti i luoghi di lavoro di otto ore, contro il Jobs Act, la legge di stabilità, le ipotesi di riforma della pubblica amministrazione. Una protesta a macchia di leopardo in tutta Italia, con 54 manifestazioni organizzate lungo l’arco dell’intero Paese, per chiedere, come si legge nella piattaforma sindacale, “a Governo e Parlamento di cambiare in meglio la legge sul lavoro e la legge di stabilità, rimettendo al centro il lavoro, le politiche industriali e dei settori produttivi fortemente in crisi, la difesa e il rilancio dei settori pubblici e e la creazione di nuova e buona occupazione”.

Caos e disagi in tutta Italia, i sindacati: adesione record. Disagi in tutte le città per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. L’Italia si è fermata e non sono mancati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Per i sindacati, l’adesione è stata altissima: secondo i primi dati del settore industriale, emerge “un’altissima adesione allo sciopero generale proclamato per oggi da Cgil e Uil. Da una prima rilevazione risulta, infatti, un media del 70,2%, mentre sono affollatissime le 54 piazze dove si stanno tenendo i cortei e le manifestazioni a sostegno dello sciopero generale. Nei trasporti lo sciopero che, prosegue fino alle 18 nel trasporto aereo, sta registrando notevoli cancellazioni in tutti gli aeroporti, con oltre il 50% dei voli Alitalia cancellati preventivamente a Fiumicino e 35 delle altre compagnie, a Linate cancellati 110 voli, a Malpensa 140. Il perché della protesta viene spiegato da Susanna Camusso, leader della Cgil: “E’ una scelta del governo se continuare a provare a innescare il conflitto oppure se sceglie di discutere. Deve essere chiaro che noi non ci fermiamo. Continueremo a contrastare le scelte sbagliate per aver una prospettiva di lavoro in questo paese”. Da parte sua, Carmelo Barbagallo leader della Uil ha detto: “Faremo una nuova resistenza e questa piazza dimostra che ce la faremo”.

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In marcia contro il governo. In migliaia le persone in piazza nelle principali città italiane. Nel settore industriale l’adesione è altissima, secondo la Cgil con una media del 70,2%. A Torino, in cappotto rosso, c’è Susanna Camusso, a Roma Carmelo Barbagallo. La leader Cgil dice che “l’emergenza che ha questo paese si chiama lavoro, bisogna fare politiche perché il lavoro ci sia ma non può essere un lavoro qualunque, senza diritti e senza professionalità”. “Oggi fermiamo l’Italia per farla ripartire nella direzione giusta”, sintetizza il segretario della Uil. “E’ una scelta del governo se continuare a provare a innescare il conflitto oppure se sceglie di discutere. Deve essere chiaro che noi non ci fermiamo – aggiunge Camusso -. Continueremo a contrastare le scelte sbagliate per aver una prospettiva di lavoro in questo paese”.

Caos trasporti, città in tilt. Tamburi, fischi, palloncini con un Renzi Pinocchio e musica nella manifestazione a Roma. Il corteo va da Piazza dell’Esquilino verso Piazza SS. Apostoli. Caos per i trasporti fino alle 17. Chiusa la metro e le linee Termini-Giardinetti e Roma-Lido. A Bologna bus fermi dalle 8.30 alle 16.30. Nel capoluogo emiliano i collettivi Cua e Cas hanno dato vita a un “corteo selvaggio” nel centro città imbrattando con vernice rossa e nera sedi delle banche. A Palermo un gruppo di manifestanti si è arrampicato sul tetto del Teatro Politeama. La Cisl insiste nella critica alla mobilitazione. “Lo sciopero generale non è lo strumento adeguato per un paese che ha perso 25 punti di produzione industriale” dice in un’intervista al Corriere della Sera il segretario Annamaria Furlan. Per il personale delle Fs, dopo lo scontro andato in scena sulla precettazione, lo sciopero durerà un’ora in meno. Ma Roberto Alesse, presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi, ribadisce che “nel settore ferroviario lo sciopero rimane in violazione delle regole e dovrà essere valutato attentamente nei prossimi giorni”.

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Scontri con le forze dell’ordine a Torino e Milano. Proprio a Torino ci sono stati scontri tra la polizia e i manifestanti. In corso Regina Margherita il corteo degli studenti ha lanciato uova e pomodori verso una delle sedi della Regione Piemonte, quindi i giovani sono venuti a stretto contatto con gli agenti che hanno caricato. In totale dopo gli scontri con gli studenti sono state fermate dalla polizia 8 persone. Momenti di tensione anche a Milano, al Pirellone: antagonisti e studenti, travestiti da babbi Natale, hanno cercato di entrare nell’edificio per consegnare al governatore Roberto Maroni dei pacchi dono simbolici. In venti hanno scavalcato la cancellata, e i carabinieri sono intervenuti per bloccarli. Quando gli altri manifestanti hanno cercato di spingere accerchiando le forze dell’ordine, è partita la prima carica. Gli antagonisti hanno risposto con un lancio di petardi, fumogeni, bottiglie, ortaggi e uova. Gli studenti hanno cercato di avanzare e sono stati respinti con diverse cariche piuttosto intense. Alla fine le forze dell’ordine hanno lanciato dei lacrimogeni, disperdendo gli antagonisti che poco dopo hanno ripreso a muoversi in corteo verso Palazzo Lombardia. Sempre a Milano sono complessivamente 11 i feriti tra le forze dell’ordine nei tafferugli scoppiati in piazza Duca D’Aosta. Si tratta di 6 contusi del reparto mobile della Polizia e 5 carabinieri.

Nella Capitale stabile occupato, cariche della polizia. Scontri con le forze dell’ordine davanti lo stabile occupato dai Movimenti per la casa a Roma nei pressi del Policlinico Umberto I, zona Nomentana. L’inizio delle operazioni di sgombero in via Cesalpino è stato accompagnato da cariche degli agenti in tenuta antisommossa nei confronti di attivisti dei Movimenti, in presidio davanti all’edificio, mentre dal tetto del palazzo sono state lanciate diverse bombe carta. Quindici persone sono state fermate.

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Poletti: ascoltiamo la piazza ma avanti con le riforme. Il governo ha intenzione di andare avanti con le riforme ma “ascoltiamo quello che la piazza ci dice”. E’ il commento del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, a Bruxelles per partecipare al Consiglio educazione presieduto dalla collega Stefania Giannini, sullo sciopero generale di oggi. “Siamo determinati a realizzare le riforme – ha detto Poletti – ma questo non ci impedisce di tenere conto che un numero importante di cittadini ha aderito a questo sciopero e quindi ci ha voluto mandare un messaggio: e’ doveroso ascoltarlo e riflettere su quello che i cittadini hanno voluto dire al governo”. D’altra parte, ha proseguito, “sappiamo che troppo spesso nella storia di questo paese e’ accaduto che il terreno delle riforme si e’ interrotto”. Quindi, ha concluso, “ascoltiamo quello che la piazza ci dice ma restiamo fermamente intenzionati verso la completa attuazione delle riforme”. Quanto al coinvolgimento dei sindacati per un dialogo in vista della discussione sui decreti attuativi del “jobs act”, “e’ previsto”, si è limitato a dire il ministro.

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